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SIMBRINZACOLL 5ML 10MG+2MG/ML

NOVARTIS FARMA SpA

Principio attivo: BRINZOLAMIDE BRIMONIDINA TARTRATO

€19,50
prezzo indicativo
ATC: S01EC54 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine:
Classe 1: C Forma farmaceutica:
COLLIRIO
Presenza Lattosio:

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) elevata in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare per i quali la monoterapia produce una riduzione della PIO insufficiente (vedereparagrafo 5.1).

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Non sono stati effettuati studi di interazione con SIMBRINZA. SIMBRINZA è controindicato nei pazienti in terapia con inibitori delle monoamino ossidasi e in pazienti in cura con antidepressivi che incidono sulla trasmissione noradrenergica (ad es. antidepressivi triciclici e mianserina), (vedere paragrafo 4.3). Gli antidepressivi triciclici possono ridurre la risposta oculare ipotensiva di SIMBRINZA. E’ raccomandata cautela con i sedativi del SNC (ad es. alcol, barbiturici, oppiacei, sedativi, o anestetici) a causa di un possibile effetto additivo o potenziato. Non sono disponibili dati sui livelli di catecolamine in circolo dopo somministrazione di SIMBRINZA. E’ comunque raccomandata cautela nei pazienti che utilizzano medicinali che hanno effetti sul metabolismo e l’assorbimento delle amine circolanti (ad es. clorpromazina, metilfenidato, reserpina, inibitori della ricaptazione serotonina–norepinefrina). Gli alfa agonisti adrenergici (ad es., brimonidina tartrato), come classe, possono ridurre la pressione arteriosa e la pressione sanguigna. In seguito a somministrazione di SIMBRINZA, sono state osservate lievi diminuzioni della pressione sanguigna in alcuni pazienti. E’ raccomandata cautela quando si utilizzano medicinali quali antiipertensivi e/o glicosidi cardiaci in concomitanza con SIMBRINZA. E’ raccomandata cautela quando si inizia una cura concomitante con (o si cambia la dose di) un medicinale sistemico (a prescindere dalla forma farmaceutica) che potrebbe interagire con gli agonisti α–adrenergici o interferire con la loro attività come ad esempio gli agonisti o antagonisti del recettore adrenergico (ad es. isoprenalina, prasozina). La brinzolamide è un inibitore dell’anidrasi carbonica e, nonostante sia somministrata per via topica, è assorbita a livello sistemico. Sono stati riportati disturbi acido–base con l’uso orale degli inibitori dell’anidrasi carbonica. La possibilità di interazioni deve essere considerata in pazienti in terapia con SIMBRINZA. Esiste la possibilità di un effetto aggiuntivo ai già noti effetti sistemici dell’inibizione dell’anidrasi carbonica nei pazienti che ricevono un inibitore dell’anidrasi carbonica per via orale e brinzolamide per via topica. La somministrazione concomitante di SIMBRINZA e degli inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale non è raccomandata. Gli isoenzimi del citocromo P–450 responsabili del metabolismo della brinzolamide includono CYP3A4 (il principale), CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8 e CYP2C9. Si prevede che gli inibitori di CYP3A4 come chetoconazolo, itraconazolo, clotrimazolo, ritonavir e troleandomicina possano inibire il metabolismo della brinzolamide attraverso CYP3A4. E’ necessario prestare attenzione se si usano contemporaneamente gli inibitori CYP3A4. Tuttavia, dato che l’eliminazione avviene principalmente per via renale, l’accumulo di brinzolamide è poco probabile. La brinzolamide non è un inibitore degli isoenzimi del citocromo P450.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

1 mL di sospensione contiene 10 mg di brinzolamide e 2 mg di brimonidina tartrato equivalente a 1,3 mg di brimonidina. Eccipiente(i) con effetti noti: Un mL di sospensione contiene 0,03 mg di benzalconio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità ai/al principi/o attivi/o o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o alle sulfonamidi (vedere paragrafo 4.4). Pazienti in terapia con l’inibitore della monoamino ossidasi (MAO) (vedere paragrafo 4.5). Pazienti in cura con antidepressivi che hanno effetto sulla trasmissione noradrenergica (ad es. antidepressivi triciclici e mianserina) (vedere paragrafo 4.5). Pazienti con grave compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).Pazienti con acidosi ipercloremica. Neonati e bambini al di sotto di 2 anni di età (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

