RAMIPRIL MY 14CPR 5MG -Effetti indesiderati

RAMIPRIL MY 14CPR 5MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Il profilo di sicurezza di ramipril include tosse secca persistente e reazioni dovute all’ipotensione. Reazioni avverse gravi comprendono angioedema, iperkaliemia, danno epatico o renale, pancreatiti, reazioni cutanee gravi e neutropenia/agranulocitosi. La frequenza degli effetti indesiderati è definita utilizzando la seguente convenzione: Molto comuni (≥ 1/10); Comuni (≥ 1/100, < 1/10); Non comuni (≥ 1/1.000, < 1/100); Rari (≥ 1/10.000, < 1/1.000); Molto rari (< 1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno dei gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi Comuni Non comuni Rari Molto rari Non nota
Patologie cardiache   Ischemia miocardica quale angina pectoris o infarto del miocardio, tachicardia, aritmia, palpitazioni, edema periferico.      
Patologie del sistema emolinfopoietico   Eosinofilia. Diminuzione del numero dei globuli bianchi (quale neutropenia o agranulocitosi), diminuzione del numero dei globuli rossi, diminuzione della concentrazione di emoglobina, diminuzione del numero delle piastrine.   Depressione del midollo osseo, pancitopenia, anemia emolitica.
Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiri. Vertigini, parestesia, ageusia, disgeusia. Tremore, disordini dell’equilibrio.   Ischemia cerebrale quale ictus ischemico e attacco ischemico transitorio, alterazioni delle capacità psicomotorie, sensazione di bruciore, parosmia.
Patologie dell’occhio   Disturbi della vista inclusa visione offuscata Congiuntivite    
Patologie dell’orecchio e del labirinto     Danni all’udito, tinnito    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse secca non produttiva, bronchite, sinusite, dispnea. Broncospasmo incluso aggravamento dell’asma, congestione nasale.      
Patologie gastrointestinali Infiammazione gastrointestinale, disturbi della digestione, disturbi addominali, dispepsia, diarrea, nausea, vomito. Pancreatite (con gli ACE inibitori sono stati riportati molto eccezionalmente casi ad esito fatale), aumento degli enzimi epatici, angioedema del piccolo intestino, dolore nella parte alta dell’addome quale gastrite, stipsi, secchezza delle fauci. Glossite.   Afte, stomatiti.
Patologie renali e urinarie   Danno renale inclusa insufficienza renale acuta, aumento della produzione di urine, peggioramento di proteinuria preesistente, urea ematica aumentata, creatinina ematica aumentata.      
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash in particolare maculo-papulare. Angioedema; in casi veramente eccezionali, l’ostruzione delle vie aeree dovuta all’angioedema può avere esito fatale; prurito, iperidrosi. Dermatite esfoliativa, orticaria, onicolisi. Fotosensibilizzazione Necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, pemfigo, aggravamento della psoriasi, dermatite psoriasiforme, esantema o enantema pemfigoide o lichenoide, alopecia.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari, mialgia. Artralgia.      
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento della kaliemia. Anoressia, diminuzione dell’appetito.     Sodio ematico diminuito.
Patologie vascolari Ipotensione, ipotensione ortostatica, sincope. Vampate. Stenosi vascolare, ipoperfusione, vasculite.   Fenomeno di Raynaud.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore al petto, affaticamento. Piressia. Astenia.    
Disturbi del sistema immunitario         Reazioni anafilattiche o anafilattoidi, aumento degli anticorpi antinucleo.
Patologie epatobiliari   Aumento degli enzimi epatici e/o della bilirubina coniugata. Ittero colestatico, danno epatocellulare   Insufficienza epatica acuta, epatite colestatica o citolitica (l’esito fatale è stato molto eccezionale).
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Impotenza erettile transitoria, diminuzione della libido     Ginecomastia.
Disturbi psichiatrici   Umore depresso, ansietà, nervosismo, irritabilità, disturbi del sonno inclusa sonnolenza. Stato confusionale   Disturbi dell’attenzione.
Patologie del sistema endocrino         Sindrome da inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico (SIADH)
Popolazione pediatrica La sicurezza di ramipril è stata monitorata in 325 bambini e adolescenti, di età compresa tra 2-16 anni in 2 studi clinici. Anche se la natura e la gravità degli eventi avversi sono simili a quelli degli adulti, la frequenza dei seguenti eventi è maggiore nei bambini: Tachicardia, congestione nasale e rinite, “comune” (cioè ≥ 1/100, < 1/10) nella popolazione pediatrica, e “non comune” (cioè ≥ 1/1000, < 1/100) nella popolazione adulta. Congiuntivite “comune” (cioè ≥ 1/100, < 1/10) nella popolazione pediatrica e “raro” (cioè ≥ 1/10000, < 1/1000) nella popolazione adulta. Tremore e orticaria “non comune” (cioè ≥ 1/1000, < 1/100) nella popolazione pediatrica, e “raro” (cioè ≥ 1/10000, < 1/1000) nella popolazione adulta. Il profilo di sicurezza globale per ramipril nei pazienti pediatrici non differisce significativamente dal profilo di sicurezza negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Farmaci

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