Scarpe da aerobica: le 4 migliori
Abbiamo preso in considerazione 11 paia di scarpe da palestra. Ecco quelle che si sono rivelate ideali per le attività più dinamiche. I loro punti di forza? La comodità, la capacità di garantire stabilità al piede e l’ottima ammortizzazione
Hai mai provato a entrare in sala corsi con le sneakers che usi nel tempo libero? Le tue istruttrici ti avranno fatto di certo una bella ramanzina dicendoti che quelle scarpe non sono adatte (senza contare che, per questioni di igiene, non bisogna mai utilizzare in palestra calzature che si indossano all’aperto). Questo test ti spiega perché una “scarpa sportiva qualunque” potrebbe crearti dei problemi e quali sono le più funzionali per le tue attività fitness.
Cosa abbiamo valutato
In palestra si fanno due tipi di esercizi: quelli anaerobici, solitamente con i pesi in sala macchine, e quelli aerobici, che vanno dalla camminata veloce sul tapis roulant fino ai corsi di zumba, aerobica e step.
Chi svolge le attività “dinamiche” ha assoluto bisogno di scarpe che garantiscano comodità e stabilità: quando si salta o si corre la caviglia deve rimanere al suo posto altrimenti rischi una distorsione. Inoltre, quando ci si allena sul tapis roulant o ci si lancia in una lezione cardio, è importante che la calzatura assicuri un giusto compromesso tra leggerezza e ammortizzazione, per preservare il piede e le articolazioni da impatti troppo violenti con il suolo.
Il risultato
I quattro modelli selezionati hanno soddisfatto tutti i requisiti richiesti. Due, inoltre, hanno dimostrato una certa polivalenza, rivelandosi adatti anche per le altre attività in palestra. Le scarpe scartate sono risultate poco ammortizzate o troppo leggere all’altezza dell’avampiede dove le dita hanno trovato poco sostegno.
Il consiglio in più
Acquista sempre le tue scarpe da aerobica almeno di una mezza misura in più rispetto a quella che utilizzi di consueto. Dopo un’ora di attività sportiva intensa, i piedi si gonfiano sensibilmente, così come quando in palestra fa molto caldo.
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Articolo pubblicato sul n. 47 di Starbene in edicola dal 6/11/2018
