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Fitness: tutte le novità per chi vuole allenarsi in acqua

Sono sempre più numerosi, nelle piscine, i training che allenano intensamente regalando ottimi risultati sul fronte estetico. Ecco le novità




Se l’acqua esercita su di te un fascino irresistibile anche durante la stagione fredda, questo è il momento giusto per tuffarti in piscina, perché oltre alle classiche lezioni di nuoto, ti aspettano allenamenti innovativi e sempre più coinvolgenti per mantenerti in forma nei prossimi mesi.

Preferisci un corso cardio, funzionale, a intervalli o che utilizza attrezzi mai visti prima, non la solita hydrobike, il tapis roulant o gli stravisti tuboni di gomma?


Hai l’imbarazzo della scelta

Ce n’è per tutti i gusti: per rassodare, migliorare la circolazione, perdere peso, scolpire i punti critici, acquisire flessibilità e coordinazione. Scegli qual è il tuo obiettivo e troverai l’attività fitness ideale per te. Con tanti vantaggi in più, perché in acqua il corpo lavora sempre a 360 gradi, si sente a suo agio e ritrova la naturalezza di certi movimenti che a terra non sono adatti a tutti.

Ecco 6 training speciali da provare subito.


Acquajump HIIT ImpacT: per tonificare le gambe

È fra le new entry presentate durante l’ultima edizione di Water Turbolence, convegno che si è recentemente tenuto a Genova.

«Si tratta di una rivisitazione del circuito Tabata, eseguito però in vasca. Le 8 stazioni, affrontate alla massima intensità, non durano i classici 20 secondi, ma vanno dai 30 ai 50, poiché in acqua le pulsazioni tendono a scendere e serve un impegno più lungo per farle risalire, alternate sempre con 10 secondi di pausa», spiega Diego Taddei, presenter e acquafitness coach.

Durante l’allenamento si utilizza il jump, un trampolino sistemato sul fondo della vasca che rende il training ancora più intenso e richiede un buon controllo dei muscoli addominali e dorsali, ma si eseguono anche esercizi a corpo libero, per esempio piegamenti a bordo vasca.

«Una variante divertente prevede l’aggiunta di 4 minuti di coreografia, seguiti da una stazione di 50 secondi, poi dalla fase di recupero e così a seguire, per circa 40 minuti, con un totale di circa 300 calorie consumate», conclude l’esperto.

Per info: aquafitnesstraining.com


Acqua fitness mat: per rinforzare l’addome e migliorare l’equilibrio

Un tappetino galleggiante in pvc, gonfiabile, lungo quasi 2 metri e mezzo e largo poco meno di un metro è uno dei principali attrezzi ideati per rendere più allenante il training in acqua.

«Si tratta di uno strumento molto efficace perché, una volta combinato con un elemento che crea disequilibrio come l’acqua, costringe ad attivare tutte le fasce muscolari, anche le più profonde, e mantenere sotto controllo gli addominali, per distribuire bene il peso del corpo ed evitare di cadere in acqua», spiega Cristina Tandurella, docente e presenter della European Aquatic Association e istruttrice presso la palestra Get Fit a Milano.

Eseguire uno squat jump su questa superficie traballante diventa più impegnativo rispetto alla palestra, così come burpee, affondi o posizioni isometriche, che contribuiscono a migliorare flessibilità, stabilità e resistenza fisica. «Può essere impiegato sia per programmi strong, sia per discipline come yoga e Pilates». Ogni lezione di fitness con il mat dura 45 minuti e fa bruciare circa 300 calorie.

Info: aqquatix.com/prodotto/aqqua-fitness-mat/


Float2fitness: per snellire tutto il corpo

L’attrezzo ha debuttato a fine agosto, ma presto approderà in molte piscine: si tratta di una palestra galleggiante studiata per l’allenamento funzionale, dove possono allenarsi fino a 12 persone. «Ma anche di più», puntualizza Cristina Tandurella. «Basta collegare due moduli diversi: in questo modo diventa possibile eseguire dei circuiti, spostandosi da un’isola all’altra grazie a una sbarra».

La piattaforma può essere usata sia in acqua alta, sia bassa, e offre una rosa di esercizi che coinvolge tutto il corpo: dagli addominali ai movimenti per allenare le braccia utilizzando elastici e maniglie, fino a piegamenti, torsioni e push up. «Inoltre, rende possibile l’esecuzione di molti esercizi impegnativi, come le trazioni alla sbarra, anche a chi non è particolarmente in forma, perché il corpo immerso in acqua ha un peso inferiore», continua l’esperta.

Una lezione con il Float2fitness può fare bruciare dalle 250 alle 400 calorie, ed è un attrezzo è utile anche per fare fisioterapia e ginnastica posturale.

