EPIESTROL 8CER TRANSD100MCG/24 -Effetti indesiderati

EPIESTROL 8CER TRANSD100MCG/24 Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Più di 700 pazienti sono state trattate con il prodotto durante studi clinici. Circa 10-15% delle pazienti trattate con EPIESTROL negli studi clinici hanno avuto reazioni avverse sistemiche. Tutte queste reazioni erano lievi e transitorie. Tensione mammaria è stata riportata nel 20-35% delle pazienti. Reazioni locali al sito di applicazione, principalmente eritema lieve con o senza prurito, si sono osservati nel 10-25% delle pazienti. Reazioni avverse gravi associate all’uso della TOS sono inoltre menzionate nella sezione 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”. Nella tabella sottostante delle vengono elencate le reazioni avverse che sono state osservate con EPIESTROL e con altri prodotti per la TOS contenenti 17β estradiolo in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA (MedDRA SOCs).

Classificazione per sistemi e organi Comuni, (≥1/100, <1/10) Non comuni, (≥1/1.000, <1/100) Rare, (<1/1.000)
Infezioni ed infestazioni   Candidiasi della vagina  
Disturbi del sistema immunitario   Reazione di ipersensibilità  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento o diminuzione del peso corporeo    
Disturbi psichiatrici   Depressione Ansia, Diminuzione o aumento della libido
Patologie del sistema nervoso Cefalea, Irritabilità Capogiro Emicrania, Peggioramento di uno stato epilettico
Patologie dell’occhio   Disturbi della vista Intolleranza alle lenti a contatto
Patologie vascolari   Aumento della pressione arteriosa Tromboembolia venosa
Patologie cardiache   Palpitazioni  
Patologie gastrointestinali Dolore addominale, Nausea, Crampi, Meteorismo Dispepsia Gonfiore Vomito
Patologie epatobiliari   Patologia della colecisti  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, Prurito Eritema nodoso, Orticaria Dermatite allergica da contatto, Pigmentazione post-infiammatoria reversibile, Prurito generalizzato ed esantema, Irsutismo, Acne
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo     Crampi muscolari
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Metrorragia, Sanguinamento uterino/vaginale incluso, Spotting, Iperplasia endometriale Dolore mammario, Tensione mammaria Tumori uterini, Dismenorrea, Secrezione vaginale, Sindrome simil mestruale, Aumento del volume del seno
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Ritenzione idrica con edema, Sensazione di pesantezza agli arti inferiori Edema, Coagulazione ematica Affaticamento, reazioni anafilattiche (a volte nelle pazienti con presenza di anamnesi di reazioni allergiche)
Il termine MedDRA più appropriato è utilizzato per descrivere una determinata reazione ed i suoi sintomi e le relative condizioni. Altri effetti indesiderati sono stati riportati con l’uso di estradiolo (frequenza non nota) Tumori benigni, maligni e non specificati (incl cisti e polipi) Cancro della mammellaa Tumori benigni e maligni estrogeno-dipendenti, per es. cancro dell’endometrio b, cancro dell’ovaio c Incremento delle dimensioni dei leiomiomi Patologie del sistema nervoso Probabile demenza sopra i 65 anni di età (vedere paragrafo 4.4), Corea, esacerbazione dell’epilessia Patologie vascolari Ictus f Tromboembolismo arterioso, come ad esempio angina e infarto del miocardio e Per ulteriori informazioni vedere paragrafi 4.3 e 4.4. Tromboembolismo venoso d, come ad esempio trombosi venosa profonda della gamba, trombosi venosa pelvica e embolia polmonare. Per ulteriori informazioni vedere paragrafi 4.3 e 4.4. Patologie gastrointestinali Pancreatite (in donne con pre-esistente ipertrigliceridemia) Malattia da reflusso gastro-esofageo Patologie epatobiliari Funzione epatica anormale, talvolta con ittero Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eritema multiforme Cloasma Porpora vascolare Angioedema Reazioni sul sito di applicazione: eritema con e senza prurito Patologie renali e urinarie Incontinenza urinaria Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Mastopatia fibrocistica Rischio di cancro al seno • Un aumento fino a 2 volte del rischio di avere diagnosticato un cancro al seno viene riferito nelle donne che assumono la terapia estroprogestinica combinata per un periodo superiore a 5 anni. • Qualsiasi aumento del rischio nelle utilizzatrici della terapia a base di soli estrogeni è sostanzialmente inferiore rispetto a quello osservato nelle utilizzatrici di combinazioni estroprogestiniche. • Il livello di rischio dipende dalla durata dell’uso (vedere paragrafo 4.4). • Di seguito vengono presentati i risultati del più ampio studio randomizzato controllato con placebo (studio WHI) e del più ampio studio epidemiologico (MWS). Million Women study - Rischio addizionale stimato di cancro al seno dopo 5 anni di utilizzo
Intervallo di età (anni) Casi aggiuntivi per 1000 donne che non hanno mai utilizzato la TOS per un periodo di 5 anni¹ Rapporto di rischio e IC al 95% # Casi aggiuntivi per 1000 utilizzatrici della TOS in un periodo di 5 anni (IC al 95%)
TOS a base di soli estrogeni
50-65 9-12 1,2 1-2 (0-3)
