XARELTO 10CPR RIV 10MG -Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza La sicurezza di rivaroxaban è stata determinata in tredici studi di fase III che hanno coinvolto 53.103 pazienti esposti a rivaroxaban (vedere Tabella 1). Tabella 1: Numero di pazienti studiati, dose giornaliera totale e durata massima del trattamento negli studi di fase III
Indicazione | Numero di pazienti* | Dose giornaliera totale | Durata massima del trattamento |
Prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti adulti sottoposti a interventi elettivi di sostituzione di anca o di ginocchio | 6.097 | 10 mg | 39 giorni |
Prevenzione del TEVin pazienti allettati | 3.997 | 10 mg | 39 giorni |
Trattamento della TVP, dell’EP e prevenzione delle recidive | 6.790 | Giorno 1 - 21: 30 mg Giorno 22 e successivi: 20 mg Dopo almeno 6 mesi: 10 mg o 20 mg | 21 mesi |
Prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare | 7.750 | 20 mg | 41 mesi |
Prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti dopo sindrome coronarica acuta (SCA) | 10.225 | Rispettivamente 5 mg o 10 mg, congiuntamente ad ASA o ASA più clopidogrel o ticlopidina | 31 mesi |
Prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti con CAD/PAD | 18.244 | 5 mg congiuntamente ad ASA o 10 mg da solo | 47 mesi |
*Pazienti esposti ad almeno una dose di rivaroxaban Le reazioni avverse segnalate più comunemente nei pazienti trattati con rivaroxaban sono stati i sanguinamenti (Tabella 2) (vedere anche paragrafo 4.4. e “Descrizione delle reazioni avverse selezionate” più avanti). I sanguinamenti segnalati più comunemente sono stati epistassi (4,5%) ed emorragia del tratto gastrointestinale (3,8%).
Tabella 2: Percentuali degli eventi sanguinamento* e anemia in pazienti esposti a rivaroxaban negli studi di fase III completati Indicazione | Sanguinamenti di qualsiasi tipo | Anemia |
Prevenzione del TEV nei pazienti adulti sottoposti a interventi elettivi di sostituzione di anca o di ginocchio | 6,8% dei pazienti | 5,9% dei pazienti |
Prevenzione del tromboembolismo venoso in pazienti allettati | 12,6% dei pazienti | 2,1% dei pazienti |
Trattamento della TVP, dell’EP e prevenzione delle recidive | 23% dei pazienti | 1,6% dei pazienti |
Prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale non valvolare | 28 per 100 anni paziente | 2,5 per 100 anni paziente |
Prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti dopo SCA | 22 per 100 anni paziente | 1,4 per 100 anni paziente |
Prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti con CAD/PAD | 6,7 per 100 anni paziente | 0,15 per 100 anni paziente** |
* Vengono raccolti, segnalati e valutati tutti gli eventi emorragici per tutti gli studi con rivaroxaban. ** Nello studio COMPASS, l’incidenza di anemia è bassa, poiché è stato utilizzato un approccio selettivo alla raccolta degli eventi avversi.
