ATC: C02CA06 | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: H | Forma farmaceutica: SOLUZIONE INIETTABILE |
Presenza Lattosio:
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Urgenze ed emergenze ipertensive.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
L'azione antiipertensiva di EBRANTIL potrebbe essere potenziata dall’assunzione di bloccanti del recettore alfa-adrenergico, vasodilatatori, altri farmaci antiipertensivi somministrati contemporaneamente, dagli stati di deplezione di volume (diarrea, vomito) e dall’assunzione di alcool. L’uso contemporaneo di cimetidina può aumentare del 15% i livelli di urapidil. Non sono state descritte interazioni con narcotici, cardioattivi, sedativi, anticoagulanti, diuretici, ipoglicemizzanti ed antilipidemici, somministrati contemporaneamente. Poiché non sono ancora disponibili sufficienti informazioni sull’uso concomitante di ACE inibitori, questo trattamento è per ora non raccomandabile.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
Una fiala da 10 ml contiene: principio attivo: urapidil cloridrato 54,70 mg (pari a 50 mg di urapidil). Eccipienti con effetti noti: propilene glicole, sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - Gravidanza e allattamento in quanto non esistono fino ad ora sufficienti esperienze nell’uomo (vedere paragrafo 4.6); - Pazienti con stenosi aortica dell’istmo o con shunt artero-venoso.
Posologia
Per l' iniezione endovenosa in bolo si possono somministrare 10-50 mg di EBRANTIL. L'azione ipotensiva si manifesta solitamente entro 5-10 minuti. L'iniezione di EBRANTIL può essere ripetuta in rapporto all'andamento della pressione arteriosa, secondo lo schema posologico riportato più avanti. Per l' infusione endovenosa continua si diluiscono 200-250 mg di EBRANTIL (4-5 fiale di EBRANTIL 50 mg/10 ml soluzione iniettabile) in 500 ml di una soluzione per infusione compatibile: soluzione fisiologica, soluzione glucosata al 5 o al 10%, soluzione di levulosio al 5%, soluzione di destrano 40 con lo 0,9% di cloruro di sodio. La concentrazione compatibile massima di EBRANTIL per ml è di 4 mg. La velocità di infusione della dose iniziale non deve superare i 2 mg/min. La dose di mantenimento (in media 9 mg/h) e la durata dell'infusione (non più di 7 gg.) vanno adattate opportunamente alla risposta pressoria. L'entità della riduzione della pressione arteriosa viene determinata dalla dose infusa nei primi 15 minuti. Successivamente la stabilizzazione della pressione arteriosa può essere ottenuta con dosi considerevolmente minori. La soluzione per infusione per mantenere il livello di pressione arteriosa ottenuto con iniezione in bolo viene preparata come segue: in 500 ml di una soluzione compatibile per infusione, per esempio soluzione fisiologica, soluzione glucosata al 5 o al 10%, soluzione di levulosio al 5%, soluzione di destrano 40 con lo 0,9% di cloruro di sodio, si diluiscono generalmente 100-200 mg di EBRANTIL (2-4 fiale di EBRANTIL 50 mg/10 ml soluzione iniettabile). La concentrazione massima compatibile è di 4 mg di EBRANTIL per ml di soluzione per infusione. Quando si impiega il perfusore per somministrare la dose di mantenimento, 20 ml di EBRANTIL pari a 100 mg di principio attivo, vengono messi in una siringa da perfusore e diluiti sino ad un volume di 50 ml con una soluzione compatibile per infusione (vedi sopra). Riduzione controllata della pressione sanguigna in pazienti ipertesi durante e dopo interventi chirurgici: Schema posologico
A) Somministrazione in bolo | B) stabilizzazione della pressione arteriosa mediante infusione continua | ||
Iniezione endovenosa di 25 mg di Ebrantil = 5 ml di soluzione iniettabile | riduzione della pressione dopo 2 minuti → | All`inizio sino a 6 mg in 1–2 minuti, poi ridurre la dose in base alla risposta pressoria | |
dopo due minuti | ↓ nessuna variazione della pressione arteriosa | ||
Iniezione endovenosa di 25 mg di Ebrantil = 5 ml di soluzione iniettabile | riduzione della pressione dopo 2 minuti → | ||
dopo due minuti | ↓ nessuna variazione della pressione arteriosa | ||
Iniezione endovenosa lenta di 50 mg di Ebrantil = 10 ml di soluzione iniettabile | riduzione della pressione dopo 2 minuti → |
Avvertenze e precauzioni
Se è già stato in precedenza somministrato un altro farmaco antiipertensivo, EBRANTIL non deve essere utilizzato fino a che non sia trascorso un tempo sufficiente da permettere l'instaurarsi dell'azione del/i farmaco/i somministrato/i in precedenza. Il dosaggio di EBRANTIL dovrà essere conseguentemente opportunamente ridotto. Un abbassamento eccessivamente veloce della pressione arteriosa può provocare bradicardia o arresto cardiaco. Particolari cautele sono richieste quando EBRANTIL è utilizzato in: • insufficienza cardiaca, causata da danni funzionali di origine meccanica (es. stenosi della valvola aortica o mitralica), embolia polmonare o indebolimento dell’azione cardiaca dovuto a malattia pericardiale • bambini poiché non sono disponibili sufficienti esperienze in questa popolazione • pazienti con disfunzione epatica • pazienti con disfunzione renale da moderata a severa • pazienti anziani • pazienti in trattamento concomitante con cimetidina (vedere paragrafo 4.5) È stato descritto un aumento della pressione intracranica a seguito di somministrazione di urapidil per il trattamento dell'ipertensione in due pazienti con trauma cranico. Sebbene siano necessari ulteriori studi, si raccomanda cautela nell’impiego di urapidil in pazienti con trauma cranico. Informazioni importanti su alcuni eccipienti: Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala, cioè è essenzialmente “senza sodio”. Questo medicinale contiene 1.000 mg di propilene glicole per fiala da 10 ml equivalente a 100 mg/ml. Sebbene propilene glicole non ha mostrato effetti tossici sulla riproduzione e lo sviluppo in animali o umani, può raggiungere il feto ed è stato ritrovato nel latte materno. Come conseguenza, la somministrazione di propilene glicole a pazienti in gravidanza o in allattamento deve essere considerata caso per caso. Il monitoraggio clinico è richiesto per i pazienti con insufficienza epatica o renale a causa di vari eventi avversi attribuiti a propilene glicole come disfunzione renale (necrosi tubulare acuta), danno renale acuto e disfunzione epatica. Diversi eventi avversi come iperosmolarità, acidosi lattica; disfunzione renale (necrosi tubulare acuta), danno renale acuto; cardiotossicità (aritmia, ipotensione); disturbi del sistema nervoso centrale (depressione, coma, convulsioni); depressione respiratoria, dispnea; disfunzione epatica; reazione emolitica, (emolisi intravascolare) e emoglobinuria; o disfunzione multi-organo sono stati riportati con alte dosi o uso prolungato di propilene glicole. Quindi, dosi superiori a 500 mg/kg/giorno possono essere somministrate nei bambini con più di 5 anni di età ma dovranno essere considerate caso per caso. Gli eventi avversi solitamente svaniscono a seguito dell'interruzione dell'assunzione di propilene glicole e in casi più severi a seguito di emodialisi. Il monitoraggio clinico è richiesto.
Interazioni
L'azione antiipertensiva di EBRANTIL potrebbe essere potenziata dall’assunzione di bloccanti del recettore alfa-adrenergico, vasodilatatori, altri farmaci antiipertensivi somministrati contemporaneamente, dagli stati di deplezione di volume (diarrea, vomito) e dall’assunzione di alcool. L’uso contemporaneo di cimetidina può aumentare del 15% i livelli di urapidil. Non sono state descritte interazioni con narcotici, cardioattivi, sedativi, anticoagulanti, diuretici, ipoglicemizzanti ed antilipidemici, somministrati contemporaneamente. Poiché non sono ancora disponibili sufficienti informazioni sull’uso concomitante di ACE inibitori, questo trattamento è per ora non raccomandabile.
Effetti indesiderati
Molti dei seguenti effetti indesiderati sono dovuti ad un improvviso calo della pressione sanguigna, ma secondo l’esperienza essi scompaiono entro pochi minuti, anche durante l’infusione veloce. In relazione alla severità degli effetti indesiderati bisogna tuttavia prendere in considerazione anche una sospensione del trattamento. Le frequenze sono riportate in accordo alla seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie cardiache Non comune: palpitazioni, tachicardia, bradicardia, senso di pressione o dolore al torace (sintomi simili all’angina pectoris) e dispnea Patologie gastrointestinali Comune: nausea Non comune: vomito Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune: affaticamento, astenia Esami diagnostici Non comune: battiti cardiaci irregolari Molto raro: è stata osservata una riduzione della conta piastrinica in corrispondenza di somministrazione orale di urapidil, sebbene non potesse essere stabilito un legame causale con il trattamento con urapidil es. mediante test immunoematologici Patologie del sistema nervoso Comune: vertigini, cefalea Disturbi psichiatrici Molto raro: agitazione, disturbi del sonno Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Raro: priapismo Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Raro: congestione nasale Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: aumento della sudorazione Raro: reazioni allergiche quali prurito, arrossamento cutaneo, esantema Non nota: angioedema, orticaria Patologie renali e urinarie Molto raro: incontinenza urinaria, enuresi notturna Patologie vascolari Non comune: diminuzione della pressione arteriosa cambiando postura, ad es. alzandosi dalla posizione supina (disregolazione ortostatica). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazioneavversa.
Gravidanza e allattamento
EBRANTIL deve essere somministrato in gravidanza solo quando strettamente necessario, poichè non ci sono sufficienti esperienze nell’uomo. Studi sperimentali sugli animali non hanno evidenziato alcun danno per l’embrione. EBRANTIL non deve essere somministrato durante l’allattamento.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 30°C. Il medicinale non deve essere esposto a fonti di calore. Tenere le fiale nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione vedere paragrafo 6.3.