VENLAFAXINA GE 10CPS 150MG RP -Effetti indesiderati

VENLAFAXINA GE 10CPS 150MG RP Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Le più comuni (>1/10) reazioni avverse riportate negli studi clinici sono state nausea, secchezza delle fauci, emicrania e sudorazione (inclusi sudori notturni). Le reazioni avverse sono elencate di seguito secondo classe sistemica d’organo e frequenza. Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1000 e <1/100), raro (≥1/10000 e <1/1000), frequenza sconosciuta (non può essere stimata dai dati disponibili).

Sistema corporeo Molto comune Comune Non comune Raro Frequenza sconosciuta
Patologie del sistema emolinfopoietico         Trombocitopenia, Discrasia ematica (comprese agranulocitosi, anemia aplastica, neutropenia e pancitopenia)
Patologie del sistema immunitario         Reazione anafilattica
Patologie endocrine         Sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH)
Patologie del metabolismo e della nutrizione   Riduzione dell’appetito     Iponatriemia
Disturbi psichiatrici   Stato confusionale, depersonalizza zione, anorgasmia, diminuzione della libido, nervosismo, insonnia, sogni anomali Allucinazioni, derealizzazione, agitazione, disfunzione dell’orgasmo femminile, apatia, ipomania, bruxismo Mania Ideazione e comportamenti suicidari*, delirium, aggressività**
Patologie del sistema nervoso Capogiri Emicrania *** Sonnolenza, tremore, parestesia, ipertonia Acatisia, agitazione psicomotoria, sincope, mioclono, atassia, compromissione dell’equilibrio, disgeusia Convulsioni Sindrome neurolettica maligna (SNM), Sindrome serotoninergica, disturbo extrapiramidale (comprese distonia e discinesia), discinesia tardiva
Patologie dell’occhio   Disturbo visivo, incluso visione offuscata, midriasi, disturbo dell’accomodazione     Glaucoma ad angolo chiuso
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Tinnito     Vertigini
Patologie cardiache   Palpitazioni Tachicardia   Fibrillazione ventricolare, tachicardia ventricolare (compresa torsione di punta)
Patologie vascolari   Ipertensione, vasodilatazione (principalmente vampate) Ipotensione ortostatica   Ipotensione, sanguinamento (sanguinamento delle mucose)
Patologie respiratorie toraciche e mediastiniche   Sbadiglio     Eosinofilia polmonare
Patologie gastrointestinali Nausea, bocca secca Vomito, diarrea, stipsi Emorragia gastrointestinale   Pancreatite
Patologie epatobiliari         Epatite, alterazione dei test di funzionalità epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi (compreso sudorazione notturna)   Angioedema, reazione di fotosensibilità, ecchimosi, eritema, Alopecia   Eritema multiforme, Necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens–Johnson, Prurito, Orticaria
Patologie dell’apparato muscoloscheletrico e del tessuto connettivo         Rabdomiolisi
Patologie renali e del tratto urinario   Disuria (principalmente minzione ritardata), Pollachiuria Ritenzione urinaria Incontinenza urinaria  
Patologie del sistema riproduttivo e della mammella   Alterazioni mestruali associate con aumentato sanguinamento o sanguinamento irregolare (menorragia, metrorragia), disturbi dell’eiaculazione, disfunzione erettile      
Patologie generali e del sito di somministrazione   Astenia, affaticamento, brividi      
Esami diagnostici   Aumento del colesterolo plasmatico Aumento di peso, riduzione di peso   Prolungamento dell’intervallo QT, sanguinamento prolungato, aumento della prolattina plasmatica
*Casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono stati riportati durante la terapia con venlafaxina o immediatamente dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). ** vedere paragrafo 4.4. ***In studi clinici a gruppi, l’incidenza dell’emicrania era del 30,3% con venlafaxina rispetto al 31,3% con placebo. L’interruzione del trattamento con venlafaxina (soprattutto quando brusca) comporta comunemente sintomi da astinenza. Le reazioni più comunemente riportate sono capogiri, disturbi sensoriali (inclusa parestesia), disturbi del sonno (inclusi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, vertigini, cefalea e sindrome influenzale. Generalmente tali eventi sono da lievi a moderati ed auto–limitanti; tuttavia in alcuni pazienti possono essere gravi e/o prolungati. Pertanto si raccomanda che si debba interrompere gradualmente l’assunzione mediante una riduzione progressiva della dose, quando il trattamento con venlafaxina non sia più necessario (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Pazienti pediatrici In generale, il profilo delle reazioni avverse da venlafaxina riscontrate (in studi clinici placebo–controllati) nei bambini e negli adolescenti (di età compresa tra 6 e 17 anni) è stato simile a quello osservato negli adulti. Come per gli adulti sono stati osservati diminuzione dell’appetito, perdita di peso, aumento della pressione arteriosa e aumento del colesterolo sierico (vedere paragrafo 4.4). In studi clinici pediatrici è stata osservata come reazione avversa l’ideazione suicidaria. Ci sono stati anche aumentati casi di ostilità e, soprattutto nel disturbo depressivo maggiore, autolesionismo. In particolare, le seguenti reazioni avverse sono state osservate nei pazienti pediatrici: dolore addominale, agitazione, dispepsia, ecchimosi, epistassi e mialgia.

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