ATC: J01DH02 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE POLV |
Presenza Lattosio:
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Meropenem Aurobindo è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini sopra i 3 mesi di età (vedere paragrafi 4.4 e 5.1): • Polmonite grave, comprese polmonite nosocomiale e associata a ventilazione • Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica • Infezioni complicate delle vie urinarie • Infezioni complicate intra–addominali • Infezioni intra– e post–partum • Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli • Meningite batterica acuta Il trattamento di pazienti con batteriemia che si verifica in associazione o che si sospetta sia associata con qualsiasi infezione elencata sopra. Meropenem Aurobindo può essere utilizzato nella gestione dei pazienti neutropenici con febbre di sospetta origine da infezione batterica. È necessario consultare le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con altri medicinali, ad accezione del probenecid. Il probenecid compete con il meropenem nella secrezione tubulare attiva e così inibisce l’escrezione renale di meropenem determinando l’aumento dell’emivita di eliminazione e della concentrazione plasmatica di meropenem. È richiesta cautela se il probenecid è co–somministrato con meropenem. Il potenziale effetto di meropenem sul legame proteico di altri medicinali o sul metabolismo non è stato studiato. Tuttavia, il legame proteico è talmente basso che non ci si aspetta ci siano interazioni con altri composti sulla base di questo meccanismo. Diminuzioni del livello ematico di acido valproico sono state riportate quando co–somministrato con agenti carbapenemici pari ad una diminuzione del 60–100 % dei livelli di acido valproico in circa due giorni. A causa del rapido inizio e dell’estensione della diminuzione, la co–somministrazione di acido valproico e di agenti carbapenemici non è ritenuta gestibile e pertanto deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti orali La somministrazione contemporanea di antibiotici e di warfarin può aumentare il suo effetto anticoagulante. Vi sono state molte segnalazioni di aumento degli effetti anticoagulanti di agenti anticoagulanti somministrati per via orale, incluso il warfarin, nei pazienti che assumevano contemporaneamente agenti antibatterici. Il rischio può variare con un’infezione sottostante, l’età e lo stato generale del paziente, per cui è difficile valutare il contributo dell’antibiotico all’aumento dell’INR (rapporto normalizzato internazionale). Si raccomanda di monitorare frequentemente l’INR durante e subito dopo la co–somministrazione di antibiotici con un agente anticoagulante orale.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Meropenem Aurobindo 500 mg : Ogni flaconcino di polvere per soluzione iniettabile o per infusione contiene 570,78 mg di meropenem triidrato pari a 500 mg di meropenem anidro. Eccipienti con effetti noti: Ogni flaconcino contiene 104 mg di sodio carbonato, circa 2,0 mmol di sodio (circa 45 mg). Meropenem Aurobindo 1 g : Ogni flaconcino di polvere per soluzione iniettabile o per infusione contiene 1141,56 mg di meropenem triidrato pari a 1 mg di meropenem anidro. Eccipienti con effetti noti: Ogni flaconcino contiene 208 mg di sodio carbonato, circa 4,0 mmol di sodio (circa 90 mg). Ogni ml di soluzione ricostituita contiene 50 mg di meropenem. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. Ipersensibilità ad un qualsiasi altro agente antibatterico carbapenemico. Grave ipersensibilità (per esempio reazione anafilattica, grave reazione cutanea) ad un qualsiasi altro agente antibatterico beta–lattamico (per esempio penicilline o cefalosporine).