Estrogeni e progestinici combinati
50-65 9-12 1,7 6 (5-7)
# rischio complessivo relativo globale. Il rischio relativo non è costante ma aumenterà con l’aumentare della durata dell’uso. Nota: poiché l’incidenza di base del cancro al seno differisce per paese dell’UE, il numero di nuovi casi di cancro al seno è diverso nei paesi dell’UE, il numero di casi aggiuntivi di cancro al seno cambierà anch’esso in proporzione. Abbiamo infine deciso di includere di nuovo i dati della tabella 2 del Million Women study. ¹ Ripreso dall’ incidenza in condizioni basali nei paesi sviluppati Studi WHI per gli Stati Uniti - Rischio addizionale di cancro al seno dopo 5 anni di utilizzo
Intervallo di età (anni) Incidenza per 1000 donne nel braccio placebo in un periodo di 5 anni Rischio relativo e IC al 95% Casi aggiuntivi per 1000 la utilizzatrici della TOS in un periodo di 5 anni (IC al 95%)
Terapia a base di estrogeni (CEE)
50-79 21 0,8 (0,7 -1,0) -4 (-6 - 0)²
Terapia estro-progestinica combinata (CEE + MPA)
50-79 17 1,2 (1,0-1,5) +4 (0-9)
Quando l’analisi è stata condotta limitatamente alle donne che non avevano utilizzato la TOS prima dello studio, non è stato rilevato alcun evidente aumento del rischio durante i primi 5 anni di trattamento: dopo 5 anni, il rischio è risultato superiore rispetto a quello osservato assunta nelle non utilizzatrici. ² Studi WHI su donne senza utero, che non hanno mostrato un aumento del rischio di cancro al seno Rischio di cancro dell’endometrio Donne in postmenopausa con utero Il rischio di cancro dell’endometrio è di circa 5 su ogni 1000 donne con utero che non utilizzano la TOS. Nelle donne con utero, l’uso della TOS a base di soli estrogeni non è raccomandato perché esso aumenta il rischio di cancro dell’endometrio (vedere paragrafo 4.4). A seconda della durata dell’uso di soli estrogeni e della dose di estrogeni, l’aumento del rischio di cancro dell’endometrio riportato nell’ambito degli studi epidemiologici è risultato variare tra 5 e 55 casi extra diagnosticati ogni 1000 donne di età compresa tra 50 e 65 anni. L’aggiunta di un progestinico alla terapia a base di soli estrogeni per almeno 12 giorni/ciclo può prevenire tale aumento del rischio. Nell’ambito del Million Women Study l’uso della TOS combinata (sequenziale o continua) per cinque anni non ha aumentato il rischio di cancro dell’endometrio (RR di 1.0 (0.8-1.2)). Cancro dell’ovaio L’uso di una TOS a base di soli estrogeni o di estro-progestinici è stato associato a un lieve aumento del rischio di una diagnosi di cancro dell’ovaio (vedere paragrafo 4.4). Una meta-analisi di 52 studi epidemiologici ha riscontrato un aumento del rischio di cancro dell’ovaio nelle donne in trattamento con una TOS rispetto alle donne che non ne avevano mai fatto uso (RR 1,43, IC al 95% 1,31-1,56). Per le donne di età compresa tra 50 e 54 anni che seguono una TOS da 5 anni, si registra circa 1 caso aggiuntivo su 2.000 donne trattate. Nelle donne di età compresa tra 50 e 54 anni che non seguono una TOS, circa 2 donne su 2.000 riceveranno una diagnosi di cancro dell’ovaio nell’arco di 5 anni. Rischio di tromboembolismo venoso La TOS è associata a un aumento del rischio relativo pari a 1.3-3 volte di sviluppare il tromboembolismo venoso (VTE), ovvero trombosi venosa profonda o embolia polmonare L’occorrenza di un tale evento è più probabile nel primo anno di utilizzo della TOS (vedi paragrafo 4.4). Sono stati presentati i risultati degli studi WHI: Studi WHI - Rischio addizionale di VTE in un periodo di utilizzo di 5 anni
Intervallo di età (anni) Incidenza per 1000 donne nel braccio del placebo nell’arco di 5 anni Rapporto di rischio & 95%CI# Ulteriori casi per 1000 pazienti che hanno assunto la TOS
Terapia a base di soli estrogeni per uso orale³
50-59 7 1,2 (0,6 -2,4) 1 (-3 - 10)
Terapia orale estro-progestinica combinata
50-59 4 2,3 (1,2-4,3) 5 (1-13)
³ Studio sulle donne senza utero Rischio di malattia coronarica • Il rischio di malattia coronarica aumenta leggermente nelle utilizzatrici della TOS combinata estro-progestinica in età superiore a 60 anni (vedi paragrafo 4.4). Rischio di ictus ischemico • L’uso della terapia a base di soli estrogeni ed estro-progestinica è associata ad un aumento del rischio relativo di ictus ischemico fino a 1.5 volte. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l’uso della TOS. • Questo rischio relativo non dipende né dall’età né dalla durata d’impiego, ma poiché il rischio nelle condizioni basali è fortemente dipendente dall’età, il rischio complessivo di ictus nelle donne che assumono la TOS aumenterà con l’età, vedi paragrafo 4.4. Studi WHI combinati - Rischio aggiuntivo di ictus ischemico4 in un periodo di utilizzo di 5 anni
Intervallo di età (anni) Incidenza per 1000 donne nel braccio placebo in un periodo di 5 anni Rischio relativo e IC al 95% Casi aggiuntivi per 1000 utilizzatrici della TOS in un periodo di 5 anni
50-59 8 1,3 (1,1 -1,6) 3 (1 - 5)
4 non è stata effettuata alcuna distinzione tra ictus ischemico e ictus emorragico. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

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