NEXAVAR 112CPR RIV 200MG -Effetti indesiderati

NEXAVAR 112CPR RIV 200MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Le reazioni avverse gravi più importanti sono state ischemia e infarto del miocardio, perforazione gastrointestinale, epatite da farmaci, emorragia e ipertensione o crisi ipertensiva. Le reazioni avverse più comuni sono state diarrea, astenia, alopecia, infezione, reazione cutanea mano-piede (corrispondente in MedDRA alla “sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare”) e rash. Le reazioni avverse segnalate in diversi studi clinici o nell’utilizzo post-marketing sono riportate nella tabella 1, ordinate secondo la Classificazione per sistemi e organi (MedDRA) e la frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità. Tabella 1: Reazioni avverse complessivamente segnalate nei pazienti in diversi studi clinici o nell’utilizzo post-marketing.

Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Raro Non Nota
Infezioni ed infestazioni Infezione Follicolite      
Patologie del sistema emolinfopoietico Linfopenia Leucopenia, Neutropenia, Anemia, Trombocitopenia      
Disturbi del sistema immunitario     Reazioni di ipersensibilità (incluse reazioni cutanee e orticaria), Reazione anafilattica Angioedema  
Patologie endocrine   Ipotiroidismo Ipertiroidismo    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia, Ipofosfatemia Ipocalcemia, Ipokaliemia, Iponatriemia, Ipoglicemia Disidratazione    
Disturbi psichiatrici   Depressione      
Patologie del sistema nervoso   Neuropatia sensoriale periferica, Disgeusia Leucoencefalopatia posteriore reversibile*   Encefalopatia°
Patologie dell'orecchio e del labirinto   Tinnito      
Patologie cardiache   Insufficienza cardiaca congestizia*, Ischemia e infarto del miocardio*   Prolungamento QT  
Patologie vascolari Emorragia (incluse emorragie gastrointestinali*, delle vie respiratorie* e cerebrali*) Ipertensione Vampate Crisi ipertensiva*   Aneurismi e dissezioni arteriose
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Rinorrea, Disfonia Eventi simil malattie interstiziali del polmone* (polmonite, polmonite da raggi, sofferenza respiratoria acuta, etc)    
Patologie gastrointestinali Diarrea, Nausea, Vomito, Costipazione Stomatite (incluse bocca secca e glossodinia), Dispepsia, Disfagia, Reflusso gastro esofageo Pancreatite, Gastrite, Perforazioni gastrointestinali*    
Patologie epatobiliari     Aumento della bilirubina e Ittero, Colecistite, Angiocolite Epatite da farmaci*  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Secchezza della cute, Rash, Alopecia, Reazione cutanea mano-piede**, Eritema, Prurito Cheratoacantoma/carcinoma cutaneo a cellule squamose, Dermatite esfoliativa, Acne, Desquamazione della cute, Ipercheratosi Eczema, Eritema multiforme Dermatite simil-attinica, Sindrome di Stevens-Johnson, Vasculite leucocitoclastica, Necrolisi epidermica tossica*  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Mialgia, Spasmi muscolari   Rabdomiolisi  
Patologie renali e urinarie   Insufficienza renale, Proteinuria   Sindrome nefrosica  
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Disfunzione erettile Ginecomastia    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Fatica, Dolore (compreso dolore alla bocca, addominale, osseo, dolore oncologico e cefalea), Febbre Astenia, Malessere simil-influenzale, Infiammazione della mucosa      
Esami diagnostici Perdita di peso, Aumento dell’amilasi, Aumento della lipasi Aumento transitorio delle transaminasi Aumento transitorio della fosfatasi alcalina nel sangue anomalie dell’INR e del livello di protrombina    
* Le reazioni avverse possono essere pericolose per la vita o mortali. Questi eventi sono o non comuni o meno frequenti rispetto ai non comuni. ** La reazione cutanea mano-piede corrisponde in MedDRA alla sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare ° I casi sono stati riportati nella fase post-marketing Ulteriori informazioni su alcune reazioni avverse Insufficienza cardiaca congestizia in uno studio clinico promosso dall’azienda, l’insufficienza cardiaca congestizia è stata riportata come evento avverso nel 1,9% dei pazienti trattati con sorafenib (N=2276). Nello studio 11213 (RCC) eventi avversi coerenti con l’insufficienza cardiaca congestizia sono stati segnalati nell’ 1,7% dei pazienti trattati con sorafenib e nello 0,7% dei pazienti trattati con placebo. Nello studio 100554 (HCC) tali eventi sono stati segnalati nello 0,99% dei pazienti trattati con sorafenib e nel 1,1% dei pazienti trattati con placebo. Ulteriori informazioni per popolazioni particolari Negli studi clinici, determinate reazioni avverse al farmaco, come la reazione cutanea mano-piede, la diarrea, l'alopecia, il calo ponderale, l’ipertensione, l'ipocalcemia e il cheratoacantoma/carcinoma cutaneo a cellule squamose, si sono manifestate con una frequenza considerevolmente maggiore nei pazienti affetti da carcinoma tiroideo differenziato in confronto ai pazienti inclusi negli studi sul carcinoma a cellule