di Serena Allevi
di Serena Allevi
La cellulite è democratica. Infatti, si tratta di un inestetismo che colpisce sia chi è in sovrappeso, sia chi è magra. La presenza di cellulite non è per forza di cose correlata all'accumulo di adipe ma si associa sempre, invece, alla ritenzione idrica e al cattivo funzionamento del microcircolo.
Per debellare la cellulite, occorre impostare un programma multilivello: dieta drenante, riduzione del consumo di sodio e alimenti conservati, integratori naturali (pilosella, centella, gramigna) e attività fisica. Infatti, per riattivare il microcircolo, drenando tossine e liquidi in eccesso, muoversi è fondamentale.
ATTENZIONE A QUESTI SFORZI
Certamente, la cellulite si combatte anche con l'attività fisica. Ma alcuni tipi di sforzo non sono indicati in caso di pelle a buccia d'arancia. Addirittura, vi sono sport che potrebbero peggiorare la problematica rendendo ancora più evidente l'inestetismo.
Per esempio, non sono indicati sforzi improvvisi o "scatti" nella corsa. No, quindi, a un'attività anaerobica con i pesi e concentrata sulle gambe. Sì, invece, ad attività aerobica a basso-medio impatto come la camminata, il nuoto, l'acquagym o la bicicletta.
Sì anche a tutti quegli esercizi a corpo libero in grado di stimolare il corretto funzionamento del microcircolo e di drenare in profondità. Tra questi, sono molto efficaci alcuni movimenti ispirati a yoga e pilates. Da tenere in considerazione, a tal proposito, tutti gli asana (posizioni) invertiti.
A CARPONI
Via libera, dunque, agli esercizi a corpo libero.
Equipaggiamento richiesto: un semplice tappetino da fitness o da yoga. Per il resto, abbigliamento comodo e piedi nudi. Si tratta di un allenamento facilmente riproducibile a casa, anche ogni giorno. Al mattino appena sveglie, per dare una sferzata alla circolazione linfatica oppure di sera, per sgonfiare gli arti inferiori.
Esecuzione: a carponi su un tappetino, si solleva una gamba all'indietro e si eseguono lentamente cerchi "in aria", tenendo fermo il resto del corpo con eccezione delle braccia, se si necessita di mantenere un maggiore equilibrio. Si ripete 10 volte e poi si passa all'esecuzione con l'altra gamba.
SUPINA
Questo esercizio è indicato soprattutto a fine giornata, se si è trascorso molto tempo in piedi. Per eseguirlo, occorre solo il tappetino da fitness.
Esecuzione: supina, con le braccia lungo i fianchi e le spalle ben appoggiate a terra. Si sollevano entrambe le gambe, per chi riesce fino a portarle perpendicolari al busto. A questo punto, si eseguono cerchi verso l'interno e verso l'esterno. Durante l'esecuzione dell'esercizio, il busto resta fermo e il bacino ben ancorato a terra (senza che si formi un "buco" tra bacino e tappetino).
Un positivo effetto collaterale di questo esercizio, è la tonificazione perfetta degli addominali.
CANDELA E ARATRO
Prendiamo ispirazione dallo yoga e usiamo le sue posizioni (asana) invertite, che vanno a stimolare la circolazione e a drenare i liquidi in eccesso. Inoltre, grazie a questa pratica, agevoliamo un profondo detox di tutto l'organismo aiutando anche il benessere di fegato, reni e intestino.
Esecuzione della candela: partendo da una posizione supina, con le braccia lungo i fianchi, si sollevano entrambe le gambe dritte e il bacino, fino a portarsi appunto nella posizione della candela. Si mantiene, dunque, la posizione e poi si passa all'asana dell'aratro.
Esecuzione dell'aratro: dalla posizione della candela, si portano entrambe le gambe dietro la testa, appoggiando a terra le punte dei piedi. Le braccia, intanto, restano ferme lungo i fianchi. È importante che ciascun movimento sia eseguito in modo fluido, senza scatti.
LO SQUAT
Per abbinare un'attività anticellulite alla tonificazione di cosce e glutei, è efficace lo squat. Esercizio per le gambe "per eccellenza", lo squat si esegue mimando la seduta. In questo caso, non occorre un tappetino ma sono necessarie, invece, scarpe con la suola in gomma per non scivolare.
Esecuzione: in piedi, con i piedi leggermente distanziati e paralleli. Mantenendo le braccia tese davanti al corpo, a dare equilibrio, si scende fino a formare un angolo retto con il busto, piegando le gambe e mimando l'atto del sedersi. Si risale, poi, molto lentamente e si ripete il movimento per 10 volte. È importante che, durante l'esecuzione dell'esercizio, l'addome resti contratto, le spalle basse e aperte e la schiena dritta in asse. Infine, anche in questo caso, è necessario che il movimento sia fluido e privo di scatti.
Attenzione: mentre si esegue lo squat, lo sguardo è sempre in avanti e mai verso il basso, per non rischiare contratture di collo e spalle.
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