ATC: H01CB02 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER INFUSIONE CONC |
Presenza Lattosio:
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Controllo sintomatico e riduzione dei livelli plasmatici dell’ormone della crescita (GH) e IGF–1 in pazienti con acromegalia non adeguatamente controllati con terapia chirurgica o radioterapia.Sandostatina è anche indicata nei pazienti acromegalici nei quali l’intervento chirurgico sia controindicato o comunque non accettato o in attesa che la radioterapia raggiunga la massima efficacia. Trattamento dei sintomi associati a tumori endocrini funzionanti gastro–entero–pancreatici (GEP) come tumori carcinoidi con caratteristiche della sindrome del carcinoide (vedere paragrafo 5.1). Sandostatina non è una terapia antitumorale e non è curativa in questi pazienti. Prevenzione delle complicazioni conseguenti ad interventi chirurgici sul pancreas. Trattamento d’urgenza per bloccare l’emorragia e proteggere dal risanguinamento causati da varici gastro–esofagee in pazienti cirrotici. Sandostatina è da utilizzarsi in associazione con uno specifico trattamento come la scleroterapia endoscopica. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH: • quando la secrezione non si normalizza dopo chirurgia e/o radioterapia; • in pazienti in cui la chirurgia non è appropriata;• in pazienti irradiati, fino a quando la radioterapia raggiunga l’efficacia.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta–bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro–elettrolitico quando Sandostatina è somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di insulina e farmaci antidiabetici quando Sandostatina è somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). È stato dimostrato che octreotide riduce l’assorbimento intestinale di ciclosporina e ritarda quello di cimetidina.La somministrazione contemporanea di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilità della bromocriptina. Limitati dati pubblicati indicano che gli analoghi della somatostatina potrebbero diminuire la clearance metabolica di composti che notoriamente sono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450, a causa della soppressione dell’ormone della crescita. Poiché non si può escludere che octreotide abbia questo effetto, si deve pertanto prestare cautela nell’uso di altri farmaci prevalentemente metabolizzati dal CYP3A4 e che hanno un basso indice terapeutico (esempio chinidina, terfenadina).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Sandostatina 0,05 mg/1 ml fiale,soluzione iniettabile (uso sottocutaneo) o concentrato per soluzione per infusione (infusione endovenosa) Una fiala contiene: Principio attivo: octreotide 0,05 mg. Sandostatina 0,1 mg/1 ml fiale,soluzione iniettabile (uso sottocutaneo) o concentrato per soluzione per infusione (infusione endovenosa) Una fiala contiene: Principio attivo: octreotide 0,1 mg. Sandostatina 0,5mg/1 ml fiale,soluzione iniettabile (uso sottocutaneo) o concentrato per soluzione per infusione (infusione endovenosa) Principio attivo: octreotide 0,5 mg. Sandostatina flaconcini multidose 1 mg/5 ml (0,2 mg/ml),soluzione iniettabile(uso sottocutaneo) o concentrato per soluzione per infusione (infusione endovenosa) Una flacone contiene: Principio attivo: octreotide 1 mg. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è praticamente "senza sodio". Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
Posologia Acromegalia Iniziare con Sandostatina 0,05 – 0,1 mg ogni 8 o 12 ore per via sottocutanea. Eventuali variazioni posologiche devono essere stabilite in base a controlli mensili delle concentrazioni plasmatiche di GH e IGF–1 (valore di riferimento: GH < 2,5 ng/mL; IGF–1 nel range di normalità), della sintomatologia clinica e della tollerabilità. Nella maggioranza dei pazienti la dose ottimale giornaliera è 0,3 mg. Non deve essere superata la dose massima di 1,5 mg al giorno. Nei pazienti con dose stabile di Sandostatina, i controlli di GH devono essere effettuati ogni 6 mesi. Se entro 3 mesi dall’inizio del trattamento con Sandostatina non si ottiene una consistente riduzione dei livelli di GH e un miglioramento dei sintomi clinici, la terapia deve essere sospesa. Tumori endocrini