Posologia
Posologia La tabella sottostante fornisce raccomandazioni generali per il dosaggio. La dose di meropenem somministrata e la durata del trattamento devono tenere in considerazione il tipo di infezione che viene trattata, inclusa la sua gravità e la risposta clinica. Una dose fino a 2 g tre volte al giorno negli adulti e negli adolescenti e una dose fino a 40 mg/kg tre volte al giorno nei bambini possono essere particolarmente appropriate quando vengono trattati alcuni tipi di infezioni, quali le infezioni nosocomiali da Pseudomonas aeruginosa oppure da Acinetobacter spp. o le infezioni molto gravi. Considerazioni aggiuntive per il dosaggio sono necessarie quando si trattano pazienti con insufficienza renale (vedere di seguito sotto). Adulti e adolescenti
Infezione | Dose da somministrare ogni 8 ore |
Polmonite grave, comprese polmonite nosocomiale e associata a ventilazione. | 500 mg o 1 g |
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica | 2 g |
Infezioni complicate delle vie urinarie | 500 mg o 1 g |
Infezioni complicate intraddominali | 500 mg o 1 g |
Infezioni intra– e post–partum | 500 mg o 1 g |
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli | 500 mg o 1 g |
Meningite batterica acuta | 2 g |
Gestione dei pazienti neutropenici con febbre | 1 g |
Clearance della creatinina (ml/min) | Dose (basata su intervalli di dose "unitaria" di 500 mg o 1 g o 2 g, vedere tabella sopra) | Frequenza |
26–50 | una dose unitaria | ogni 12 ore |
10–25 | mezza dose unitaria | ogni 12 ore |
<10 | mezza dose unitaria | ogni 24 ore |
Infezione | Dose da somministrare ogni 8 ore |
Polmonite grave, comprese polmonite nosocomiale e associata a ventilazione. | 10 o 20 mg/kg |
Infezioni broncopolmonari nella fibrosi cistica | 40 mg/kg |
Infezioni complicate delle vie urinarie | 10 o 20 mg/kg |
Infezioni complicate intraddominali | 10 o 20 mg/kg |
Infezioni intra– e post–partum | 10 o 20 mg/kg |
Infezioni complicate della cute e dei tessuti molli | 10 o 20 mg/kg |
Meningite batterica acuta | 40 mg/kg |
Gestione dei pazienti neutropenici con febbre | 20 mg/kg |
Avvertenze e precauzioni
La scelta di meropenem per trattare un singolo paziente deve tenere in considerazione l’appropriatezza di utilizzare un agente antibatterico carbapenemico basata su fattori quali la gravità dell’infezione, la prevalenza della resistenza ad altri agenti antibatterici adatti ed il rischio di selezione per i batteri resistenti ai carbapenemi. Resistenza a Enterobacteriaceae, Pseudomonas aeruginosa e Acinetobacter spp La resistenza ai penemi da parte dei Enterobacteriaceae, Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter spp. varia nell’Unione Europea. Si consiglia ai prescrittori di tenere in considerazione la prevalenza locale della resistenza ai penemi in questi batteri. Reazioni di ipersensibilità Come con tutti gli antibiotici betalattamici, sono state riportate reazioni di ipersensibilità gravi e a volte fatali (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). I pazienti con anamnesi di ipersensibilità ai carbapenemi, alle penicilline o ad altri antibiotici beta–lattamici possono essere ipersensibili anche a meropenem. Prima di iniziare la terapia con meropenem, si deve indagare attentamente su precedenti reazioni di ipersensibilità agli antibiotici beta–lattamici. In caso di grave reazione allergica si deve interrompere la somministrazione del medicinale e si devono intraprendere misure opportune. Colite associata ad antibiotici Colite e colite pseudomembranosa associate ad antibiotici sono state riportate con quasi tutti gli agenti antibatterici, incluso meropenem, e possono variare per gravità da lievi a pericolose per la vita. Pertanto, è importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o a seguito della somministrazione di meropenem (vedere paragrafo 4.8). Devono essere considerate la sospensione della terapia con meropenem e la somministrazione di un trattamento specifico per il Clostridium difficile. Non devono essere somministrati medicinali che inibiscono la peristalsi. Convulsioni Sono state non frequentemente riportate convulsioni durante il trattamento con carbapenemi, compreso il meropenem (vedere paragrafo 4.8). Monitoraggio della funzione epatica Durante il trattamento con meropenem la funzionalità epatica deve essere monitorata attentamente per il rischio di tossicità epatica (disfunzione epatica con colestasi e citolisi) (vedere paragrafo 4.8). Uso nei pazienti con malattia epatica: nei pazienti con patologie epatiche pre–esistenti deve essere monitorata la funzionalità epatica durante il trattamento con meropenem. Non è richiesto alcun aggiustamento posologico (vedere paragrafo 4.2). Sieroconversione nel test diretto dell’antiglobulina (test di Coombs) Durante il trattamento con meropenem può manifestarsi positività al test di Coombs diretto o indiretto. Uso concomitante con acido valproico/sodio valproato/valpromide L’uso concomitante di meropenem e acido valproico/sodio valproato non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5). Popolazione pediatrica Meropenem è autorizzato per l’uso nei bambini oltre i 3 mesi di età. Sulla base di dati disponibili limitati, non ci sono evidenze di un rischio aumentato di qualsiasi reazione avverse nei bambini. Tutte le segnalazioni ricevute erano coerenti con gli eventi