Posologia Uso negli adulti, inclusi gli anziani la dose raccomandata è di una goccia di SIMBRINZA nello/negli occhio/i affetto/i due volte al giorno. Compromissione epatica e/o renale SIMBRINZA non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica ed è quindi raccomandata cautela in questa popolazione (vedere paragrafo 4.4). SIMBRINZA non è stato studiato in pazienti con grave compromissione renale (CrCl < 30 mL/min) o in pazienti con acidosi ipercloremica. Dal momento che la brinzolamide contenuta in SIMBRINZA e il suo metabolita sono prevalentemente escreti dai reni, SIMBRINZA è controindicato in tali pazienti (vedere paragrafo 4.3). Popolazione pediatrica La sicurezza ed efficacia di SIMBRINZA nei bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 17 anni non sono state stabilite. Non sono disponibili dati. SIMBRINZA non è raccomandato in bambini o adolescenti (vedere paragrafo 4.4). SIMBRINZA non deve essere utilizzato nei neonati e bambini di età inferiore a 2 anni per motivi di sicurezza (vedere paragrafo 4.3). Modo di Somministrazione Per uso oftalmico. I pazienti devono essere informati di agitare bene il flacone prima dell’uso. Quando si effettua l’occlusione nasolacrimale e la chiusura delle palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico si riduce. Questo può comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici ed un aumento dell’azione a livello locale (vedere paragrafo 4.4). Per impedire la contaminazione della punta del flacone contagocce e della soluzione, si deve porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta contagocce del flacone I pazienti devono essere informati di conservare il flacone ben chiuso quando non lo si utilizza. SIMBRINZA può essere utilizzato in concomitanza con altri medicinali topici oftalmici per ridurre la pressione intraoculare. Se viene usato più di un medicinale topico oftalmico, i medicinali devono essere somministrati singolarmente a distanza di almeno 5 minuti. Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato. La dose non dovrà essere superiore ad 1 goccia 2 volte al giorno per occhio affetto.