gastro–entero–pancreatici Iniziare con Sandostatina 0,05 mg una o due volte al giorno per via sottocutanea. Sulla base della risposta clinica, effetto sui livelli di ormoni prodotti dal tumore (in caso di tumori carcinoidi, delle concentrazioni urinarie di acido 5–idrossiindolacetico) e della tollerabilità il dosaggio può essere gradualmente aumentato a 0,1 – 0,2 mg 3 volte al giorno. In alcuni casi eccezionali è necessario ricorrere a dosaggi superiori. Le dosi di mantenimento devono essere adattate al singolo paziente. Nei tumori carcinoidi la terapia deve essere interrotta se non si è ottenuto un beneficio entro 1 settimana dall’inizio del trattamento con Sandostatina alla massima dose tollerata. Complicazioni conseguenti ad interventi chirurgici sul pancreas 0,1 mg 3 volte al giorno per via sottocutanea per 7 giorni consecutivi, iniziando il giorno dell’intervento almeno 1 ora prima della laparotomia. Emorragie da varici gastro––esofagee 25 mcg /ora in infusione endovenosa (i.v.) continua per 5 giorni. Sandostatina può essere somministrata diluita in soluzione fisiologica. Nei pazienti cirrotici con emorragie da varici gastro–esofagee, Sandostatina è stata ben tollerata in infusione endovenosa continua fino a 50 mcg /ora per 5 giorni. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH Il dosaggio generalmente più efficace è di 100 mcg tre volte al giorno per iniezione sottocutanea. La dose può essere regolata in base alle risposte del TSH e degli ormoni tiroidei. Saranno necessari almeno 5 giorni di trattamento per valutare l’efficacia. Uso nei pazienti anziani Non vi è alcuna evidenza di ridotta tollerabilità o necessità di modificare la posologia nei pazienti anziani trattati con Sandostatina. Uso nei bambini L’esperienza nell’uso di Sandostatina nei bambini è limitata. Uso nei pazienti con funzionalità epatica compromessa In pazienti con cirrosi epatica, l’emivita del farmaco può essere aumentata, rendendo necessario un aggiustamento del dosaggio di mantenimento. Uso nei pazienti con funzionalità renale compromessa La compromissione della funzionalità renale non ha influenzato l’esposizione totale (AUC) per l’octreotide somministrato per via sottocutanea, quindi non è necessario un aggiustamento della dose di Sandostatina.
Avvertenze e precauzioni
Generali Poiché i tumori ipofisari GH–secernenti possono talvolta espandersi causando serie complicazioni (ad esempio alterazioni del campo visivo), è essenziale un attento monitoraggio di tutti i pazienti. In caso di espansione del tumore deve essere valutata la possibilità di procedure alternative. In pazienti femmine acromegaliche, i benefici terapeutici di una riduzione dei livelli dell’ormone della crescita (GH) e la normalizzazione del fattore di crescita 1 insulino–simile (IGF–1) possono potenzialmente ripristinare la fertilità. Le pazienti in età fertile devono essere informate di utilizzare, se necessario, durante il trattamento con octreotide un’adeguata contraccezione (vedere anche paragrafo 4.6). Nei pazienti in trattamento prolungato con octreotide deve essere controllata la funzione tiroidea. Durante la terapia con octreotide deve essere controllata la funzione epatica. Eventi correlate all’apparato cardiovascolare Sono stati riportati casi comuni di bradicardia. Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta–bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro–elettrolitico (vedere paragrafo 4.5). Colecisti ed eventi correlati L’octreotide inibisce la secrezione di colecistochinina, determinando una ridotta contrattilità della colecisti e un aumento del rischio di formazione di sabbia e calcoli. L’incidenza di formazione di calcoli biliari è stimata essere tra il 15 – 30%. L’incidenza nella popolazione generale è di circa il 5 – 20%. Un controllo ecografico della colecisti è comunque raccomandato sia prima che a intervalli di 6–12 mesi durante il trattamento con Sandostatina. Se presenti, i calcoli biliari sono generalmente asintomatici; nel caso fossero sintomatici, possono essere trattati tramite dissoluzione con acidi biliari o con intervento chirurgico. Tumori endocrini gastroenteropancreatici (GEP) Durante il trattamento dei tumori endocrini GEP, ci possono essere rari casi di improvvisa