OXALIPLATINO TEVA INF 100MG/20 -Effetti indesiderati

OXALIPLATINO TEVA INF 100MG/20 Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Sintesi del profilo di sicurezza Gli effetti indesiderati più frequenti di oxaliplatino in combinazione con 5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/FA) sono stati di natura gastrointestinale (diarrea, nausea, vomito e mucosite), ematologica (neutropenia, trombocitopenia) e neurologica (neuropatia sensoriale periferica acuta e dovuta a dose cumulativa). In generale, questi eventi avversi sono stati più frequenti e gravi con la combinazione di oxaliplatino e 5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/FA) che non con 5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/FA) in monoterapia. Tabelle delle reazioni avverse Le frequenze indicate di seguito nella tabella sono desunte dagli studi clinici nel trattamento di metastasi e nel trattamento adiuvante [dove sono stati inclusi rispettivamente 416 e 1108 pazienti nei bracci di trattamento di oxaliplatino +5-fluorouracile/acido folinico (5-FU/FA)] e dall’esperienza successiva alla commercializzazione. In questa tabella le frequenze sono definite utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (>1/1000, <1/100), raro (≥1/10000, <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Ulteriori dettagli sono riportati dopo la tabella.

Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Molto comune Comune Non comune Raro
Infezioni ed infestazioni - Infezione - Rinite - Infezione delle vie respiratorie superiori - Sepsi neutropenica - Sepsi  
Patologie del sistema emolinfopoietico* - Anemia - Neutropenia - Trombocitopenia - Leucopenia - Linfopenia - Neutropenia febbrile   - Trombocitopenia immuno-allergica - Anemia emolitica
Disturbi del sistema immunitario* - Allergia/ reazione allergica++      
Disturbi del metabolismo e della nutrizione - Anoressia - Iperglicemia - Ipopotassemia - Ipernatremia - Disidratazione - Ipocalcemia - Acidosi metabolica  
Disturbi psichiatrici   - Depressione - Insonnia - Nervosismo  
Patologie del sistema nervoso* - Neuropatia sensoriale periferica - Disturbo sensoriale - Disgeusia - Cefalea - Capogiro - Neurite motoria - Meningismo   - Disartria - Sindrome da leucoencefalo-patia posteriore reversibile (RPLS) (vedere paragrafo 4.4)***
Patologie dell’occhio   - Congiuntivite - Disturbo visivo   - Acuità visiva ridotta transitoriamente - Alterazioni del campo visivo - Neurite ottica - Perdita temporanea della vista reversibile con l’interruzione della terapia
Patologie dell’orecchio e del labirinto     - Ototossicità - Sordità
Patologie vascolari   - Emorragia - Rossore - Trombosi venosa profonda - Ipertensione    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche - Dispnea - Tosse - Epistassi - Singhiozzo - Embolia polmonare   - Malattia polmonare interstiziale, talvolta con esito fatale - Fibrosi polmonare**
Patologie gastro-intestinali* - Nausea - Diarrea - Vomito - Stomatite/ Mucosite - Dolore addominale - Stipsi - Dispepsia - Reflusso gastro-esofageo - Emorragia gastro-intestinale - Emorragia rettale - Ileo - Ostruzione intestinale - Colite inclusa diarrea da Clostridium difficile - Pancreatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo - Patologia della cute - Alopecia - Esfoliazione della cute (ovvero sindrome Mani e Piedi) - Esantema eritematoso - Eruzione cutanea - Iperidrosi - Patologia delle unghie    
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo - Dolore dorsale - Artralgia - Dolore osseo    
Patologie renali e urinarie   - Ematuria - Disuria - Anomala frequenza della minzione    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministra-zione - Stanchezza - Febbre+++- Astenia - Dolore - Reazione in sede di iniezione++++      
Esami diagnostici - Aumento degli enzimi epatici - Aumento della fosfatasi alcalina nel sangue - Aumento della bilirubina sierica - Aumento della lattato deidrogenasi (LDH) nel sangue - Aumento di peso corporeo (nel trattamento adiuvante) - Aumento dei livelli di creatinina sierica - Diminuzione del peso corporeo (nel trattamento delle metastasi)    