Avvertenze e precauzioni

Il medicinale non deve essere iniettato. I pazienti devono essere informati di non ingerire SIMBRINZA. Effetti oculari SIMBRINZA non è stato studiato in pazienti con glaucoma ad angolo stretto e il suo utilizzo non è raccomandato in questi pazienti. Il possibile ruolo della brinzolamide sulla funzione dell’endotelio corneale di pazienti con cornee compromesse (in particolare in pazienti con bassa conta cellulare endoteliale) non è stato studiato. Non sono stati studiati in modo specifico pazienti portatori di lenti a contatto e, in questi pazienti, è raccomandato un attento monitoraggio durante l’uso di brinzolamide, poiché gli inibitori dell’anidrasi carbonica possono alterare l’idratazione corneale e l’uso di lenti a contatto potrebbe aumentare i rischi per la cornea. Si raccomanda di monitorare attentamente i pazienti con cornee compromesse, così come i pazienti con diabete mellito o distrofie corneali. SIMBRINZA può essere usato durante l’uso di lenti a contatto con un attento monitoraggio (vedere sotto la sezione "Benzalconio cloruro"). La brimonidina tartrato può causare reazioni allergiche oculari. Se si osservano reazioni allergiche, si deve interrompere il trattamento. Sono state riportate reazioni di ipersensibilità oculare ritardate con brimonidina tartrato, in alcuni casi associate ad un aumento della PIO. Gli effetti potenziali in seguito all’interruzione di trattamento con SIMBRINZA non sono stati studiati. Mentre la durata dell’effetto sulla riduzione della PIO di SIMBRINZA non è stata studiata, l’effetto sulla riduzione della PIO della brinzolamide si prevede duri 5–7 giorni. L’effetto di riduzione della PIO di brimonidina potrebbe durare di più. Effetti sistemici SIMBRINZA contiene brinzolamide, una sulfonamide inibitore dell’anidrasi carbonica e, nonostante sia somministrato per via topica, è assorbito a livello sistemico. Con la somministrazione per via topica possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse che sono attribuibili alle sulfonamidi. Interrompere l’uso di questo medicinale, se si osservano segni di reazioni gravi o di ipersensibilità. Patologie cardiache In seguito a somministrazione di SIMBRINZA, sono state osservate piccole diminuzioni nella pressione sanguigna di alcuni pazienti. E’ raccomandata cautela quando si utilizzano medicinali quali antiipertensivi e/o glicosidi cardiaci in concomitanza con SIMBRINZA o in pazienti con grave o instabile e incontrollata patologia cardiovascolare (vedere paragrafo 4.5). SIMBRINZA va usato con cautela in pazienti con depressione, insufficienza cerebrale o coronarica, fenomeno di Raynaud, ipotensione ortostatica o tromboangioite obliterante. Disturbi acido/base Sono stati riportati disturbi acido–base con l’uso orale degli inibitori dell’anidrasi carbonica. SIMBRINZA contiene brinzolamide, un inibitore dell’anidrasi carbonica, e nonostante sia somministrato per via topica, è assorbito a livello sistemico. Con la somministrazione per via topica possono verificarsi gli stessi tipi di reazioni avverse che sono attribuibili agli inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale (cioè disturbi acido–base) (vedere paragrafo 4.5). Usare cautela in pazienti a rischio di compromissione renale a causa del possibile rischio di acidosi metabolica. SIMBRINZA è controindicato nei pazienti con compromissione renale grave (vedere paragrafo 4.3). Compromissione epatica SIMBRINZA non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica; prestare cautela nel trattare questa tipologia di pazienti (vedere paragrafo 4.2). Prontezza mentale Gli inibitori dell’anidrasi carbonica orali possono compromettere la capacità di svolgere compiti che richiedano prontezza mentale e/o coordinazione fisica in pazienti anziani. SIMBRINZA è assorbito a livello sistemico e ciò può quindi verificarsi anche in caso di somministrazione per via topica (vedere paragrafo 4.7). Benzalconio cloruro SIMBRINZA contiene benzalconio cloruro che può causare irritazione oculare e che è noto per causare cambiamento di colore delle lenti a contatto morbide. Il contatto con le lenti a contatto morbide deve essere evitato. I pazienti devono essere istruiti a rimuovere le lenti a contatto prima dell’applicazione di SIMBRINZA e ad attendere almeno 15 minuti prima di applicare nuovamente le lenti a contatto. E’ stato inoltre riportato che il benzalconio cloruro causa cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossica ulcerativa. E’ richiesto un attento monitoraggio in caso di uso frequente o prolungato. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di SIMBRINZA nei bambini e adolescenti di età compresa tra 2 e 17 anni non sono state stabilite. Sintomi di overdose da brimonidina (inclusi perdita di conoscenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi e apnea) sono stati riportati in neonati e bambini trattati con brimonidina collirio per il trattamento del glaucoma congenito. SIMBRINZA è quindi controindicato in bambini al di sotto dei 2 anni di età (vedere paragrafo 4.3). Il trattamento non è raccomandato nei bambini di 2 anni di età e più grandi (specialmente in età compresa tra 2 e 7 anni e/o con peso < 20 kg) a causa dei potenziali effetti secondari sul sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.9).