perdita del controllo dei sintomi con una recrudescenza di sintomi gravi. Se il trattamento viene interrotto, i sintomi possono peggiorare o ripresentarsi. Metabolismo glucidico Per l’azione inibitoria sull’ormone della crescita, sul glucagone e sul rilascio di insulina, Sandostatina può influenzare la regolazione del metabolismo del glucosio. La tolleranza glucidica postprandiale può essere alterata e, in alcuni casi, può essere indotto uno stato di iperglicemia persistente come conseguenza della somministrazione cronica del farmaco. È stata riportata anche ipoglicemia. Nei pazienti con insulinoma, poiché octreotide ha una maggiore potenza relativa di inibizione della secrezione dell’ormone della crescita e di glucagone rispetto all’insulina e poiché la durata dell’effetto inibitorio sull’insulina è minore, octreotide potrebbe aumentare la severità e prolungare la durata dell’ipoglicemia. Questi pazienti devono essere controllati attentamente durante l’inizio della terapia con Sandostatina e ad ogni variazione del dosaggio. Variazioni eccessive della glicemia possono essere controllate somministrando dosi minori ad intervalli più brevi. In caso di diabete mellito insulino–dipendente di Tipo I, il fabbisogno insulinico potrebbe essere ridotto dalla somministrazione di Sandostatina. Nei pazienti non diabetici e nei pazienti con diabete di Tipo II con riserve di insulina parzialmente intatte, la somministrazione di Sandostatina potrebbe provocare un aumento della glicemia post–prandiale. Si raccomanda dunque di monitorare la tolleranza glucidica e la terapia antidiabetica. Varici esofagee I livelli glicemici devono essere attentamente controllati poiché, a seguito di episodi emorragici dovuti a varici esofagee, potrebbe aumentare il rischio che si sviluppi diabete insulino dipendente o che si debba modificare il fabbisogno di insulina nei pazienti con diabete pre–esistente. Reazioni locali nella sede di iniezione In uno studio di tossicità a 52 settimane nei ratti, principalmente di sesso maschile, sono stati osservati sarcomi nella sede di iniezione sottocutanea solo alla dose più alta (circa 8 volte la dose massima nell’uomo basata sull’area della superficie corporea). Non si sono verificate lesioni iperplastiche o neoplastiche nella sede di iniezione sottocutanea in uno studio di tossicità a 52 settimane nel cane. Non ci sono state segnalazioni di formazione di tumore nelle sedi di iniezione nei pazienti trattati con Sandostatina fino a 15 anni. Al momento tutte le informazioni disponibili indicano che le evidenze osservate nel ratto sono specie specifiche e non sono di rilievo per l’uso del farmaco nell’uomo (vedere paragrafo 5.3). Nutrizione In alcuni pazienti octreotide può alterare l’assorbimento dei grassi presenti nella dieta. In alcuni pazienti in trattamento con octreotide si è osservato una diminuzione consistente dei livelli di vitamina B12 e risultati anormali del test di Schilling. Si raccomanda di effettuare il monitoraggio dei livelli di vitamina B12 durante la terapia con Sandostatina in pazienti che abbiano avuto in precedenza episodi di carenza di vitamina B12.
Interazioni
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta–bloccanti, calcio antagonisti, o agenti per il controllo del bilancio idro–elettrolitico quando Sandostatina è somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di insulina e farmaci antidiabetici quando Sandostatina è somministrata contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4). È stato dimostrato che octreotide riduce l’assorbimento intestinale di ciclosporina e ritarda quello di cimetidina.La somministrazione contemporanea di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilità della bromocriptina. Limitati dati pubblicati indicano che gli analoghi della somatostatina potrebbero diminuire la clearance metabolica di composti che notoriamente sono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450, a causa della soppressione dell’ormone della crescita. Poiché non si può escludere che octreotide abbia questo effetto, si deve pertanto prestare cautela nell’uso di altri farmaci prevalentemente metabolizzati dal CYP3A4 e che hanno un basso indice terapeutico (esempio chinidina, terfenadina).
