XANAX 30CPR 1MG RP -Avvertenze e precauzioni
L’uso concomitante di benzodiazepine e oppioidi può causare sedazione profonda, depressione respiratoria, coma e morte. Limitare dosaggi e durata del trattamento al minimo richiesto. Gruppi specifici di pazienti Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di alprazolam non sono state stabilite nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni, pertanto l’uso di alprazolam non è raccomandato. Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità renale e insufficienza epatica lieve o moderata. Pazienti anziani e/o debilitati Nei pazienti anziani e/o debilitati si consiglia di usare sempre la dose più bassa per evitare il rischio di sedazione residua o atassia. Pazienti anziani Le benzodiazepine e i prodotti correlati devono essere usati con cautela nei pazienti anziani, a causa del rischio di sedazione e/o debolezza muscoloscheletrica che può esporre a cadute, spesso con gravi conseguenze in questa popolazione. Le benzodiazepine dovrebbero essere usate con attenzione estrema in pazienti con una storia di abuso di droga o alcol (vedere paragrafo 4.5). Al disturbo da attacchi di panico è associata una concomitante patologia depressiva (primaria o secondaria) con aumento dei casi di suicidio nei pazienti non trattati. Pertanto la medesima precauzione deve essere presa sia quando si utilizzano le dosi più elevate di XANAX per il trattamento dei pazienti con disturbo da attacchi di panico sia quando si utilizza un qualsiasi farmaco psicotropo nel trattamento di pazienti depressi o di quelli in cui si sospetta ideazione o tentativo di suicidio. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione grave o l’ansia connessa con la depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti). Come con altri farmaci psicotropi, l’alprazolam in pazienti gravemente depressi o con tendenze suicide deve essere somministrato con le dovute precauzioni e prescritto in confezione appropriata. Tolleranza Una certa perdita dell’efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane. Dipendenza e reazioni da sospensione L’uso di benzodiazepine, incluso l’alprazolam, può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica da questi farmaci. Come con tutte le benzodiazepine, il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento. Determinati eventi avversi, alcuni dei quali possono mettere in pericolo la vita del paziente, sono una diretta conseguenza della dipendenza fisica da alprazolam. Questi includono un insieme di sintomi da sospensione, il più significativo dei quali è l’accesso epilettico. La dipendenza può verificarsi a dosi terapeutiche e/o in pazienti senza nessun fattore di rischio individuale. Il rischio di dipendenza aumenta con l’uso concomitante di diverse benzodiazepine a prescindere dall’indicazione ansiolitica o ipnotica. Sono stati riportati anche casi di abuso. Alcuni pazienti hanno riscontrato una notevole difficoltà nel ridurre gradualmente e sospendere la terapia con alprazolam, specialmente quelli che assumono dosi più alte per lunghi periodi. Anche dopo l’uso relativamente a breve termine di dosi < 4 mg/die c’è il rischio di dipendenza. In pazienti trattati con dosi superiori a 4 mg/die e per lunghi periodi (più di 12 settimane) il rischio di dipendenza e la sua gravità sono superiori. Il rischio aumenta ulteriormente in pazienti con storia di abuso di alcol e farmaci. I soggetti a rischio di assuefazione devono essere tenuti sotto stretto controllo durante il trattamento con alprazolam. Come per tutti gli ansiolitici, le prescrizioni ripetute devono essere limitate a quei soggetti che sono sotto il diretto controllo del medico (Vedere paragrafo 4.8). In seguito a rapida diminuzione o brusca interruzione della terapia con benzodiazepine incluso alprazolam, si sono verificati sintomi da astinenza. Questi ultimi possono variare da disforia lieve, insonnia, cefalea, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione, irritabilità ad una sintomatologia più grave che può includere derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o scosse epilettiche, crampi muscolari e addominali, vomito, sudorazione, tremori e convulsioni. Inoltre, possono verificarsi crisi di astinenza in seguito a rapida diminuzione o interruzione brusca della terapia con alprazolam (vedere paragrafo 4.2). Insonnia o ansia di rimbalzo All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno condotto al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata. Può essere accompagnata da altre reazioni, compresi i cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno. Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo la sospensione brusca del trattamento, si suggerisce di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio. Durata del trattamento La durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile. Può essere utile informare il paziente quando il trattamento è iniziato, che esso sarà di durata limitata e spiegare precisamente come il dosaggio deve essere diminuito progressivamente. Inoltre è importante che il paziente sia informato della possibilità di fenomeni di rimbalzo, minimizzando quindi l’ansia riguardo a tali sintomi se dovessero accadere alla sospensione del medicinale. Quando si usano benzodiazepine con una lunga durata di azione è importante avvisare il paziente che è sconsigliabile il cambiamento improvviso con una benzodiazepina con una durata di azione breve, poiché possono presentarsi sintomi di astinenza. Amnesia Le benzodiazepine possono indurre amnesia anterograda. Ciò accade più spesso parecchie ore dopo l’ingestione del farmaco (vedere Paragrafo 4.8). Reazioni psichiatriche e paradosse Quando si usano benzodiazepine è noto che possano accadere reazioni come irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, alterazioni del comportamento. Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale dovrebbe essere sospeso. Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani. Uso in pazienti con malattie concomitanti Nei pazienti anziani si raccomanda l’uso della dose minima efficace per evitare l’insorgenza di atassia o sedazione eccessiva, in quanto possono rappresentare un problema nei pazienti anziani ed in quelli debilitati. Egualmente, una dose più bassa è suggerita per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria. Si raccomandano le usuali precauzioni nel trattamento di pazienti con alterata funzionalità epatica e/o renale. Nei pazienti con grave insufficienza epatica, le benzodiazepine non sono indicate in quanto possono precipitare l’encefalopatia (vedere paragrafo 4.2). Le benzodiazepine non sono consigliate per il trattamento primario della malattia psicotica. Le benzodiazepine non dovrebbero essere usate da sole per trattare la depressione o l’ansia associata alla depressione (il suicidio può essere precipitato in tali pazienti). XANAX compresse a rilascio prolungato non dovrebbe essere usato nei pazienti con difficoltà psicomotorie; in pazienti affetti da depressione endogena, bipolare o con sintomi psicotici. L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico ad evitare effetti inattesi da interazione. Accessi epilettici I pazienti, in particolar modo i soggetti con precedenti di accessi epilettici o epilessia, non devono interrompere bruscamente l’assunzione di alprazolam. Si raccomanda che tutti i pazienti in terapia con alprazolam che necessitano di una riduzione del dosaggio diminuiscano progressivamente la posologia sotto stretto controllo medico. Stato epilettico Attacchi epilettici da sospensione sono stati segnalati in seguito all’interruzione di alprazolam. Nella maggior parte dei casi si è manifestato un singolo episodio epilettico; sono stati comunque evidenziati anche accessi epilettici multipli e male epilettico. Rischio associato alla riduzione del dosaggio Reazioni da sospensione possono manifestarsi qualora ci sia una riduzione del dosaggio. Per questo motivo, la dose di XANAX compresse a rilascio prolungato deve essere ridotta o sospesa gradualmente. Suicidio Il disturbo da attacchi di panico è stato associato a disturbi depressivi maggiori primari e secondari e ad un aumento dei casi di suicidio tra i pazienti non trattati. Come avviene per gli altri farmaci psicotropi nei pazienti gravemente depressi o in quelli in cui si possa supporre il rischio di ideazione suicida o di pianificazione di suicidio, nei pazienti con attacchi di panico si dovranno adottare le precauzioni standard nella somministrazione di dosi elevate di alprazolam e nel numero di prescrizioni. Mania In soggetti depressi sono stati segnalati episodi di ipomania e mania associati all’uso di alprazolam. Effetto uricosurico Alprazolam ha un debole effetto uricosurico. Sebbene sia stato evidenziato che altri farmaci con un effetto uricosurico debole causano insufficienza renale acuta, non sono stati segnalati casi di insufficienza renale acuta da attribuire alla terapia con alprazolam. Agenti antimicotici azolici Ketoconazolo e itraconazolo sono potenti inibitori del CYP3A che possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di alprazolam. Si sconsiglia la somministrazione concomitante di alprazolam e ketoconazolo, itraconazolo o altri antimicotici di tipo azolico (vedere Paragrafo 4.5). I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.