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione con SIMBRINZA. SIMBRINZA è controindicato nei pazienti in terapia con inibitori delle monoamino ossidasi e in pazienti in cura con antidepressivi che incidono sulla trasmissione noradrenergica (ad es. antidepressivi triciclici e mianserina), (vedere paragrafo 4.3). Gli antidepressivi triciclici possono ridurre la risposta oculare ipotensiva di SIMBRINZA. E’ raccomandata cautela con i sedativi del SNC (ad es. alcol, barbiturici, oppiacei, sedativi, o anestetici) a causa di un possibile effetto additivo o potenziato. Non sono disponibili dati sui livelli di catecolamine in circolo dopo somministrazione di SIMBRINZA. E’ comunque raccomandata cautela nei pazienti che utilizzano medicinali che hanno effetti sul metabolismo e l’assorbimento delle amine circolanti (ad es. clorpromazina, metilfenidato, reserpina, inibitori della ricaptazione serotonina–norepinefrina). Gli alfa agonisti adrenergici (ad es., brimonidina tartrato), come classe, possono ridurre la pressione arteriosa e la pressione sanguigna. In seguito a somministrazione di SIMBRINZA, sono state osservate lievi diminuzioni della pressione sanguigna in alcuni pazienti. E’ raccomandata cautela quando si utilizzano medicinali quali antiipertensivi e/o glicosidi cardiaci in concomitanza con SIMBRINZA. E’ raccomandata cautela quando si inizia una cura concomitante con (o si cambia la dose di) un medicinale sistemico (a prescindere dalla forma farmaceutica) che potrebbe interagire con gli agonisti α–adrenergici o interferire con la loro attività come ad esempio gli agonisti o antagonisti del recettore adrenergico (ad es. isoprenalina, prasozina). La brinzolamide è un inibitore dell’anidrasi carbonica e, nonostante sia somministrata per via topica, è assorbita a livello sistemico. Sono stati riportati disturbi acido–base con l’uso orale degli inibitori dell’anidrasi carbonica. La possibilità di interazioni deve essere considerata in pazienti in terapia con SIMBRINZA. Esiste la possibilità di un effetto aggiuntivo ai già noti effetti sistemici dell’inibizione dell’anidrasi carbonica nei pazienti che ricevono un inibitore dell’anidrasi carbonica per via orale e brinzolamide per via topica. La somministrazione concomitante di SIMBRINZA e degli inibitori dell’anidrasi carbonica per via orale non è raccomandata. Gli isoenzimi del citocromo P–450 responsabili del metabolismo della brinzolamide includono CYP3A4 (il principale), CYP2A6, CYP2B6, CYP2C8 e CYP2C9. Si prevede che gli inibitori di CYP3A4 come chetoconazolo, itraconazolo, clotrimazolo, ritonavir e troleandomicina possano inibire il metabolismo della brinzolamide attraverso CYP3A4. E’ necessario prestare attenzione se si usano contemporaneamente gli inibitori CYP3A4. Tuttavia, dato che l’eliminazione avviene principalmente per via renale, l’accumulo di brinzolamide è poco probabile. La brinzolamide non è un inibitore degli isoenzimi del citocromo P450.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza In studi clinici che prevedono l’utilizzo di SIMBRINZA due volte al giorno, le reazioni avverse più comuni, verificatesi approssimativamente nel 6–7% dei pazienti, sono state l’iperemia oculare e le reazioni di tipo allergico a livello oculare, anche disgeusia (sapore amaro o insolito in bocca in seguito all’instillazione) verificatasi in circa il 3% dei pazienti. Il profilo di sicurezza di SIMBRINZA è risultato simile a quello dei singoli componenti (brinzolamide 10 mg/mL e brimonidina 2 mg/mL). Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riportate in studi clinici con SIMBRINZA somministrata due volte al giorno e durante studi clinici e sorveglianza post–marketing con i singoli componenti brinzolamide e brimonidina. Sono classificate in base alla seguente convenzione: molto comune (>1/10), comune (da >1/100 a <1/10), non comune (da >1/1.000 a <1/100), rara (da >1/10.000 a <1/1000), molto rari (<1/10.000) o non note (non possono essere valutate sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi Reazioni Avverse
Infezioni ed infestazioni Non comune: nasofaringite2, faringite2, sinusite2
Non nota: rinite2
Patologie del Sistema emolinfopoietico Non comune: diminuzione della conta eritrocitaria2, aumento del cloruro ematico2
Disturbi del Sistema immunitario Non comune: ipersensibilità3
Disturbi psichiatrici Non comune: apatia2, depressione2,3, umore depresso2, insonnia1, diminuzione della libido2, incubi2, nervosismo2
Patologie del Sistema nervoso Comune: sonnolenza1, capogiro3, disgeusia1
Non comune: cefalea1, disfunzione motoria2, amnesia2, compromissione della memoria2, parestesia2
Molto rara: sincope3
Non nota: tremore2, ipoestesia2, ageusia2
Patologie dell’occhio Comune: allergia oculare1, cheratite1, dolore oculare1, fastidio oculare1, visione offuscata1, visione alterata3, iperemia oculare1, sbiancamento della congiuntiva3