Effetti indesiderati
Sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequentemente riportate durante la terapia con octreotide comprendono disturbi gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, disturbi epatobiliari e disturbi del metabolismo e della nutrizione. Le reazioni avverse più comunemente segnalate durante gli studi clinici con octreotide sono state diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, mal di testa, colelitiasi, iperglicemia e stipsi. Altre reazioni avverse riportate comunemente sono state capogiri, dolore localizzato, fango biliare, disfunzione tiroidea (ad esempio diminuzione dell’ormone tireotropo [TSH], diminuzione del T4 totale e del T4 libero), feci molli, alterata tolleranza al glucosio, vomito, astenia e ipoglicemia. Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse al farmaco, elencate nella Tabella 1, sono state raccolte durante gli studi clinici con octreotide:Le reazioni avverse al farmaco (Tabella 1) sono elencate secondo la categoria di frequenza, riportando per prima la reazione più frequente, usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000), comprese le segnalazioni isolate. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Tabella 1 Reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici
Patologie gastrointestinali | |
Molto comune: | Diarrea, dolore addominale, nausea, stipsi, flatulenza. |
Comune: | Dispepsia, vomito, gonfiore addominale, steatorrea, feci molli, feci chiare. |
Patologie del sistema nervoso | |
Molto comune: | Mal di testa. |
Comune: | Capogiri. |
Patologie endocrine | |
Comune: | Ipotiroidismo, disfunzione tiroidea (ad esempio diminuzione del TSH, diminuzione del T4 totale e del T4 libero). |
Patologie epatobiliari | |
Molto comune: | Colelitiasi. |
Comune: | Colecisitite, sabbia biliare, iperbilirubinemia. |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Molto comune: | Iperglicemia. |
Comune: | Ipoglicemia, alterata tolleranza al glucosio, anoressia. |
Non comune: | Disidratazione. |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Molto comune: | Reazione nella sede di iniezione. |
Comune: | Astenia. |
Esami diagnostici | |
Comune: | Aumento dei livelli di transaminasi. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Comune: | Prurito, rash, alopecia. |
Patologie respiratorie | |
Comune: | Dispnea. |
Patologie cardiache | |
Comune: | Bradicardia. |
Non comune: | Tachicardia. |
Disturbi del sistema immunitario |
Anafilassi, reazioni da allergia/ipersensibilità. |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Orticaria |
Patologie epatobiliari |
Pancreatite acuta, epatite acuta senza colestasi, epatite colestatica, colestasi, ittero, ittero colestatico. |
Patologie cardiache |
Aritmia. |
Esami diagnostici |
Aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, aumento dei livelli di gamma glutamiltransferasi. |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati relativi all’uso di octretotide in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte) e in circa un terzo dei casi i risultati della gravidanza sono sconosciuti. La maggior parte delle segnalazioni sono pervenute dopo la commercializzazione di octreotide e oltre il 50% di gravidanze esposte sono state riportate in pazienti acromegaliche. La maggior parte delle donne è stata esposta a octreotide durante il primo trimestre di gravidanza a dosi variabili da 100 a 1200 mcg /die di Sandostatina somministrata per via sottocutanea o da 10 a 40 mg/mese di Sandostatina LAR. In circa il 4% delle gravidanze con esito noto sono state riportate anomalie congenite. Per questi casi non è stata sospettata una relazione causale con l’octreotide. Studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, è preferibile evitare di usare Sandostatina durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.4). Allattamento Non è noto se l’octreotide venga escreto nel latte materno. Studi su animali hanno mostrato che l’octreotide è escreto nel latte materno. Le pazienti non devono allattare durante il trattamento con Sandostatina. Fertilità Non è noto se l’octreotide ha un effetto sulla fertilità nell’uomo. Nei maschi nati da madri trattate durante la gravidanza e l’allattamento è stato osservato un ritardo nella discesa dei testicoli. L’octreotide comunque non ha compromesso la fertilità nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 1 mg/kg di peso corporeo al giorno (vedere paragrafo 5.3).
Conservazione
Per lunghi periodi di conservazione sia le fiale che i flaconi devono essere tenuti ad una temperatura tra 2° e 8° C. Conservare nella confezione originale per tenerli al riparo dalla luce. Sandostatina 0,05 – 0,1 – 0,5 mg/1 ml fiale, soluzione iniettabile (uso sottocutaneo) o concentrato per soluzione per infusione (infusione endovenosa): Durante l’uso quotidiano conservare a temperatura < ai 30° C per un periodo di 2 settimane. Sandostatina flaconcini multidose 1 mg/5 ml (0,2 mg/ml),soluzione iniettabile (uso sottocutaneo)o concentrato per soluzione per infusione (infusione endovenosa): Durante l’uso quotidiano conservare a temperatura < ai 25° C per un periodo di 2 settimane Flacone: non congelare. SANDOSTATINA DEVE ESSERE TENUTA FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI