LEDERFOLIN EV 1FL 175MG -Avvertenze e precauzioni

LEDERFOLIN EV 1FL 175MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

LEDERFOLIN 100 mg polvere per soluzione per infusione e LEDERFOLIN 175 mg polvere per soluzione per infusione, devono essere somministrati esclusivamente per via endovenosa. Il Lederfolin non deve essere somministrato per via intratecale (vedere oltre paragrafo "Calcio levo– Folinato/ Methotrexate") Generali Il calcio levo–folinato deve essere usato con il Methotrexate o 5–fluorouracile solo sotto la diretta supervisione di un medico esperto nell’uso di agenti chemioterapici per il cancro. Il trattamento con calcio levo–folinato può mascherare l’anemia perniciosa ed altre anemie dovute a carenza di vitamina B12. Molti prodotti medicinali citotossici –inibitori diretti o indiretti della sintesi del DNA– portano alla macrocitosi (idrossicarbamide, citarabina, mercaptopurina, tioguanina). Tale macrocitosi non deve essere trattata con acido folinico. In pazienti epilettici trattati con fenobarbital, fenitoina, primidone e succinimide c’è il rischio di aumentare la frequenza delle crisi epilettiche a causa della diminuzione delle concentrazioni plasmatiche dei farmaci anti–epilettici. È raccomandato il monitoraggio clinico, possibilmente il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e, se necessario, l’adeguamento del dosaggio del farmaco anti–epilettico durante la somministrazione di calcio folinato e dopo la sua interruzione (vedere anche sez.4.5). Calcio levo–folinato/5–fluorouracile Il calcio levo–folinato può potenziare il rischio di tossicità del 5– fluorouracile, particolarmente in pazienti anziani o debilitati. Le manifestazioni più comuni sono leucopenia, mucosite, stomatite e/o diarrea, che possono dipendere dal dosaggio impiegato. Quando il calcio levo–folinato ed il 5–fluorouracile sono usati in combinazione, il dosaggio di 5–fluorouracile deve essere ridotto maggiormente in caso di tossicità rispetto a quando il 5–fluorouracile viene usato da solo. Il trattamento combinato con 5–fluorouracile/calcio levo–folinato non deve essere iniziato né continuato in pazienti con sintomi di tossicità gastrointestinale, indipendentemente dalla gravità, fino a che tutti questi sintomi siano completamente scomparsi. Poiché la diarrea potrebbe essere un segno di tossicità gastrointestinale, i pazienti che presentano diarrea devono essere attentamente monitorizzati fino a che i sintomi sono scomparsi completamente, dal momento che si può verificare un rapido deterioramento clinico che porta a morte. Se si manifestano diarrea e/o stomatite, è consigliabile ridurre la dose di 5–FU fino a che i sintomi non siano completamente scomparsi. Specialmente pazienti anziani e pazienti con un basso rendimento fisico causato dalla malattia sono inclini a questo tipo di tossicità. Pertanto, deve essere prestata particolare attenzione quando si trattano tali pazienti. In pazienti anziani o in pazienti che si sono sottoposti a radioterapia preliminare, è raccomandato iniziare con un dosaggio ridotto di 5–fluorouracile. Il calcio levo–folinato non deve essere mescolato con 5–fluorouracile nella stessa infusione endovenosa. I livelli di calcio devono essere monitorizzati nei pazienti che ricevono il trattamento combinato 5–fluorouracile/calcio levo– folinato e un supplemento di calcio deve essere fornito se i livelli di calcio sono bassi. Terapia con 5–FU/calcio levo–folinato Un emocromo completo con la conta differenziale dei leucociti e piastrine deve essere effettuato prima di ciascun trattamento e settimanalmente durante i primi due cicli; in tutti i cicli seguenti l’emocromo completo deve essere effettuato al tempo del nadir atteso dei leucociti. Test degli elettroliti e della funzionalità epatica: prima di ciascun trattamento per i primi 3 cicli e successivamente un ciclo sì ed uno no. Calcio levo–folinato/Methotrexate. Il Lederfolin non deve essere somministrato per via intratecale. È stata riportata morte con la somministrazione intratecale di calcio levo–folinato, a seguito di sovradosaggio intratecale di Methotrexate. Per specifici dettagli sulla riduzione della tossicità del Methotrexate vedere il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Methotrexate. Il calcio levo–folinato non ha alcun effetto sulla tossicità non ematologica del Methotrexate come la nefrotossicità generata dalla precipitazione del Methotrexate e/o del suo metabolita nel rene. I pazienti in cui si osserva un ritardo dell’eliminazione precoce del Methotrexate, hanno più probabilità di sviluppare insufficienza renale reversibile e tutte le tossicità associate al Methotrexate (vedere scheda tecnica del Methotrexate). La presenza di insufficienza renale preesistente o indotta da Methotrexate è potenzialmente associata con il ritardo dell’escrezione di Methotrexate e può aumentare la necessità di dosi maggiori o di un uso più prolungato di calcio levo–folinato. Dosi eccessive di calcio levo–folinato devono essere evitate dal momento che esse possono danneggiare l’attività antitumorale di Methotrexate, specialmente nei tumori dell’SNC in cui il calcio levo–folinato si accumula dopo cicli ripetuti. La resistenza al Methotrexate come risultato di un ridotto trasporto di membrana, implica anche la resistenza al "rescue" con acido levo–folinico poiché entrambi i farmaci condividono lo stesso sistema di trasporto. Un sovradosaggio accidentale con un antagonista dei folati, come il Methotrexate, deve essere trattato come emergenza medica. Maggiore è l’intervallo di tempo tra la somministrazione di Methotrexate ed il "rescue" con calcio levo–folinato, minore è l’efficacia del calcio levo–folinato nel contrastare la tossicità. La possibilità che il paziente stia assumendo altri farmaci che interagiscono con il Methotrexate (p.es. farmaci che possono interferire con l’eliminazione del Methotrexate o con il legame all’albumina sierica) deve essere sempre considerata quando si osservano anomalie di laboratorio o tossicità cliniche. Terapia con Methotrexate/calcio levo–folinato Livelli di creatinina sierica e livelli sierici di Methotrexate: almeno una volta al giorno. pH delle urine: in casi di sovradosaggio da Methotrexate o di ritardata escrezione, monitorare in maniera appropriata per assicurare il mantenimento di un pH ≥7,0. L’insorgenza di effetti indesiderati (fra i più comuni diarrea, mucosite, leucopenia) conseguenti al potenziamento dell’attività delle fluoropirimidine da parte del calcio levo–folinato richiede la pronta adozione delle necessarie contromisure terapeutiche. Convulsioni e/o sincope sono stati riportati raramente in pazienti portatori di tumore in trattamento con calcio levofolinato, di solito in associazione a fluoripirimidine, ed in particolare in pazienti con metastasi al sistema nervoso centrale o in pazienti predisposti; tuttavia non è stata stabilita una correlazione diretta con questi episodi.

Farmaci

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