HAEMOBIONINE1FL 1000UI+SIR+SI
Principio attivo: FATTORE IX DI COAGULAZIONE DEL SANGUE UMANO LIOFILIZZATO
prezzo indicativo
ATC: B02BD04 | Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI |
Presenza Glutine:
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Classe 1: A | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETT POLV SOLV |
Presenza Lattosio:
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Trattamento e profilassi delle emorragie nei pazienti con Emofilia B (deficit congenito del fattore IX). HaemoBionine è indicato negli adulti, negli adolescenti e nei bambini di età pari o superiore ai 6 anni.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
Non sono stati effettuati studi d’interazione. Non sono state segnalate interazioni del fattore IX della coagulazione umana con altri medicinali. Popolazione pediatrica Le interazioni riportate sono valide sia per gli adulti che per i bambini di età uguale o superiore ai sei anni (vedere anche paragrafo 4.2).
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Fattore IX della coagulazione derivato da plasma umano; HaemoBionine si presenta come una polvere e un solvente per soluzione iniettabile, ed è disponibile in due confezioni contenenti 500 o 1000 UI di fattore IX della coagulazione umana per flaconcino. HaemoBionine 100 UI/ml contiene circa 100 UI/ml di fattore IX della coagulazione umano quando è ricostituito con 5 ml (confezione da 500 UI) o 10 ml (confezione da 1000 UI) di acqua per preparazioni iniettabili. L’attività (UI) è determinata mediante l’uso del test di coagulazione a fase singola d ella Farmacopea Europea. L’attività specifica di HaemoBionine è ≥ 70 UI/mg di proteine. Eccipienti con effetti noti: il prodotto ricostituito contiene 0,19 mmol – 0,245 mmol (4,37 mg – 5,63 mg) di sodio per ml. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o all’eparina.
Posologia
Il trattamento deve essere effettuato sotto il diretto controllo di un medico esperto nella cura dell’emofilia. Monitoraggio del trattamento Durante il trattamento si raccomanda un’appropriata determinazione dei livelli del fattore IX per definire la dose da somministrare e la frequenza con cui ripetere le infusioni. La risposta al fattore IX può variare da paziente a paziente, con emivite differenti e livelli differenti di recupero. Nei pazienti sottopeso o sovrappeso può essere necessario modificare la dose basata sul peso corporeo. In particolare nel caso di interventi chirurgici maggiori, è indispensabile monitorare in modo preciso la terapia sostitutiva mediante il test della coagulazione (attività plasmatica del fattore IX). Posologia La dose e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del deficit del fattore IX, dalla sede ed entità dell’emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente. Il numero di unità di fattore IX somministrate è espresso in Unità Internazionali (UI), in relazione all’attuale standard WHO per i prodotti a base di fattore IX. L’attività del fattore IX nel plasma è espressa o in percentuale (in relazione al plasma umano normale) o in Unità Internazionali (in riferimento a uno Standard Internazionale per il Fattore IX nel plasma). L’attività di 1 Unità Internazionale (UI) di fattore IX equivale a quella del fattore IX che si trova in 1ml di plasma umano normale. Trattamento su richiesta Il calcolo della dose di fattore IX necessaria si basa sul dato empirico che 1 Unità Internazionale (UI) di fattore IX per kg di peso corporeo aumenta l’attività del fattore IX nel plasma dell’1–2 % dell’attività normale. La dose necessaria viene determinata applicando la formula seguente: Unità necessarie = peso corporeo (kg) x incremento desiderato del fattore IX (%)(UI/dl) x 0,8 La quantità da somministrare e la frequenza di somministrazione devono sempre tenere conto dell’efficacia clinica nei singoli casi specifici. Nel caso degli episodi emorragici riportati nella tabella sottostante, l’attività del fattore IX non deve essere inferiore al livello di attività del plasma indicato (in % del normale o in UI/dl) nel periodo corrispondente. La tabella seguente può essere usata come riferimento per il dosaggio nel trattamento di episodi emorragici e nella pratica chirurgica:
Grado di emorragia/ Tipo di procedura chirurgica | Livello necessario di Fattore IX (%) (UI/dl) | Frequenza delle dosi (ore) / Durata della terapia (giorni) |
Emorragia | ||
Principio di emartro, sanguinamento muscolare od orale | 20 – 40 | Ripetere ogni 24 ore. Almeno per 1 giorno, finché l’emorragia non cessa, come indicato dalla scomparsa del dolore, o fino a guarigione. |
Emartro e sanguinamenti muscolari più gravi o ematoma | 30 – 60 | Ripetere l’infusione ogni 24 ore per 3 – 4 giorni o più, finché il dolore e lo stato acuto della malattia si risolvono |
Emorragie che mettono in pericolo di vita | 60 – 100 | Ripetere l’infusione ogni 8 – 24 ore finché il paziente è fuori pericolo |
Chirurgia | ||
Chirurgia minore Inclusa l’estrazione di denti | 30 – 60 | Ogni 24 ore, almeno per 1 giorno, fino a guarigione. |
Chirurgia maggiore | 80 – 100 (pre– e post–operatorio) | Ripetere l’infusione ogni 8 – 24 ore fino a un’adeguata guarigione della ferita, poi proseguire la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere l’attività del fattore IX dal 30 al 60% (UI/dl). |