osservati nella popolazione adulta. Meropenem Aurobindo contiene sodio. Meropenem Aurobindo 500 mg: questo medicinale contiene circa 2,0 mmol di sodio (o 45 mg) per una dose di 500 mg e questo deve essere tenuto in considerazione dai pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio. Meropenem Aurobindo 1 g: questo medicinale contiene circa 4,0 mmol di sodio (o 90 mg) per una dose di 1 g e questo deve essere tenuto in considerazione dai pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi specifici di interazione con altri medicinali, ad accezione del probenecid. Il probenecid compete con il meropenem nella secrezione tubulare attiva e così inibisce l’escrezione renale di meropenem determinando l’aumento dell’emivita di eliminazione e della concentrazione plasmatica di meropenem. È richiesta cautela se il probenecid è co–somministrato con meropenem. Il potenziale effetto di meropenem sul legame proteico di altri medicinali o sul metabolismo non è stato studiato. Tuttavia, il legame proteico è talmente basso che non ci si aspetta ci siano interazioni con altri composti sulla base di questo meccanismo. Diminuzioni del livello ematico di acido valproico sono state riportate quando co–somministrato con agenti carbapenemici pari ad una diminuzione del 60–100 % dei livelli di acido valproico in circa due giorni. A causa del rapido inizio e dell’estensione della diminuzione, la co–somministrazione di acido valproico e di agenti carbapenemici non è ritenuta gestibile e pertanto deve essere evitata (vedere paragrafo 4.4). Anticoagulanti orali La somministrazione contemporanea di antibiotici e di warfarin può aumentare il suo effetto anticoagulante. Vi sono state molte segnalazioni di aumento degli effetti anticoagulanti di agenti anticoagulanti somministrati per via orale, incluso il warfarin, nei pazienti che assumevano contemporaneamente agenti antibatterici. Il rischio può variare con un’infezione sottostante, l’età e lo stato generale del paziente, per cui è difficile valutare il contributo dell’antibiotico all’aumento dell’INR (rapporto normalizzato internazionale). Si raccomanda di monitorare frequentemente l’INR durante e subito dopo la co–somministrazione di antibiotici con un agente anticoagulante orale.
Effetti indesiderati
Nel corso di una valutazione di 4.872 pazienti con 5.026 esposizioni al trattamento con meropenem, le reazioni avverse correlate a meropenem riportate più frequentemente sono state diarrea (2,3 %), eruzioni cutanee (1,4 %), nausea/vomito (1,4 %) e infiammazione del sito di iniezione (1,1 %). Gli eventi avversi di laboratorio correlati al meropenem riportati più comunemente sono stati trombocitosi (1,6 %) e aumento degli enzimi epatici (1,5–4,3 %). Le reazioni avverse riportate nella tabella con frequenza "non nota" non sono state osservate nei 2.367 pazienti inclusi negli studi clinici, precedenti all’autorizzazione in commercio, con meropenem per via endovenosa ed intramuscolare, ma sono stati riportati durante il periodo di post–marketing. Tabella dei rischi di reazioni avverse Nella tabella seguente, tutte le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100 a <1/10); non comune (≥ 1/1000 a <1/100); raro (≥ 1/10.000 a <1/1000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità. Tabella 1
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Evento |
Infezioni ed infestazioni | Non comune | candidiasi orale e vaginale |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Comune | trombocitemia |
Non comune | eosinofilia, trombocitopenia, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia emolitica | |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | angioedema, anafilassi (vedere paragrafi 4.3 e 4.4) |
Patologie del sistema nervoso | Comune | cefalea |
Non comune | parestesia | |
Raro | convulsioni (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie gastrointestinali | Comune | diarrea, vomito, nausea, dolore addominale |
Non comune | Colite associata all’antibiotico (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie epatobiliari | Comune | Transaminasi aumentate, fosfatasi alcalina ematica aumentata, latticodeidrogenasi ematica aumentata. |
Non comune | bilirubina ematica aumentata | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Eruzione cutanea, prurito |
Non comune | orticaria, necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens–Johnson, eritema multiforme | |
Non nota | Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (Sindrome DRESS) | |
Patologie renali ed urinarie | Non comune | creatinina ematica aumentata, urea ematica aumentata |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | infiammazione, dolore |
Non comune | tromboflebite, dolore al sito di iniezione |
Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non ci sono dati, oppure sono limitati, sull’uso di meropenem nelle donne in gravidanza. Gli studi condotti sull’animale non evidenziano effetti dannosi diretti o indiretti relativi alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di meropenem durante la gravidanza. Allattamento E’ stato segnalato che piccole quantità di meropenem sono escrete nel latte umano. Meropenem non deve essere usato in donne che allattano al seno a meno che il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il bambino.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.