TACHICAF 16BS GRAT EFF1G+130MG -Avvertenze e precauzioni
Nei rari casi di reazioni allergiche, la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. Usare con cautela nei soggetti con carenza di glucosio–6–fosfato deidrogenasi. Dosi elevate o prolungate di paracetamolo possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi, perciò la somministrazione nei soggetti con insufficienza renale o epatica di grado lieve/moderato e nei pazienti affetti da sindrome di Gilbert deve essere effettuata solo se effettivamente necessaria e sotto il diretto controllo medico. Durante il trattamento con Tachicaf, prima di assumere qualsiasi altro medicinale, controllare che non contenga gli stessi principi attivi, poiché se il paracetamolo viene assunto a dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Invitare il paziente a contattare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco (vedere paragrafo 4.5). Tachicaf contiene: sodio 15 mmoli per bustina: da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguano una dieta a basso contenuto di sodio; maltitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale; aspartame: una fonte di fenilalanina, perciò è controindicata nei soggetti affetti da fenilchetonuria (vedi la sezione 4.3). Durante il trattamento con Tachicaf, si sconsiglia l’assunzione di dosi eccessive di caffè e di tè, o di altre sostanze contenenti caffeina. Dato il contenuto di caffeina è preferibile somministrare Tachicaf solo per brevi periodi. In caso di uso protratto, è consigliabile monitorare la funzionalità epatica e renale, la crasi ematica e l’insorgenza di eventuale sintomatologia da caffeinismo (vedi le sezioni 4.8 e 4.9.).