RIFADIN EV 1F 600MG+F 10ML -Interazioni
Interazioni con enzimi del citocromo P–450 Rifadin è un potente induttore di alcuni enzimi del citocromo P–450. La contemporanea somministrazione di Rifadin con altri farmaci anch’essi metabolizzati attraverso questi enzimi del citocromo P–450 può aumentare l’eliminazione e ridurre l’attività di questi altri farmaci. Pertanto è necessaria cautela con la somministrazione di Rifadin con farmaci metabolizzati dal citocromo P–450. All’inizio del trattamento con Rifadin o alla sua sospensione può rendersi necessario un aggiustamento del dosaggio dei farmaci metabolizzati da questi enzimi, per mantenerne concentrazioni plasmatiche terapeuticamente ottimali. Esempi di farmaci metabolizzati dagli enzimi del citocromo P–450 sono: – anticonvulsivanti (ad es. fenitoina) – antiaritmici (ad es. disopiramide, mexiletina, chinidina, propafenone, tocainide) – antiestrogeni (ad es. tamoxifene, toremifene) – antipsicotici (ad es. aloperidolo) – anticoagulanti orali (ad es. warfarin) – antidepressivi triciclici (ad es. amitriptilina, nortriptilina) – antimicotici (ad es. fluconazolo, itraconazolo, ketoconazolo) – antiretrovirali (ad es. zidovudina, saquinavir, indinavir, efavirenz) – barbiturici – beta–bloccanti – benzodiazepine (ad es. diazepam) – calcio antagonisti (ad es. diltiazem, nifedipina, verapamile) – cloramfenicolo – claritromicina – corticosteroidi – clofibrato – contraccettivi orali – dapsone – doxiciclina – estrogeni – farmaci benzodiazepino–simili (ad es. zopiclone, zolpidem) – fluorochinolonici – gestrinone – glicosidi cardioattivi – immunosoppressori (ad es. ciclosporina, tacrolimus) – ipoglicemizzanti orali (ad es. sulfaniluree) – irinotecan – levotiroxina – losartan – analgesici stupefacenti – metadone – praziquantel – progestinici, chinina – riluzolo – 5–HT3 antagonisti selettivi (ad es. ondansetron) – statine metabolizzate dal CYP 3A4 – telitromicina – teofillina – tiazolidindioni (ad es. rosiglitazone) Le pazienti in terapia con contraccettivi orali devono utilizzare metodi contraccettivi non ormonali durante la terapia con Rifadin. Altre interazioni Quando Rifadin viene somministrato in concomitanza con l’associazione saquinavir/ritonavir, aumenta la potenziale epatotossicità. Pertanto l’utilizzo concomitante di Rifadin con saquinavir/ritonavir è controindicato (vedere paragrafo 4.3). Con la concomitante somministrazione di atovaquone e rifampicina sono state osservate concentrazioni ridotte del primo ed aumentate del secondo. L’uso concomitante di ketoconazolo e Rifadin ha determinato riduzione dei livelli sierici di entrambi i farmaci. L’uso concomitante di enalapril e Rifadin ha determinato aumento dei livelli di enalaprilat, il metabolita attivo dell’enalapril. Se le condizioni cliniche del paziente lo richiedono, si devono fare aggiustamenti della dose. La contemporanea assunzione di antiacidi può ridurre l’assorbimento di Rifadin. La somministrazione quotidiana di Rifadin deve essere fatta almeno 1 ora prima dell’assunzione di antiacidi. Con la concomitante somministrazione di alotano o isoniazide viene aumentata la potenziale epatotossicità. L’uso concomitante di Rifadin e alotano deve essere evitato. I pazienti in terapia con Rifadin e isoniazide devono essere controllati attentamente a causa di una possibile epatotossicità. La somministrazione simultanea di acido para–aminosalicilico (P.A.S.) in formulazioni contenenti come eccipiente la bentonite, e rifampicina può indurre una riduzione dei livelli ematici di quest’ultima. I due farmaci devono essere somministrati con un intervallo di almeno 8 ore. Interferenza con test diagnostici e di laboratorio È stato dimostrato che livelli terapeutici di Rifadin inibiscono i test microbiologici standard per il dosaggio dei folati e della Vitamina B12. Perciò si devono utilizzare test alternativi. È stato inoltre osservato un aumento transitorio dei livelli sierici di bilirubina (vedere paragrafo 4.4). Rifadin può ridurre l’escrezione biliare dei mezzi di contrasto utilizzati per la visualizzazione della colecisti, per via di una competizione per l’escrezione biliare. Perciò tali test devono essere effettuati prima dell’assunzione della dose mattutina di Rifadin. Utilizzando la metodica KIMS (Kinetic Interaction of Microparticles in Solution) sono stati riportati reattività crociata e falsi positivi nei testi urinari per la determinazione degli oppiacei eseguiti in pazienti in terapia con rifampicina. La gascromatografia e la spettrometria di massa, utilizzate come test di conferma, sono in grado di distinguere la rifampicina dagli oppiacei.