* Vedere il capitolo dettagliato sotto riportato. **** Vedere paragrafo 4.4. + Inclusi esiti fatali ++ Allergie/reazioni allergiche molto comuni, che si verificano principalmente durante l’infusione, talvolta fatali. Le reazioni allergiche comuni comprendono esantema della cute, in particolare orticaria, congiuntivite e rinite. Le reazioni anafilattiche o anafilattoidi comuni includono broncospasmo, angioedema, ipotensione, sensazione di dolore toracico e shock anafilattico. Con oxaliplatino è stata inoltre segnalata ipersensibilità ritardata che insorge ore o addirittura giorni dopo l’infusione. +++ Molto comuni: febbre, brividi (tremori), dovuti all’infezione (con o senza neutropenia febbrile) o probabilmente indotti da un meccanismo immunologico. ++++ Sono state segnalate reazioni in sede di iniezione, inclusi dolore localizzato, arrossamento, gonfiore e trombosi. Similmente, lo stravaso può determinare dolore localizzato ed infiammazione che possono essere gravi e indurre complicanze, inclusa necrosi, in particolare se l’oxaliplatino viene infuso attraverso una vena periferica (vedere paragrafo 4.4). Descrizione di reazioni avverse selezionate Patologie del sistema emolinfopoietico Incidenza per paziente (%), per grado
Oxaliplatino 85 mg/m2 e 5-FU/FA ogni 2 settimane Trattamento delle Metastasi Trattamento Adiuvante
Tutti i gradi Grado 3 Grado 4 Tutti i gradi Grado 3 Grado 4
Anemia 82,2 3 < 1 75,6 0,7 0,1
Neutropenia 71,4 28 14 78,9 28,8 12,3
Trombocitopenia 71,6 4 < 1 77,4 1,5 0,2
Neutropenia febbrile 5,0 3,6 1,4 0,7 0,7 0,0
Raro (>1/10,000, <1/1,000) Coagulazione intravascolare disseminata (CID), inclusi esiti fatali (vedere paragrafo 4.4). Esperienza post-marketing con frequenza non nota Sindrome uremica emolitica Pancitopenia autoimmune Infezione e infestazioni Incidenza per paziente (%)
Oxaliplatino 85 mg/m2 e 5-FU/FA ogni 2 settimane Trattamento delle Metastasi Trattamento Adiuvante
Tutti i gradi Tutti i gradi
Sepsi (inclusa sepsi e sepsi neutropenica) 1.5 1.7
Esperienza post-marketing con frequenza non nota Shock settico, incluso esito fatale. Patologie del sistema immunitario Incidenza delle reazioni allergiche per paziente (%), per grado
Oxaliplatino 85 mg/m2 e 5-FU/FA ogni 2 settimane Trattamento delle Metastasi Trattamento Adiuvante
Tutti i gradi Grado 3 Grado 4 Tutti i gradi Grado 3 Grado 4
Reazione allergica/allergia 9,1 1 < 1 10,3 2,3 0,6
Patologie del sistema nervoso La tossicità dose limitante di oxaliplatino è di natura neurologica. Essa comprende una neuropatia periferica sensoriale caratterizzata da disestesia e/o parestesia delle estremità con o senza crampi, spesso scatenata dal freddo. Tali sintomi si manifestano nei pazienti trattati in una percentuale che raggiunge il 95%. La durata di questi sintomi, che normalmente regrediscono tra un ciclo e l’altro di trattamento, aumenta con l’aumentare dei cicli di trattamento. A seconda della durata dei sintomi, l’insorgenza del dolore e/o di un disturbo funzionale rappresentano indicazioni per modificare la dose o persino per interrompere la terapia (vedere paragrafo 4.4). Questi disturbi funzionali includono difficoltà nell’esecuzione di movimenti fini e sono una conseguenza possibile della compromissione sensoriale. Il rischio che si manifestino sintomi persistenti dovuti a una dose cumulativa di 850 mg/m² (10 cicli) è approssimativamente del 10%, mentre per una dose cumulativa di 1020 mg/m² (12 cicli) è del 20%. Nella maggior parte dei casi, i segni e sintomi neurologici migliorano o regrediscono completamente con l’interruzione del trattamento. Nel trattamento adiuvante del cancro al colon, a 6 mesi dalla fine del trattamento, l’87% dei pazienti non riportava più alcuna sintomatologia o riportava solo sintomi lievi. Dopo 3 anni di follow-up, circa il 3% dei pazienti presentava parestesie localizzate persistenti di modesta intensità (2,3%) o parestesie con possibile compromissione delle attività funzionali (0,5%). Sono state segnalate manifestazioni neurosensoriali acute (vedere