Non comune: erosione corneale1, edema corneale2, blefarite1, depositi corneali (precipitati corneali) 1, patologia della congiuntiva (papille) 1, fotofobia1, fotopsia2, gonfiore degli occhi2, edema palpebrale1, edema congiuntivale1, occhio secco1, secrezione oculare1, diminuzione dell’acuità visiva2, aumento della lacrimazione1, pterigio2, eritema palpebrale1, meibomite2, diplopia2, abbagliamento2, ipoestesia oculare2, pigmentazione sclerale2, cisti sottocongiuntivale2, sensazione anomala nell’occhio1, astenopia1
Molto rara: uveite3, miosi3
Non nota: disturbi visivi2, madarosi2
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune: vertigini1, tinnito2
Patologie cardiache Non comune: sofferenza cardio–respiratoria2, angina pectoris2, aritmia3, palpitazioni2,3, battito cardiaco irregolare2, bradicardia2,3, tachicardia3
Patologie vascolari Non comune: ipotensione1
Molto rara: ipertensione3
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune: dispnea2, iperattività bronchiale2, dolore faringolaringeo2, gola secca1, tosse2, epistassi2, congestione delle vie respiratorie superiori2, congestione nasale1, rinorrea2, irritazione della gola2, secchezza nasale1, perdita retronasale1, starnuto2
Non nota: asma2
Patologie gastrointestinali Comune: bocca secca1 Non comune: dispepsia1, esofagite2, fastidio addominale1, diarrea2, vomito2, nausea2, evaquazioni frequenti2, flatulenza2, ipoestesia orale2, parestesia orale1
Patologie epatobiliari Non nota: prova di funzione epatica anormale2
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: dermatite da contatto1, orticaria2, rash2, esantema maculo–papulare2, prurito generale2, alopecia2, tensione della cute2
Non nota: edema della faccia3, dermatite2,3, eritema2,3
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non comune: dolore dorsale2, spasmi muscolari2, mialgia2
Non nota: artralgia2, dolore alle estremità2
Patologie renali e urinarie Non comune: dolore ai reni2
Non nota: pollachiuria2
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non comune: disfunzione erettile2
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: dolore2, fastidio al torace2, sensazione anomala2, sentirsi nervoso2, irritabilità2, residuo di farmaco1
Non nota: dolore toracico2, edema periferico2,3
1 reazione avversa osservata con Simbrinza 2 reazione avversa aggiuntiva osservata con brinzolamide in monoterapia 3 reazione avversa aggiuntiva osservata con brimonidina in monoterapia Descrizione delle reazioni avverse selezionate La disgeusia è risultata la reazione avversa sistemica più comune associata all’uso di SIMBRINZA (3,4%). Ciò é probabilmente dovuto al passaggio del collirio nel nasofaringe attraverso il canale nasolacrimale ed è attribuibile alla brinzolamide, una componente di SIMBRINZA. L’occlusione nasolacrimale o la leggera chiusura della palpebra dopo l’instillazione può aiutare a ridurre il verificarsi di questo effetto (vedere paragrafo 4.2). SIMBRINZA contiene brinzolamide, una sulfonamide inibitore dell’anidrasi carbonica con assorbimento sistemico. Effetti gastrointestinali, sul sistema nervoso, ematologici, renali e metabolici sono generalmente associati agli inibitori sistemici dell’anidrasi carbonica. Lo stesso tipo di reazioni avverse attribuibili agli inibitori orali dell’anidrasi carbonica sono possibili con la somministrazione topica. Le reazioni avverse comunemente associate alla brimonidina, una componente di SIMBRINZA, includono lo sviluppo di reazioni di tipo allergico oculari, affaticamento e/o sonnolenza, e bocca secca. L’uso di brimonidina è stato associato ad una minima diminuzione della pressione sanguigna. Alcuni pazienti a cui era stato somministrato SIMBRINZA hanno avuto una diminuzione della pressione sanguigna simile a quella osservata con l’uso di brimonidina in monoterapia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato in Appendice V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non vi sono dati o comunque vi è una quantità limitata di dati relativi all’uso di SIMBRINZA in donne in gravidanza. In seguito a somministrazione per via sistemica, la brinzolamide è risultata teratogena nei ratti, ma non nei conigli. Studi condotti su animali con brimonidina somministrata per via orale non indicano effetti nocivi diretti sulla tossicità riproduttiva. Negli studi condotti su animali, la brimonidina attraversava la placenta ed entrava nella circolazione del feto in maniera limitata. SIMBRINZA non è raccomandato durante la gravidanza e in donne fertili che non utilizzino metodi contraccettivi. Allattamento Non è noto se SIMBRINZA somministrato per via topica venga escreto nel latte materno umano. Dati farmacodinamici/tossicologici disponibili sugli animali hanno mostrato che in seguito a somministrazione orale, livelli minimi di brinzolamide sono escreti nel latte materno. La brimonidina, somministata per via orale, viene escreta nel latte materno. SIMBRINZA non deve essere utilizzato da donne che allattano con latte materno. Fertilità I dati preclinici non hanno mostrato alcun effetto di brinzolamide o brimonidina sulla fertilità. Non esistono dati sull’effetto di SIMBRINZA somministrato per via topica oculare sulla fertilità nell’uomo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Farmaci