Elenco tabellare delle reazioni avverse La frequenza delle reazioni avverse osservate con Xarelto sono riportate di seguito nella Tabella 3, classificate per sistemi e organi (secondo MedDRA) e per frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10) comune (≥ 1/100, < 1/10) non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) molto raro (< 1/10.000) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 3: Tutte le reazioni avverse segnalate nei pazienti degli studi clinici di fase III o durante l’uso post-marketing* Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Anemia (incl. i rispettivi parametri di laboratorio) | Trombocitosi (incl. aumento della conta piastrinica)A, Trombocitopenia | | | |
Disturbi del sistema immunitario |
| Reazione allergica, dermatite allergica, Angioedema ed edema allergico | | Reazioni anafilattiche incluso shock anafilattico | |
Patologie del sistema nervoso |
Capogiro, cefalea | Emorragia cerebrale e intracranica, sincope | | | |
Patologie dell’occhio |
Emorragia oculare (incl. emorragia congiuntivale) | | | | |
Patologie cardiache |
| Tachicardia | | | |
Patologie vascolari |
Ipotensione, ematoma | | | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Epistassi, emottisi | | | | |
Patologie gastrointestinali |
Sanguinamento gengivale, emorragie del tratto gastrointestinale (incl. emorragia rettale), dolore gastrointestinale e addominale, dispepsia, nausea, costipazioneA, diarrea, vomitoA | Bocca secca | | | |
Patologie epatobiliari |
Aumento delle transaminasi | Compromissione epatica, Aumento della bilirubina, della fosfatasi alcalina A e della GGTA | Ittero, Aumento della bilirubina coniugata (con o senza contemporaneo aumento della ALT), Colestasi, Epatite (incluso danno epatocellulare) | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Prurito (incl. casi non comuni di prurito generalizzato), eruzione cutanea, ecchimosi, emorragia cutanea e sottocutanea | Orticaria | | Sindrome di Stevens-Johnson/ Necrolisi Epidermica Tossica, Sindrome di DRESS | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Dolore alle estremitàA | Emartrosi | Emorragia muscolare | | Sindrome compartimentale secondaria all’emorragia |
Patologie renali e urinarie |
Emorragie del tratto urogenitale (incl. ematuria e menorragiaB), compromissione renale (incl. aumento della creatininemia, aumento dell’azotemia) | | | | Insufficienza renale/insufficienza renale acuta secondaria a un’emorragia in grado di causare ipoperfusione |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
FebbreA, edema periferico, riduzione delle forze e dell’energia (incl. affaticamento e astenia) | Sensazione di indisposizione (incl. malessere) | Edema localizzatoA | | |
Esami diagnostici |
| Aumento della LDHA, della lipasiA, dell’amilasiA | | | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura |
Emorragia postprocedurale (incl. anemia postoperatoria ed emorragia dalla ferita), contusione, secrezione dalla feritaA | | Pseudoaneurisma vascolareC | | |
A: osservato nella prevenzione del TEV in pazienti adulti sottoposti ad interventi chirurgici elettivi di sostituzione di anca o di ginocchio B: osservato nel trattamento di TVP ed EP e nella prevenzione delle recidive come molto comune nelle donne < 55 anni C: osservato come non comune nella prevenzione di eventi aterotrombotici in pazienti dopo SCA (a seguito di un intervento coronarico percutaneo) * Per la raccolta degli eventi avversi è stato utilizzato un approccio selettivo prespecificato. Poiché l’incidenza delle reazioni avverse non è aumentata e non sono state riscontrate nuove reazioni avverse, i dati dello studio COMPASS non sono stati inclusi nel calcolo della frequenza in questa tabella.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate A causa del suo meccanismo d’azione farmacologico, l’uso di Xarelto può essere associato a un aumento del rischio di emorragie occulte o conclamate in qualsiasi tessuto od organo, che possono indurre anemia post-emorragica. Segni, sintomi e gravità (compreso l’esito fatale) variano a seconda della sede e del grado o dell’entità dell’emorragia e/o dell’anemia (vedere paragrafo 4.9 “Gestione delle emorragie”). Negli studi clinici i sanguinamenti della mucosa (ad es. epistassi, sanguinamenti gengivali, gastrointestinali e genito-urinari, compresi sanguinamenti vaginali anomali o mestruazioni più abbondanti) e l’anemia sono stati segnalati più frequentemente, in confronto al trattamento con AVK, durante il trattamento a lungo termine con rivaroxaban. Perciò, oltre ad un’adeguata sorveglianza clinica, può essere importante, se del caso, effettuare dei controlli di laboratorio su emoglobina/ematocrito per rilevare dei sanguinamenti occulti e quantificare la rilevanza clinica dei sanguinamenti evidenti. Il rischio emorragico può essere aumentato in determinate categorie di pazienti, ad es. nei pazienti con grave ipertensione arteriosa non controllata e/o sottoposti a trattamenti concomitanti con effetti sull’emostasi (vedere paragrafo 4.4 “Rischio emorragico”). Le mestruazioni possono essere di intensità e/o durata maggiore. Le complicanze emorragiche possono manifestarsi come debolezza,, pallore, capogiro, cefalea o gonfiori di origine sconosciuta, dispnea e shock di origine non nota. In alcuni casi, come conseguenza dell’anemia, sono stati osservati sintomi di ischemia cardiaca come dolore toracico o angina pectoris. Con Xarelto sono state segnalate le note complicanze delle emorragie gravi, come la sindrome compartimentale e la compromissione renale dovuta a ipoperfusione. Pertanto, nella valutazione delle condizioni dei pazienti in terapia anticoagulante occorre considerare l’eventualità di un’emorragia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.