Te lo sei ripromesso tante volte. Ma poi quel “Voglio iscrivermi in palestra” è sempre rimasto solo un proposito. Un’idea da realizzare prima o poi...
Ora, finalmente, hai deciso di metterla in pratica, per cui eccoti all’ingresso del centro fitness frequentato anche dai tuoi amici, che te ne hanno parlato tanto bene. Una cortese e sorridente receptionist ti riempie di informazioni generali sulla struttura, fornendoti anche un foglio colorato con tutti i corsi in programma, suddivisi per giorni e con tutti i relativi orari. Da una rapida occhiata, ti rendi conto che in quel luogo si può fare di tutto. Ma in realtà stai andando un po’ troppo di fretta.
Nella scelta di una palestra non devi considerare solo i corsi o le masterclass, ma prendere in considerazione anche tanti altri aspetti e dettagli. Ecco allora come fare la scelta giusta con la consulenza dei nostri esperti, che ti suggeriscono tutte le domande da porti con le relative risposte.
LA PRIMA COSA DA VALUTARE?
«Il primo aspetto è capire che cosa vuoi ottenere», raccomanda Paolo Evangelista, presenter internazionale e docente alla facoltà di Scienze motorie dell’Università di Torino. «La scelta deve basarsi sull’analisi di ciò che cerchi in palestra: desideri dimagrire? Trova un centro dotato di un ampio parco macchine cardio. Preferisci un momento per socializzare? Prediligi le palestre che offrono molte attività di gruppo. Hai bisogno di scaricare le tensioni? Accertati che vi siano lezioni di arti marziali. Bisogna avere le idee chiare prima di arrivare alla reception». Che è il primo punto di contatto con la palestra: «Qui puoi trarre una prima valutazione del rapporto umano che si instaura con il cliente», interviene Stefano Carlini, docente alla facoltà di Scienze motorie dell’Università di Urbino e fondatore dell’Accademia italiana wellness. «Considera come ti accolgono, se ti espongono con completezza tutte le informazioni, se ascoltano e rispondono alle tue domande. Oppure, se pensano solo a farti firmare l'iscrizione».
C'È UN CONTRATTO STANDARD?
No, ogni palestra o catena di centri fitness ha il proprio, più o meno comprensibile e lineare.
«È un segno di serietà se il contratto che viene proposto ha una formula molto chiara: a fronte di questa cifra, tu hai diritto a determinati servizi», taglia corto Stefano Carlini. «Informati poi se nel costo dell’abbonamento è compresa la tessera di iscrizione (invece generalmente a parte) e se hai la possibilità di “congelarlo”: molte palestre consentono di sospendere una volta all’anno la frequenza per un eventuale periodo di non utilizzo (di solito il mese delle vacanze), che viene recuperato a fine contratto. Fai anche attenzione agli eventuali rinnovi automatici e alla modalità per disabilitarli, nel caso non ti interessino».
COME COMPORTARMI QUANDO MI FANNO VEDERE IL CENTRO?
Vedere la palestra prima di iscriverti è un tuo diritto. Ma devi anche saperlo sfruttare al meglio: «Ti raccomando di non lasciarti semplicemente portare in giro in modo passivo, ma di chiedere informazioni dettagliate se noti qualcosa che non ti convince», sottolinea Paolo Evangelista. «Non avere paura di fare domande, perché stai facendo una scelta importante per la tua salute. Se eviti di chiedere chiarimenti, potresti avere brutte sorprese e correre il rischio di abbandonare presto».
COME DEVE ESSERE UN CENTRO BEN STRUTTURATO?
«Le sensazioni della prima visita sono molto importanti», prosegue Paolo Evangelista. «Le aree (cardio, macchine e corsi) devono essere luminose e ben arieggiate, perché sono zone in cui c’è un enorme consumo di ossigeno. Se la palestra è interrata, accertati che l’illuminazione al neon sia sufficiente in tutti i locali e non solo nelle sale. Tieni presente, però, che allenarsi con la luce naturale è più piacevole e funzionale anche dal punto di vista dell’umore. Fai inoltre attenzione allo spazio disponibile: stazioni e macchine troppo vicine rischiano di rendere impossibile un buon allenamento nelle ore di maggiore frequenza».
QUALE AMBIENTE VALUTARE CON PIÙ ATTENZIONE?
Lo spogliatoio. Di solito durante la visita si dà un’occhiata fugace e invece va osservato con la stessa attenzione delle sale.
«È lo specchio della palestra», conferma Stefano Carlini. «Non guardare solo a igiene e pulizia, che devono ovviamente essere impeccabili, ma fai attenzione anche alla funzionalità degli arredi, che di solito dipendono dallo spazio disponibile: panche e sedute sono sufficienti? Gli armadietti hanno la serratura o devi portare da casa il lucchetto? Quante docce ci sono? Ci sono abbastanza phon a muro oppure prese per attaccare il tuo asciugacapelli?».
Aggiunge Paolo Evangelista: «Se la pulizia di arredi e sanitari non ti sembra adeguata, significa che la palestra ha una carenza di personale. E difficilmente un centro poco pulito è in grado di offrire un servizio di personal training eccellente».
È POSSIBILE FARE UNA LEZIONE DI PROVA?