paragrafo 5.3) che insorgono qualche ora dopo la somministrazione e spesso si manifestano in caso di esposizione al freddo. Si presentano solitamente in forma di parestesia, disestesia e ipoestesia transitorie. Una sindrome acuta di disestesia faringolaringea si manifesta nell’1%-2% dei pazienti, ed è caratterizzata da sensazioni soggettive di disfagia o dispnea/sensazione di soffocamento, senza alcuna evidenza oggettiva di sofferenza respiratoria (assenza di cianosi o ipossia) o laringospasmo o broncospasmo (nessuno stridore o sibilo). Sebbene in questi casi siano stati somministrati antistaminici e broncodilatatori, i sintomi sono rapidamente reversibili anche in assenza di trattamenti. Il prolungamento dell’infusione contribuisce a ridurre l’incidenza di questa sindrome (vedere paragrafo 4.4). Altri sintomi osservati occasionalmente includono spasmi mandibolari/spasmi muscolari /contrazioni muscolari involontari/torsioni muscolari/mioclono, anomalia della coordinazione/andatura anomala/atassia/disturbi dell’equilibrio, senso di costrizione/ pressione/ disturbo/dolore alla gola o al torace. Inoltre, possono essere associate disfunzioni concomitanti del nervo craniale agli eventi sopra menzionati, che possono insorgere anche come evento isolato, quale ptosi, diplopia, afonia/disfonia/raucedine, a volte descritte come paralisi delle corde vocali, sensazione anomala a livello della lingua o disartria, a volte descritta come afasia, nevralgia del trigemino/dolore facciale/dolore oculare, riduzione dell’acuità visiva, disturbi a livello del campo visivo. Durante il trattamento a base di oxaliplatino sono stati riferiti altri sintomi neurologici quali disartria, perdita del riflesso tendineo profondo e segno di Lhermitte. Sono stati segnalati anche casi isolati di neurite ottica. Esperienza post-marketing con frequenza non nota Convulsioni Patologie cardiache Esperienza post-marketing con frequenza non nota Prolungamento del QT, che può portare ad aritmia ventricolare, incluse Torsioni di punta che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.4). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Esperienza post-marketing con frequenza non nota Laringospasmo Patologie gastrointestinali Incidenza per paziente (%), per grado
Oxaliplatino 85 mg/m2 e 5-FU/FA ogni 2 settimane Trattamento delle Metastasi Trattamento Adiuvante
Tutti i gradi Grado 3 Grado 4 Tutti i gradi Grado 3 Grado 4
Nausea 69,9 8 <1 73,7 4,8 0,3
Diarrea 60,8 9 2 56,3 8,3 2,5
Vomito 49,0 6 1 47,2 5,3 0,5
Mucosite/Stomatite 39,9 4 <1 42,1 2,8 0,1
La profilassi e il trattamento con antiemetici potenti sono fortemente raccomandati. Diarrea/emesi di grado severo possono provocare disidratazione, ileo paralitico, ostruzione intestinale, ipokaliemia, acidosi metabolica e compromissione della funzionalità renale, in particolare in caso di associazione di oxaliplatino con 5-fluorouracile (5-FU) (vedere paragrafo 4.4). Esperienza post-marketing con frequenza non nota Ischemia intestinale, inclusi esiti fatali (vedere paragrafo 4.4). Ulcere e perforazioni gastrointestinali che possono essere fatali (vedere paragrafo 4.4). Patologie epatobiliari Molto raro (< 1/10000) : Sindrome di ostruzione sinusoidale epatica, nota anche come disturbo epatico veno-occlusivo, o manifestazioni patologiche correlate a tale disturbo epatico, incluse peliosi epatica, iperplasia rigenerativa nodulare, fibrosi perisinusoidale. Le manifestazioni cliniche possono essere ipertensione portale e/o aumento delle transaminasi. Patologie del sistema muscoloschelettrico e del tessuto connettivo Esperienza post-marketing con frequenza non nota Rabdomiolisi, inclusi esiti fatali (vedere paragrafo 4.4). Patologie renali ed urinarie Molto raro (< 1/10000) : Necrosi tubulare acuta, nefrite interstiziale acuta e insufficienza renale acuta. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Esperienza post-marketing con frequenza non nota Vasculite da ipersensibilità Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Farmaci

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