Info: aqquatix.com/en/product/float2fitness/


Acqua step & jump: per alleggerire le gambe e rassodare i glutei

Immergiti in piscina per b ma, combinati insieme, diventano il top per le appassionate di fitness acquatico: lo step e il trampolino elastico, protagonisti di questo allenamento cardiovascolare.

«Durante la lezione l’uso di questi due attrezzi si alterna e la parte inferiore del corpo è sempre sotto pressione. Quando vengono utilizzati a terra, la spinta delle gambe è diretta dal basso verso l’alto. In acqua, però, questi movimenti sarebbero impossibili perché rimbalzare non è possibile. Allora si lavora al contrario, spingendo sempre con le gambe verso il basso: sullo step, mentre fai esercizi come gli affondi, e sul trampolino, dove puoi eseguire dai jumping jack allo skip», spiega la trainer Cristina Tandurella.

Il segreto è cercare di restare sempre con le spalle sotto l’acqua: questo significa che stai lavorando bene con le gambe. Per la circolazione sanguigna e linfatica, è una manna dal cielo e combatte anche la cellulite grazie al suo effetto drenante. A ogni lezione (45 minuti) puoi bruciare circa 350 calorie.

Info: aquabeatbuster.com/step-e-jump.html


Fit paddling boxe: per migliorare la coordinazione

La fitness board utilizzata per il Fit Paddling si rifà il trucco per dare vita a un nuovo training: il Fit Paddling Boxe. «L’allenamento si esegue su una tavola galleggiante con una forma speciale, ancorata alle pareti della piscina grazie a una ventosa e abbinata a un pungiball, agganciato alla superficie antiscivolo», spiega Ilaria Samarelli, master formatore di Fit Paddling.

Questo allenamento fa lavorare tutte le fasce muscolari per riuscire a mantenere l’equilibrio e eseguire gli esercizi. Dopo una fase di riscaldamento, si passa a quella di tonificazione, prima sdraiati o in ginocchio sulla fit board, poi in piedi per utilizzare il pungiball. «L’asta è elastica, quindi torna indietro dopo ogni colpo e va schivata, con torsioni del busto ed esercizi per le braccia. Si tratta di un training esplosivo e propriocettivo, che allena la coordinazione e sviluppa i riflessi mano-occhio», continua l’esperta. Ogni lezione dura 45 minuti e fa bruciare circa 400 calorie.

Info: fitpaddling.it


A differenza del Fit Paddling Boxe, che è un allenamento “a secco” (interamente fuori dall’acqua, a patto di non perdere l’equilibrio), questo training dinamico e divertente si fa immersi in piscina quasi fino alle spalle utilizzando una palla da boxeur, chiamata Sparringball. I movimenti sono più dolci che in palestra, ma l’attività muscolare raddoppia.

«La resistenza dell’acqua rende ancora più intenso il lavoro, che consiste in colpi, schivate e spostamenti con il busto a tempo di musica e seguendo una coreografia, preceduta da qualche minuto di riscaldamento e, alla fine, di rilassamento. Per un totale di circa 50 minuti» spiega la master trainer Ilenia Cicala.

Se ti sembra un allenamento troppo strong, devi sapere che “combattere” in acqua mette al riparo le articolazioni e così non si rischiano traumi. Anzi, il boxing splash facilita la mobilità di ginocchia e spalle e si diventa anche più flessibili. In più, c’è il vantaggio del massaggio linfodrenante continuo a tutto il corpo che contrasta la ritenzione idrica. In una lezione, si bruciano circa 400 calorie.

Info: b360.it/Boxing-splash.


Le super manopole

Si chiamano Acqua Hand (19,90 €, daikos.com), sono in vendita nei negozi di articoli sportivi e servono per potenziare e tonificare braccia e spalle, ma mettono sotto sforzo anche gli addominali obliqui e traversi. Per utilizzarli, basta inserire le mani in una delle due fessure e poi stringere il pugno. Così il tuo training di aquafitness diventerà ancora più intenso. Ecco perché c’è chi li chiama anche “ostacolatori”: rendono più difficile ogni movimento, in base all’inclinazione dell’attrezzo rispetto all’acqua, se è in superficie o con le braccia immerse.

Per prendere confidenza, inizia prima con un braccio e poi con l’altro, dopodiché indossali insieme ed esegui più ripetizioni, facendo delle pause per riprendere fiato. Qualche esempio? A gambe divaricate, apri e chiudi le braccia tese mantenendo i palmi rivolti verso l’interno. Oppure, con l’acqua alle spalle, ruota le braccia, con i gomiti piegati.


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Articolo pubblicato sul n. 47 di Starbene in edicola dal 6/11/2018

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