renali o epatocellulare. Alterazioni negli esami di laboratorio nei pazienti con HCC (studio 3) e RCC (studio 1) Un aumento della lipasi e dall’amilasi è stato segnalato molto comunemente. Un aumento della lipasi di Grado 3 o 4 Common Toxicity Criteria Advers Events (CTCAE) si è verificato rispettivamente nell’11% e nel 9% dei pazienti del gruppo trattato con sorafenib nello studio 1 (RCC) e nello studio 3 (HCC), contro il 7% e il 9% dei pazienti del gruppo trattato con placebo. Un aumento dell’amilasi di Grado 3 o 4 CTCAE si è verificato rispettivamente nell’1% e nel 2% dei pazienti del gruppo trattato con sorafenib nello studio 1 e nello studio 3, contro il 3% dei pazienti di entrambe i gruppi trattati con placebo. La pancreatite clinica è stata segnalata in 2 dei 451 pazienti trattati con sorafenib (Grado 4 CTCAE) nello studio 1, in 1 dei 297 pazienti trattati con sorafenib (Grado 2 CTCAE) nello studio 3 e in 1 dei 451 pazienti (Grado 2 CTCAE) trattati con placebo nello studio 1. L’ipofosfatemia è un reperto di laboratorio molto comune, ed è stata osservata rispettivamente nel 45% e nel 35% dei pazienti trattati con sorafenib nello studio 1 e nello studio 3, contro rispettivamente il 12% e l’11% dei pazienti trattati con placebo. Ipofosfatemia di Grado 3 CTCAE (1 - 2 mg/dl) si è verificata nello studio 1 nel 13% dei pazienti trattati con sorafenib e nel 3% dei pazienti trattati con placebo, mentre nello studio 3 si è verificata nell’11% dei pazienti trattati con sorafenib e nel 2% dei pazienti trattati con placebo. Non è stato segnalato alcun caso di ipofosfatemia di Grado 4 CTCAE (< 1 mg/dl), né nei pazienti trattati con sorafenib né in quelli trattati con placebo nello studio 1, e 1 caso nel gruppo trattato con placebo nello studio 3. L’eziologia dell’ipofosfatemia associata con sorafenib non è nota. Anomalie di laboratorio di grado 3 o 4 CTCAE, comprese linfopenia e neutropenia, sono state osservate in ≥ 5% dei pazienti trattati con sorafenib. Un’ipocalcemia è stata osservata nel 12% e 26,5% dei pazienti trattati con sorafenib rispetto al 7,5% e 14,8% dei pazienti del gruppo placebo, rispettivamente, nello studio 1 e nello studio 3. La maggior parte dei casi di ipocalcemia è stata di lieve entità (grado 1 e 2 CTCAE). Un’ipocalcemia di grado 3 CTCAE (6,0 - 7,0 mg/dl) si è verificata nell’1,1% e 1,8% dei pazienti trattati con sorafenib e nello 0,2% e 1,1% dei pazienti del gruppo placebo, e un’ipocalcemia di grado 4 CTCAE (< 6,0 mg/dl) è stata osservata nell’1,1% e 0,4% dei pazienti trattati con sorafenib e nello 0,5% e 0% dei pazienti del gruppo placebo, rispettivamente, nello studio 1 e nello studio 3. L’eziologia dell’ipocalcemia associata a sorafenib non è nota. Negli studi 1 e 3 è stata osservata una riduzione del potassio rispettivamente nel 5,4% e 9,5% dei pazienti trattati con sorafenib, in confronto allo 0,7% e 5,9% dei pazienti che hanno ricevuto il placebo. La maggior parte dei casi di ipokaliemia è stata di lieve entità (grado 1 CTCAE). In questi studi, una ipokaliemia di grado 3 CTCAE si è manifestata nell’1,1% e 0,4% dei pazienti trattati con sorafenib e nello 0,2% e 0,7% dei pazienti del gruppo placebo. Non sono stati segnalati casi di ipokaliemia di grado 4 CTCAE. Alterazioni negli esami di laboratorio nei pazienti con DTC (studio 5) L’ipocalcemia è stata osservata nel 35,7% dei pazienti trattati con sorafenib in confronto all’11,0% dei pazienti del gruppo placebo. La maggior parte dei casi di ipocalcemia è stata di lieve entità. Un’ipocalcemia di grado 3 CTCAE si è verificata nel 6,8% dei pazienti trattati con sorafenib e nell’1,9% dei pazienti del gruppo placebo, mentre un’ipocalcemia di grado 4 CTCAE è stata osservata nel 3,4% dei pazienti trattati con sorafenib e nell’1,0% dei pazienti del gruppo placebo. Altre alterazioni di laboratorio clinicamente rilevanti osservate nello studio 5 sono riportate nella tabella 2. Tabella 2: Alterazioni negli esami di laboratorio emergenti dal trattamento segnalate nei pazienti con DTC (studio 5) nella fase in doppio cieco
Parametro di laboratorio (in% di campioni analizzati) Sorafenib N=207 Placebo N=209
Qualsiasi grado* Grado 3* Grado 4* Qualsiasi grado* Grado 3* Grado 4*
Patologie del sistema emolinfopoietico
Anemia 30,9 0,5 0 23,4 0,5 0
Trombocitopenia 18,4 0 0 9,6 0 0
Neutropenia 19,8 0,5 0,5 12 0 0
Linfopenia 42 9,7 0,5 25,8 5,3 0
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Ipokaliemia 17,9 1,9 0 2,4 0 0
Ipofosfatemia** 19,3 12,6 0 2,4 1,4 0
Patologie epatobiliari
Aumento della bilirubina 8,7 0 0 4,8 0 0
Aumento dell’ALT 58,9 3,4 1,0 24,4 0 0
Aumento dell’AST 53,6 1,0 1,0 14,8 0 0
Esami diagnostici
Aumento dell’amilasi 12,6 2,4 1,4 6,2 0 1,0
Aumento della lipasi 11,1 2,4 0 2,9 0,5 0
* Common Terminology Criteria for Adverse Events (CTCAE), versione 3.0 ** L’eziologia dell’ipofosfatemia associata a sorafenib non è nota. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Farmaci

BAYER SpA

NEXAVAR112CPR RIV 200MG

PRINCIPIO ATTIVO: SORAFENIB TOSILATO

PREZZO INDICATIVO:5.305,59 €