VIDEX 30CPS GASTR 250MG -Effetti indesiderati
La maggior parte degli eventi avversi gravi osservati riflette generalmente il noto andamento clinico dell’infezione da HIV. Nei dati raccolti precocemente e relativi agli schemi in monoterapia, non si è osservato un differente profilo di sicurezza in confronto allo schema di triplice terapia i cui dati sono di seguito riportati. Negli studi di confronto tra Videx somministrato una volta al giorno e due volte al giorno (compresse) non sono emerse differenze significative in relazione all’incidenza di pancreatite e neuropatia periferica. Pancreatite, che può essere fatale in alcuni casi, è stata riportata in < 1% dei pazienti in trattamento con Videx capsule gastroresistenti; i pazienti con malattia da HIV in fase avanzata o storia di pancreatite possono essere ad aumentato rischio di sviluppare pancreatite (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Sintomi neurologici periferici (8%) sono stati associati con Videx (vedere paragrafo 4.4). Sono state elencate reazioni avverse di moderata o più elevata gravità con almeno una possibile relazione al regime di trattamento (sulla baseta dell’attribuzione fatta dagli investigatori) riportate da n uno studio clinico in aperto (studio –148) su 482 pazienti trattati con Videx compresse più stavudina e nelfinavir, e in uno studio clinico (studio –152) che ha valutato Videx capsule gastroresistenti come parte di uno schema triplice in 255 adulti con infezione da virus HIV non trattati precedentemente. Inoltre sono elencate reazioni avverse osservate dopo l’approvazione in associazione con regimi di trattamento antiretrovirale contenenti Videx. La frequenza delle reazioni avverse sotto elencate è stabilita dalla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Infezioni ed infestazioni | Non comune: scialoadenite* |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune: anemia*, leucopenia*, trombocitopenia* |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune: reazioni anafilattiche** |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune: anoressia* |
Non comune: acidosi lattica*, diabete mellito*, ipoglicemia**, iperglicemia* |
Patologie del sistema nervoso | Comune: sintomi neurologici periferici (inclusa neuropatia), cefalea |
Patologie dell’occhio | Non comune: cheratocongiuntivite secca*, depigmentazione retinica**, neurite ottica** |
Patologie gastrointestinali | Molto comune: diarrea |
Comune: nausea, vomito, dolore addominale, flatulenza*, bocca secca* |
Raro: ingrossamento della ghiandola parotide* |
Patologie epatobiliari | Comune: epatite* |
Non comune: steatosi epatica*, insufficienza epatica** |
Raro: ipertensione portale non–cirrotica* (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune: rash |
Non comune: alopecia* |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune: mialgia (con aumento o meno di creatin fosfochinasi)*, artralgia* |
Non comune: rabdomiolisi inclusa l’insufficienza renale acuta ed emodialisi** |
Raro: miopatia* |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Comune: ginecomastia* |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune: affaticabilità, astenia*, brividi e febbre*, dolore* |
Esami diagnostici | Comune: amilasi sierica aumentata/anomala*, creatin fosfochinasi aumentate/anomale* |
Non comune: fosfatasi alcalina aumentata/anomala* |
*Reazioni avverse osservate in studi clinici post–marketing in associazione con trattamenti antiretrovirali contenenti didanosina ** Questa reazione avversa è stata identificata tramite sorveglianza post–marketing, ma non osservato negli studi clinici randomizzati controllati. La frequenza è stata valutata mediante un calcolo statistico basato sul numero totale di pazienti esposti a Videx in studi clinici randomizzati controllati e di uso compassionevole (n = 1873)
Alterazioni dei parametri di laboratorio Le alterazioni dei parametri di laboratorio (grado 3–4) riportate negli studi –148 (compresse) e –152 (capsule gastroresistenti) hanno compreso un aumento della lipasi rispettivamente nel 7% e nel 5%, un aumento della ALT rispettivamente nel 3% e nel 6%, un aumento della AST rispettivamente nel 3% e nel 5%, un aumento dell’acido urico, in ambedue gli studi, nel 2% ed un aumento della bilirubina rispettivamente nell’1% e in < 1%, dei pazienti. Neutropenia (grado 3–4) è stata riportata nel 2% dei pazienti in ambedue gli studi 148 e 152, anemia in < 1% dei pazienti nello studio 148 e nell’1% dei pazienti nello studio 152, e trombocitopenia rispettivamente nell’1% e in < 1% dei pazienti. In pazienti infetti dal virus HIV con grave immunodeficienza al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residue. Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves); tuttavia il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Lipoatrofia E’ stato dimostrato che la didanosina causa la perdita di grasso sottocutaneo, che è più evidente nel viso, arti e glutei. L’incidenza e la gravità della lipoatrofia sono legate all’esposizione cumulativa ed è spesso non reversibile quando il trattamento con didanosina è interrotto. I pazienti che ricevono Videx devono essere regolarmente esaminati e interrogati per i segni di lipoatrofia. Qualora si riscontri tale sviluppo, il trattamento con Videx non deve essere continuato (vedere paragrafo 4.4).
Parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale, il peso ed i livelli ematici dei lipidi e del glucosio possono aumentare (vedere paragrafo 4.4). Osteonecrosi: casi di osteonecrosi sono stati riportati soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla terapia antiretrovirale di combinazione (CART). La frequenza di tali casi è sconosciuta (vedere paragrafo 4.4). Casi di acidosi lattica, talvolta fatali, di solito associati a grave epatomegalia e steatosi epatica sono stati riportati con l’uso di didanosina (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica I dati di sicurezza per i pazienti pediatrici sono stati generalmente simili a quelli osservati per gli adulti. Una maggiore ematotossicità è stata riportata durante terapia combinata con zidovudina rispetto alla monoterapia con didanosina. Sono stati riportati casi di alterazione della retina o del nervo ottico in un limitato numero di pazienti pediatrici generalmente trattati con dosi superiori a quelle raccomandate (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo "www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".