Camminare a passo spedito tra i palazzi della metropoli, attraversare la campagna con le scarpe da ginnastica ai piedi, macinando chilometri e chilometri.
Il Long walking, la nuova disciplina che prevede camminate di lunghezze “extra”, in America guadagna nuovi seguaci ogni anno. Sono migliaia gli appassionati che praticano questa attività in gruppo: basti pensare che a New York esistono tre club che propongono percorsi diversi, anche superiori ai 100 chilometri e con tappe in più settimane.
I FreeWalkers, per esempio, dal 2013 ripercorrono ogni anno la camminata commemorativa di 50 miglia tra il Maryland e la West Virginia, in ricordo della marcia guidata da Robert F. Kennedy nel 1963; i Ramblers Hiking Club, invece, meditano e si rilassano passeggiando per la campagna e gli ShoreWalkers attraversano ponti e rive dei fiumi con percorsi mirati come il Great Manhattan Bridge, che parte dal ponte George Washington, attraversa Manhattan, il Bronx, il Queens e finisce sul ponte di Brooklyn.
Atleti-turisti o turisti-atleti che si muovono alla scoperta della Grande Mela e dei suoi angoli più inconsueti, dal Piccolo Faro rosso sul fiume Hudson all’Inwood Park con i suoi alberi secolari. Ma non solo. Oggi il Long walking sta prendendo piede anche in Italia, tanto che c’è chi ha trasformato questa passione in una vera professione. Come Vincenzo Martone e Deborah Torreggiani, due travel bloggers appassionati di viaggi “zaino in spalla” che si sono conosciuti durante il loro primo Cammino di Santiago e nel 2016 hanno inaugurato Apiediperilmondo.com, portale che organizza tour a piedi in giro per il mondo.
I benefici sono tanti, ma serve tempo per il recupero
«Lo attestano molti studi: le lunghe camminate riducono ansia e stress, aumentano l’autostima e allenano al contatto con gli altri», spiega Vincenzo Martone.
«Tutti possono praticarle: basta avere tempo a disposizione ed essere in buona salute. Camminare a lungo migliora il tono muscolare, aumenta la resistenza alla fatica e funge da detox naturale, ma sottopone il corpo a uno sforzo fisico importante. I tempi di recupero, poi, durante il viaggio non sono mai proporzionati allo sforzo: ecco perché una volta terminata la vacanza servono diversi giorni per cancellare totalmente la fatica».
Coprire distanze importanti non è semplice. «È bene aumentare gradualmente la lunghezza dei percorsi e i dislivelli, fino a raggiungere i 20/25 km al giorno con uno zaino da 8 kg», suggerisce il travel blogger. «Altra avvertenza: indossare sempre un abbigliamento da trekking».
Ci sono anche le escursioni più soft per chi non è allenato
Quando affrontare un viaggio Long walking? «Il momento giusto è ogni volta che ci si sente pronti», dichiara Vincenzo Martone. «Ma attenzione: oltre a valutare la propria preparazione atletica, è importante essere consapevoli del proprio grado di resistenza allo stress. La mente gioca un ruolo fondamentale in un viaggio a piedi di diverse settimane: quando il corpo inizia a cedere, è lei che non ci fa mollare».
A chi è alla prima esperienza, Viaggiemiraggi.org suggerisce un approccio più soft con Viaggiapiedi, percorsi di trekking o camminate leggere in tutta Italia (ma anche nelle Canarie, in Nepal, in Bosnia e in Etiopia): vacanze rilassate ed ecosostenibili, da trascorrere camminando lentamente, per scoprire il paesaggio e conoscere nuove persone.
Mentre l’associazione Compagnia dei Cammini (cammini.eu) propone alle famiglie viaggi a misura di bambino e, a chi è alla ricerca di benessere e pace interiore, i “cammini di pace” che alternano camminate e meditazione.
Stai pensando di sperimentare il Long walking in città? Per te ci sono anche gli itinerari ad hoc delle Walking Guide di Apiediperilmondo, da Londra a Milano. Per muovere i primi passi da sola o in compagnia dei tuoi amici.
La Great Saunter
Si chiama così la “Grande Passeggiata” a piedi che ogni anno (dal 1984), percorre l’isola di Manhattan: 32 miglia adatte a tutti, senza dislivelli o tratti impegnativi.
A organizzarla sono gli ShoreWalkers, un gruppo no profit che tutela le coste e i parchi di New York. Quest’anno l’appuntamento è il 4 maggio: basta registrarsi sul sito (shorewalkers-org).
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