ETORICOXIB SAN 20CPR RIV 60MG -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici, l’etoricoxib è stato oggetto di valutazione riguardo la sicurezza in 7.152 individui, compresi 4.614 pazienti con OA, AR, lombalgia cronica o spondilite anchilosante (circa 600 pazienti con OA o AR sono stati trattati per un anno o più). Negli studi clinici, il profilo degli effetti indesiderati è risultato simile nei pazienti con OA o AR trattati con etoricoxib per un anno o più a lungo. In uno studio clinico sull’artrite gottosa acuta, i pazienti sono stati trattati con etoricoxib 120 mg in monosomministrazione giornaliera per 8 giorni. Il profilo delle esperienze avverse in questo studio è risultato generalmente simile al risultato combinato riportato negli studi su OA, AR e lombalgia cronica. In un programma di studio della sicurezza cardiovascolare basato sugli esiti, secondo il quale sono stati valutati i dati combinati provenienti da tre studi clinici controllati con farmaco di confronto attivo, 17.412 pazienti con OA o AR sono stati trattati con etoricoxib (60 mg o 90 mg) per una durata media di circa 18 mesi. I dati di sicurezza e i dettagli di questo studio sono presentati nel paragrafo 5.1. Negli studi clinici sul dolore dentale acuto postoperatorio successivo ad intervento chirurgico che hanno incluso 614 pazienti trattati con etoricoxib (90 mg o 120 mg), il profilo delle esperienze avverse in questi studi è stato generalmente simile a quello riportato negli studi combinati su OA, AR, e lombalgia cronica. Tabella delle reazioni avverse I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati negli studi clinici, con un’incidenza maggiore rispetto al placebo nei pazienti con OA, AR, lombalgia cronica o spondilite anchilosante trattati con etoricoxib 30 mg, 60 mg o 90 mg fino alla dose raccomandata per un periodo fino a 12 settimane; negli studi del programma MEDAL fino a 3½ anni, negli studi a breve termine sul dolore acuto fino a 7 giorni; o nell’esperienza post–marketing: Tabella 1
Classificazione per sistemi e organi | Terminologia dell’esperienza avversa | Frequenza* |
Infezioni ed infestazioni | osteite alveolare | Comune |
gastroenterite, infezione del tratto respiratorio superiore, infezione del tratto urinario | Non comune | |
Patologie del sistema emolinfopoietico | anemia (principalmente associata con emorragia gastrointestinale), leucopenia, trombocitopenia | Non comune |
Disturbi del sistema immunitario | ipersensibilità‡ β | Non comune |
angioedema, reazioni anafilattiche/anafilattoidi incluso shock‡ | Raro | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | edema/ritenzione di liquidi | Comune |
aumento o diminuzione dell’appetito, aumento ponderale | Non comune | |
Disturbi psichiatrici | ansia, depressione, diminuzione dell’acutezza mentale, allucinazioni‡ | Non comune |
stato confusionale‡ , irrequietezza‡ | Raro | |
Patologie del sistema nervoso | capogiro, cefalea | Comune |
disgeusia, insonnia, parestesia/ipoestesia, sonnolenza | Non comune | |
Patologie dell’occhio | visione offuscata, congiuntivite | Non comune |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | tinnito, vertigine | Non comune |
Patologie cardiache | palpitazioni, aritmia‡ | Comune |
fibrillazione atriale, tachicardia‡, insufficienza cardiaca congestizia, alterazioni aspecifiche dell’ECG, angina pectoris‡, infarto del miocardio§ | Non comune | |
Patologie vascolari | ipertensione | Comune |
vampate, accidente cerebrovascolare §, attacco ischemico transitorio, crisi ipertensive ‡ , vasculite‡ | Non comune | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | broncospasmo‡ | Comune |
tosse, dispnea, epistassi | Non comune | |
Patologie gastrointestinali | dolore addominale | Molto comune |
stipsi, flatulenza, gastrite, pirosi gastrica/reflusso acido, diarrea, dispepsia/disturbi epigastrici, nausea, vomito, esofagite, ulcera orale | Comune | |
distensione addominale, alterazione dell’alvo, secchezza della bocca, ulcera gastroduodenale, ulcera peptica incluse perforazione e sanguinamento gastrointestinale, sindrome del colon irritabile, pancreatite‡ | Non comune | |
Patologie epatobiliari | aumento di ALT, aumento di AST | Comune |
epatite‡ | Raro | |
insufficienza epatica‡, ittero‡ | Raro† | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | ecchimosi | Comune |
edema del volto, prurito, eruzione cutanea, eritema‡, orticaria‡ | Non comune | |
sindrome di Stevens–Johnson‡, necrolisi epidermica tossica‡, eruzione fissa da farmaco‡ | Raro† | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | crampi/spasmi muscolari, dolore/rigidità muscoloscheletrica | Non comune |
Patologie renali e urinarie | proteinuria, aumento della creatinina sierica, compromissione renale/insufficienza renale‡(vedere paragrafo 4.4) | Non comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | astenia/faticabilità, sindrome simil–influenzale | Comune |
dolore toracico | Non comune | |
Esami diagnostici | aumento dell’azoto ureico, aumento della creatinfosfochinasi, iperpotassiemia, aumento dell’acido urico | Non comune |
diminuzione della natriemia | Raro | |
*Frequenza: definita per ogni terminologia dell’esperienza avversa in base all’incidenza riportata nella banca dati degli studi clinici: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), Molto raro (<1/10.000). | ||
‡Questa reazione avversa è stata identificata tramite la sorveglianza post–marketing. La sua frequenza riportata è stata stimata in base alla frequenza più alta osservata tra i dati degli studi clinici aggregati per indicazione e dose approvata. | ||
†La categoria di frequenza "Raro" è stata definita in base alla guida del Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) (rev. 2, Sett. 2009) sulla base di un limite superiore stimato dell’intervallo di confidenza al 95% per 0 eventi dato il numero di soggetti trattati con etoricoxib nell’analisi dei dati di fase III aggregati per dose e indicazione (n=15.470). | ||
βIpersensibilità include i termini "allergia", "allergia da farmaco", "ipersensibilità da farmaco", "ipersensibilità", "ipersensibilità NOS", "reazione di ipersensibilità" e "allergia non specifica". | ||
§Sulla base dell’analisi di studi clinici a lungo termine, controllati con placebo e farmaco attivo, gli inibitori selettivi della COX–2 sono stati associati ad un rischio aumentato di eventi arterotrombotici gravi, che includono infarto del miocardio e ictus. Sulla base dei dati esistenti, è improbabile che l’aumento del rischio assoluto per tali eventi superi 1% per anno (non comune). |