Una passeggiata in montagna durata più del previsto, la giornata in barca con una protezione troppo bassa, le nuvole che si trasformano in solleone e neanche un po’ di crema solare a portata di mano: sono tante le situazioni in cui, nonostante le buone intenzioni, puoi ritrovarti con la pelle scottata e arrossata. Ecco come intervenire per evitare che la scottatura lasci il segno, non solo con rughe precoci, ma anche con macchie e perdita di tono.
Concedi una tregua alla pelle
Il primo step è sospendere le esposizioni al sole: «Aspetta 4-5 giorni se la pelle è arrossata, 10 se la senti pizzicare, 15 se è comparso eritema e un mese (e più) se sono comparse vescicole», raccomanda la dottoressa Corinna Rigoni, dermatologa. In tal modo dai tempo all’epidermide di auto-ripararsi, per non ritrovarti solchi e discromie a settembre. Il secondo passo per evitare danni da photoaging è bloccare l’infiammazione.
«Per i casi più lievi basteranno l’uso di un doposole lenitivo, impacchi freddi di camomilla e l’impiego di acqua termale (meglio se tenuta in frigo) da vaporizzare sul viso, anche per la detersione. Se avverti pizzicore, assumi 5 granuli di Arnica 5CH, 3-4 volte al giorno fino a miglioramento dei sintomi. Nel caso siano comparsi eritema o vescicole, consiglio di contattare il dermatologo, che prescriverà una crema cortisonica e/o un antistaminico per via orale», continua l’esperta.
«Infine, occhio ai cosmetici: finché la situazione non si risolve, è bene evitare tutto ciò che potrebbe irritare la pelle, quindi scrub, gommage, peeling, esfolianti.
Mangia invece tanto ananas: ricco di bromelina, è un ottimo drenante e decongestionante naturale», conclude la dottoressa Rigoni.
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Articolo pubblicato sul n. 30 di Starbene in edicola dal ' 11/7/2017