Combattere la cellulite non è solo una questione estetica ma anche un’opportunità per una remise en forme disintossicante, che riequilibra microcircolo e sistema linfatico, depurando l'organismo. Abbiamo chiesto a un pool d'esperti quali sono i cibi che ci possono aiutare a ridurla e prevenirla.
Cosa favorisce la comparsa della cellulite
Predisposizione genetica e squilibri ormonali sono tra gli imputati principali della cellulite; a maggior ragione se, per natura, i tuoi livelli di estrogeni sono più alti e sei un tipo “ginoide”, tendi cioè ad accumulare più grasso nella parte inferiore del corpo. I chili di troppo e la sedentarietà costituiscono un'aggravante. Queste le premesse che favoriscono la comparsa della cellulite, che è una vera e propria patologia.
«Interessa il tessuto sottocutaneo che, imbevuto di liquidi, diventa edematoso e fibroso; di conseguenza, si altera lo scambio tra le cellule e i vasi sanguigni, il microcircolo si inceppa e le scorie si accumulano», spiega il dottor Massimo Spattini, specialista in scienza dell'alimentazione e medicina dello sport.
«Si crea un circolo vizioso per cui rallentano circolazione e apporto di ossigeno e nutrimento ai tessuti, che perdono elasticità; così i noduli di grasso rimangono come “imprigionati”, provocando il classico aspetto della pelle a buccia d’arancia».
Cellulite: attenzione all’intestino pigro
Al ristagno di prodotti di scarto e tossine (leggi ritenzione idrica) contribuisce anche l’irregolarità;
inoltre, come sottolinea il nostro esperto, «nei soggetti che soffrono di stitichezza, l’intestino esercita una pressione sulle vene del bacino, impedendo così un buon ritorno venoso verso la parte più alta del corpo e rallentando la circolazione». Ecco perché è fondamentale investire su una dieta leggera, ma equilibrata.
Non eliminare i carboidrati e preferisci le proteine a cena
Non farti tentare dalla scelta “no carbs”. «Chi ha la tendenza ad accumulare il grasso corporeo su fianchi, glutei e cosce presenta un metabolismo tiroideo più lento, a causa dell’eccesso di estrogeni: rinunciare ai carboidrati può solo peggiorare la situazione. Questi nutrienti, infatti, favoriscono la conversione dell’ormone tiroideo inattivo fT4 in quello attivo fT3, regolarizzando il metabolismo. Dovrebbero quindi rappresentare il 55% della dieta ed essere consumati nella prima parte della giornata, quando andrebbero assunte la maggior parte delle calorie quotidiane», sottolinea il dottor Spattini.
Attenzione: come fonte scegli i cereali integrali e sfrutta anche i legumi. Così ti garantisci l’apporto di fibra necessario al regolare transito intestinale. Naturalmente non deve mancare la quota proteica ma, se rientri nella categoria “ginoide” ricorda che l'eccesso aumenta le condizioni di acidità dell’organismo favorendo l’evoluzione della cellulite.
«Le proteine dovrebbero essere circa il 20% dell’alimentazione ed è bene consumarle a cena così da stimolare la produzione di Gh, l'ormone della crescita, che avviene principalmente durante le ore notturne e potenzia la lipolisi (ossidazione dei grassi)», continua il nostro esperto.
Ok quindi a yogurt bianco e formaggi freschi, pesce, carne bianca e uova. Naturalmente, il tuo piano alimentare dovrà comprendere anche grassi insaturi e Omega 3 (per il 25% del fabbisogno giornaliero): sono fondamentali per preservare le pareti dei vasi sanguigni e migliorare l’elasticità delle membrane dei globuli rossi, così da permettere la circolazione anche nei capillari più stretti, facilitando il trasporto di ossigeno e il metabolismo dei lipidi.
Per potenziare l'effetto detox, cammina cammina
Sopresa: uno degli sport migliori con effetto anticellulite, insieme alle attività in acqua, è la classica camminata di buon passo, a intensità medio-alta. Fondamentale evitare estenuanti sedute di lavoro aerobico, magari con l‘obiettivo anche di dimagrire: otterrai l’effetto opposto.
«Gli allenamenti troppo lunghi, ripetuti e intensi stimolano la produzione di sostanze infiammatorie come l’acido lattico che, aumentando l’acidosi dei tessuti, favorisce la cellulite; bandita perciò la corsa frequente, a ritmo e velocità elevati: contribuisce all’infiammazione anche a causa delle continue sollecitazioni di ritorno, provocate dai ripetuti impatti della pianta del piede contro il terreno», spiega Riccardo Gaspari, personal trainer e preparatore atletico a Padova.
«Lo scopo di un allenamento “anti-cellulite” vincente è quello di aumentare la vascolarizzazione e, di conseguenza, la velocita del flusso sanguigno, per contrastare l’accumulo di scorie e irrorare i tessuti».
I cibi anticellulite
Ci sono quattro alimenti da non sottovalutare per il loro effetto anticellulite.
Insieme a broccoli, peperoni, kiwi e agrumi, ricchi di vitamina C e ai frutti di bosco, perché sono ricchi di antiossidanti come antocianine e polifenoli.
Tutti preziosi per favorire l’elasticità dei vasi. Ottima anche l’uva nera: grazie al contenuto di resveratrolo, favorisce l’elasticità dei vasi. Ecco quali sono:
- Prugne
Contengono quercetina e polifenoli utili alla fluidificazione del sangue. - Melograno
È un frutto detox che aiuta a regolarizzare il livello degli estrogeni e contrasta i processi di ossidazione. - Mela
Ricca di polifenoli, ha un’efficace azione diuretica e antinfiammatoria. - Riso Venere
Grazie alla presenza di antocianine, migliora la circolazione.
Il menu anti-cellulite
Ecco il piano settimanale anticellulite con piatti freschi e leggeri.
Studiato dalla dottoressa Jessica Garsone, biologa nutrizionista a Ravenna, è mirato a detossificare l’organismo: privilegia i cereali integrali e le proteine di origine vegetale, con il giusto apporto di fibre. Un menu per riequilibrare il rapporto acidobasico dell’organismo. La domenica, però, giornata libera per 1 pasto con il proprio piatto preferito.
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Articolo pubblicato sul n. 6 di Starbene in edicola e digitale dal 18 maggio 2021