Avvertenze e precauzioni
Ipersensibilità Con HaemoBionine sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico. Il prodotto contiene tracce di proteine umane diverse dal fattore IX. I pazienti devono essere avvisati che, in caso di comparsa di sintomi di ipersensibilità, devono interrompere immediatamente l’uso del medicinale e rivolgersi al medico. I pazienti devono essere informati dei segni precoci delle reazioni di ipersensibilità, comprendenti pomfi, orticaria generalizzata, sensazione di costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione e anafilassi. In caso di shock, effettuare il trattamento medico standard per lo shock. Inibitori Dopo un trattamento ripetuto con prodotti a base di fattore IX umano della coagulazione, i pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti (inibitori), da quantificare in unità Bethesda (UB) tramite idonei test biologici. In letteratura sono stati descritti casi che mostrano una correlazione tra la comparsa di un inibitore del fattore IX e reazioni allergiche. Pertanto, nei pazienti che manifestano reazioni allergiche deve essere ricercata la presenza di un inibitore. Notare che i pazienti con inibitori del fattore IX possono presentare un rischio aumentato di anafilassi con la somministrazione successiva di fattore IX. A causa del rischio di reazioni allergiche con i prodotti a base di fattore IX, le prime somministrazioni di fattore IX devono essere effettuate, in base al giudizio del medico curante, sotto osservazione medica in una struttura in grado di fornire le cure mediche necessarie in caso di reazione allergica. Tromboembolia A causa del potenziale rischio di complicanze trombotiche, è necessaria una sorveglianza clinica in merito ai segni precoci di coagulopatia trombotica e da consumo tramite idonei test biologici quando si somministra il prodotto a pazienti con malattia epatica, pazienti nel postoperatorio, neonati o pazienti a rischio di fenomeni trombotici o CID. In tutte queste situazioni, il beneficio del trattamento con HaemoBionine deve essere valutato in rapporto al rischio di tali complicanze. A causa dei potenziali effetti farmacodinamici additivi o sinergici, la co–somministrazione di antifibrinolitici con complesso anti–inibitore della coagulazione o complesso di fattore IX può aumentare il rischio di trombosi. Eventi cardiovascolari Nei pazienti con fattori di rischio cardiovascolari preesistenti, la terapia sostitutiva con FIX può aumentare il rischio cardiovascolare. Complicanze correlate al catetere Se è necessario un dispositivo di accesso venoso centrale (central venous access device, CVAD) deve essere considerato il rischio di complicanze correlate al CVAD, comprendenti infezioni locali, batteriemia e trombosi nella sede del catetere.Agenti trasmissibili Le misure standard per prevenire infezioni conseguenti all’uso di medicinali ottenuti da sangue o plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pools plasmatici per specifici markers di infezione, e l’inclusione nel processo produttivo di procedure efficaci di rimozione / inattivazione virale. Ciò nonostante, quando vengono somministrati medicinali ottenuti da sangue umano o plasma, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere esclusa completamente. Questo riguarda anche virus di natura ancora sconosciuta o emergenti e altri patogeni. Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con membrana, quali il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), il virus dell’epatite B (HBV) e il virus dell’epatite C (HCV) e per il virus privo di membrana dell’epatite A (HAV). Le misure intraprese possono risultare di efficacia limitata nei confronti di virus privi di membrana come il Parvovirus B19. L’infezione da Parvovirus B19 può avere gravi conseguenze per le donne in gravidanza (infezione del feto) e per gli individui affetti da immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (e.g. anemia emolitica). Una appropriata vaccinazione (per l’epatite A e l’epatite B) deve essere presa in considerazione nel caso di pazienti che vengono trattati ripetutamente o con regolarità con prodotti a base di fattore IX derivato da plasma umano. Si raccomanda fortemente di annotare il nome e il numero di lotto del medicinale, ogni volta che si somministra HaemoBionine a un paziente, in modo da mantenere un legame tra il paziente e il lotto del prodotto. Popolazione pediatrica Le avvertenze e precauzioni riportate sono valide sia per gli adulti che per i bambini di età uguale o superiore ai sei anni (vedere anche paragrafo 4.2). Questo medicinale contiene un massimo di 4,9 mmol (113 mg) di sodio per dose standard da 2000 UI. Da tenere in considerazione in pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Interazioni
Non sono stati effettuati studi d’interazione. Non sono state segnalate interazioni del fattore IX della coagulazione umana con altri medicinali. Popolazione pediatrica Le interazioni riportate sono valide sia per gli adulti che per i bambini di età uguale o superiore ai sei anni (vedere anche paragrafo 4.2).
Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza • Raramente sono stati osservati casi di ipersensibilità o reazioni allergiche (che possono includere angioedema, bruciore e dolore in corrispondenza del punto di infusione, brividi, arrossamenti, orticaria generalizzata, cefalea, pomfi, ipotensione, sonnolenza, nausea, stato di irrequietezza, tachicardia, senso di costrizione al torace, sensazione di pizzicore, vomito, respiro affannoso), che in alcuni casi possono progredire fino all’anafilassi severa (shock incluso). In alcuni casi, queste reazioni hanno progredito verso quadri di grave anafilassi e si sono manifestate in stretta vicinanza temporale con lo sviluppo di inibitori del fattore IX (vedere anche paragrafo 4.4) • In pazienti affetti da emofilia B, con inibitori del Fattore IX e che hanno avuto reazioni allergiche, sono stati riportati casi di sindrome nefrosica come conseguenza del tentativo di induzione di tolleranza immunitaria. • HaemoBionine può contenere tracce di eparina al di sotto dei limiti quantificabili (0,1 UI/ml) che possono causare reazioni di ipersensibilità e una ridotta conta delle cellule ematiche, con possibili conseguenze sull’emostasi. I pazienti con anamnesi di reazioni allergiche indotte dall’eparina devono evitare l’uso di medicinali contenenti eparina. • I pazienti affetti da emofilia B possono sviluppare anticorpi neutralizzanti il fattore IX (inibitori). Se ciò accade, la condizione si manifesta con una insufficiente risposta clinica. In questi casi, si raccomanda di contattare un centro specializzato in emofilia. • Quando si somministrano prodotti a base di fattore IX, vi è il rischio potenziale di episodi trombo embolici, specialmente nel caso di preparazioni con un ridotto livello di purezza,. L’uso di prodotti a base di fattore IX scarsamente purificati è stato associato a casi di infarto del miocardio, coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed embolia polmonare. L’uso di fattore IX altamente purificato raramente è stato associato a queste reazioni avverse. Per le informazioni di sicurezza relative agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4. Tabella delle reazioni avverse Le frequenze sono state valutate in base alla convenzione seguente:
Molto comune: | ≥1/10 |
Comune: | Da ≥1/100 a <1/10 |
Non comune: | Da ≥1/1.000 a <1/100 |
Rara: | Da ≥1/10.000 a <1/1000 |
Molto rara: | <1/10.000 |
Non nota: | la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili |
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA | Frequenza | Reazioni avverse |
Disturbi del sistema immunitario | Molto comune* | Ipersensibilità |
Disturbi psichiatrici | Comune | Ansietà |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Iperestesia |
Patologie gastrointestinali | Comune | Nausea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Dermatite allergica, orticaria |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Dorsalgia |
Patologie vascolari | Comune | Vampate |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Dispnea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Sensazione di freddo, reazione nella sede d’iniezione (comprendente ad es. dolore ed eruzione cutanea) |
Esami diagnostici | Non nota** | inibizione del fattore IX |
Gravidanza e allattamento
Non sono disponibili dati di fertilità. Non sono stati condotti studi con il fattore IX sulla riproduzione degli animali. A causa della rarità dell’emofilia B nelle donne, non sono disponibili dati relativi all’uso del fattore IX in gravidanza e allattamento. Perciò, l’uso del fattore IX in gravidanza e allattamento deve essere limitato ai casi di documentata necessità.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25° C. Non congelare. Tenere i flaconcini nell’imballaggio esterno per tenerli al riparo dalla luce.