FLUVOXAMINA EG 30CPR RIV 50MG -Interazioni
La fluvoxamina non deve essere utilizzata in combinazione con gli IMAO (vedere anche paragrafo 4.3). La fluvoxamina è un potente inibitore di CYP1A2 e, in grado minore, di CYP2C e CYP3A4. I farmaci che vengono largamente metabolizzati tramite questi isoenzimi sono eliminati più lentamente e possono avere concentrazioni plasmatiche più elevate se co-somministrati con la fluvoxamina. Ciò è particolarmente rilevante per i farmaci con un limitato indice terapeutico. I pazienti devono essere attentamente controllati e, se necessario, è raccomandato un aggiustamento della dose di questi farmaci. La fluvoxamina ha degli effetti inibitori marginali su CYP2D6 e sembra non influenzare il metabolismo nonossidativo o l’escrezione renale. CYP1A2 È stato riportato un aumento nei livelli plasmatici precedentemente stabili degli antidepressivi triciclici (per esempio clomipramina, imipramina, amitriptilina) e neurolettici (per esempio clozapina, olanzapina) che sono ampiamente metabolizzati attraverso il citocromo P450 1A2, se somministrati insieme a fluvoxamina. Se si è iniziato il trattamento con fluvoxamina deve essere presa in considerazione una diminuzione della dose di questi farmaci. I pazienti che assumono contemporaneamente fluvoxamina e farmaci metabolizzati da CYP1A2 con un limitato indice terapeutico (come tacrina, teofillina, metadone, mexiletina) devono essere attentamente monitorati e, se necessario, è raccomandato un aggiustamento della dose di questi farmaci. Le concentrazioni plasmatiche di warfarin sono aumentate significativamente e i tempi di protrombina prolungati, in associazione con fluvoxamina. Sono stati riportati casi isolati di tossicità cardiaca quando fluvoxamina era associata a tioridazina. Poiché le concentrazioni plasmatiche di propranololo sono aumentate in combinazione con fluvoxamina, può essere necessario abbassare la dose di propranololo. I livelli plasmatici di caffeina durante la co-somministrazione con fluvoxamina possono essere analogamente aumentati. Perciò, i pazienti che consumano grandi quantità di bevande che contengono caffeina devono diminuire la loro assunzione quando viene somministrata fluvoxamina e sono osservati effetti avversi da caffeina (come tremore, palpitazioni, nausea, agitazione, insonnia). Durante il trattamento con fluvoxamina e dopo la sua interruzione possono essere richieste sorveglianza e riduzione della posologia di ropinirolo poiché le concentrazioni plasmatiche di questo farmaco possono essere aumentate in combinazione con fluvoxamina e ciò porta ad un aumento del rischio di sovradosaggio. CYP2C I pazienti che assumono contemporaneamente fluvoxamina e farmaci metabolizzati da CYP2C con un limitato indice terapeutico (come fenitoina) devono essere monitorati attentamente e, se necessario, è raccomandato un aggiustamento della dose di questi farmaci. CYP3A4 Terfenadina, astemizolo, cisapride (vedere anche paragrafo 4.4).I pazienti che assumono contemporaneamente fluvoxamina e farmaci metabolizzati da CYP3A4 con un limitato indice terapeutico (come carbamazepina, ciclosporina) devono essere monitorati attentamente e, se necessario, è raccomandato un aggiustamento della dose di questi farmaci. I livelli plasmatici di benzodiazepine metabolizzate per via ossidativa (per es. triazolam, midazolam, alprazolam e diazepam) possono risultare ugualmente aumentati quando vengono somministrate contemporaneamente a fluvoxamina. Il dosaggio di queste benzodiazepine deve essere ridotto durante la cosomministrazione con fluvoxamina. Glucuronizzazione La fluvoxamina non influenza le concentrazioni plasmatiche di digossina. Escrezione renale La fluvoxamina non influenza le concentrazioni plasmatiche di atenololo. Interazioni farmacodinamiche Gli effetti serotoninergici della fluvoxamina possono essere intensificati quando viene utilizzata con altri agenti serotoninergici (inclusi triptani, SSRI e preparazioni a base di Erba di San Giovanni). (Vedere anche paragrafo 4.4). La fluvoxamina è stata usata in combinazione con il litio nel trattamento di pazienti gravemente ammalati resistenti al farmaco. Comunque, il litio (e possibilmente anche il triptofano) intensifica gli effetti serotoninergici della fluvoxamina. La combinazione deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con grave depressione resistente al farmaco. Nei pazienti trattati con anticoagulanti orali e fluvoxamina, il rischio di emorragia può essere aumentato e perciò questi pazienti devono essere controllati attentamente. Come con gli altri farmaci psicotropici, i pazienti devono essere avvertiti di evitare l’uso di alcool mentre assumono fluvoxamina.