«Generalmente sì, soprattutto per conoscere gli istruttori presenti», spiega Stefano Carlini. Anche se non è un tuo diritto assoluto: «Si tratta di un’offerta a discrezione della palestra, ma è ormai prassi che venga data questa possibilità».
CHE RAPPORTO DEVE ESSERCI CON IL TRAINER?
La lezione di prova serve anche per conoscere gli istruttori, che devono essere qualificati con un titolo di studio ad hoc (diploma Isef oppure una laurea in Scienze motorie) e, possibilmente, aver frequentato dei corsi di aggiornamento. Alcune palestre offrono in visione i curriculum dei loro trainer.
«Durante questo primo approccio puoi riuscire a capire il feeling che potresti avere con un istruttore piuttosto che con un altro. È un aspetto cruciale, perché le macchine sono importanti, ma non fondamentali: meglio avere un buon allenatore, preparato e competente», raccomanda Paolo Evangelista. «Quindi, durante le prime lezioni non limitarti a valutare i macchinari, ma considera anche il rapporto umano che si instaura con l'istruttore, la sintonia che senti. Senza rinunciare a condividere i tuoi dubbi, o magari chiedere di provare un altro trainer. E ricorda che deve essere lui a consigliarti il lavoro più adatto, curarti e correggerti mentre fai i primi esercizi».
COME CAPIRE SE HO SCELTO LE ATTIVITÀ GIUSTE?
L’impatto psicologico dell’attività fisica rappresenta un valido indicatore: «Già da quella di prova, al termine della lezione bisogna sentirsi gratificati, contenti di se stessi. Se ciò non accade, stai chiedendo al tuo corpo di praticare un’attività che non gli si addice», puntualizza Paolo Evangelista. «Considera poi anche lo stato di forma alla fine della lezione: non bisogna uscirne stravolti, ma avere una frequenza cardiaca a livelli accettabili, cioè di 120- 140 pulsazioni al minuto o meno».
MEGLIO UNA GRANDE CATENA O UN CENTRO MEDIO-PICCOLO?
«Entrambe le soluzioni presentano dei vantaggi», assicura Paolo Evangelista. «Il grande club ha generalmente un’offerta più ricca di corsi e discipline, aree relax, spa, bar e ristoranti. I centri piccoli, invece, garantiscono un approccio più informale e, spesso, ottima qualità: magari ci sono meno istruttori, ma sono molto bravi, perché devono puntare all’eccellenza e, di solito, conoscono personalmente ogni socio».
E comunque non sempre puoi scegliere: «In Italia le palestre mediopiccole sono più numerose delle grosse catene, presenti solo nelle grandi città», precisa infatti Stefano Carlini.
POSSO FIDARMI DELLE PALESTRE LOW COST?
«Sono centri grandi e con attrezzature di ultima generazione, ma che vanno bene per chi ha già una certa esperienza in fatto di lavoro in palestra e non ha particolari esigenze nell'essere seguito», osserva Paolo Evangelista. In queste strutture, infatti, l'abbonamento permette solo l’ingresso e l’uso degli attrezzi; ogni altra voce (doccia, bevande, trainer, programmi personalizzati, corsi di gruppo) è a pagamento.
«Oltre a fare due conti, valuta quindi anche se una simile soluzione è adatta alle tue esigenze e al tuo grado di forma oppure se ti conviene una palestra tradizionale. E nella scelta considera anche quando hai intenzione di allenarti, perché le low cost sono molto affollate nelle ore di punta, con possibili ripercussioni su modi e tempi del training», conclude il nostro esperto.
4 CATENE TOP NEL MONDO
1. Equinox
Presenti negli Stati Uniti, in Canada e in Gran Bretagna (Londra), le palestre Equinox sono vere e proprie Luxury Gym, centri sportivi di altissima gamma, dove hai tutto per allenarti al meglio. Ambientazione molto elegante e corsi tenuti da trainer superstar. Info: equinox.com
2. Crunch Fitness
Catena di palestre americana che fa del “no judgments” (nessun pregiudizio) la propria bandiera: significa che c'è spazio per tutti, indipendentemente dal livello della forma fisica, età, razza e genere. Sono centri che hanno introdotto alcune forme di allenamento particolarmente originali come la pole dancing, lo yoga in bici o i corsi di addominali, cosce e gossip, guidati da drag queen. Info: crunch.com
3. David Lloyd Leisure
È il più grande gruppo di centri fitness d'Europa, con 98 sedi nel Regno Unito e altre 13 palestre nel resto del continente. Il brand sta arrivando anche in Italia: il 112° centro David Lloyd Leisure aprirà infatti a metà settembre a Segrate (Milano), grazie a un accordo con il Malaspina Sporting Club. La filosofia del gruppo punta sul tempo libero delle famiglie, da passare all'insegna di sport e attività fisica. Info: davidlloyd.it
4. Hard Candy Fitness
È una catena di 8 Club sparsi per il mondo (Italia inclusa, a Milano e Roma), fondata dalla popstar Madonna con il suo manager Guy Oseary e Mark Mastrov, fondatore di 24 Hour Fitness (altro gruppo con oltre 400 club in tutto il pianeta). È un brand raffinato, con un proprio programma di attività di gruppo che combinano in modo originale coreografie cardio-dance con esercizi di flessibilità e tonificazione. Info: hardcandyfitness.com
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Articolo pubblicato sul n. 37 di Starbene in edicola dal 28/8/2018