CALCITRIOLO DOC 30CPS 0,25MCG -Effetti indesiderati
Trials clinici Le reazioni avverse sotto elencate riflettono l’esperienza di studi sperimentali su calcitriolo e l’esperienza postmarketing. La reazione avversa più comunemente riportata è l’ipercalcemia. Le reazioni avverse elencate nella tabella 1 sono presentate secondo la classificazione per sistemi e organi e le categorie di frequenza, definite usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1.000 a <1/100); rara (≥1/10.000 a <1/1.000); molto rara (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Entro ciascun gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente. Tabella 1 Riassunto delle reazioni avverse che si sono verificate nei pazienti cui è stato somministrato calcitriolo:
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune | Comune | Non comune | Non nota |
Disturbi del sistema immunitario | | | | Ipersensibilità, orticaria |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipercalcemia | | Diminuzione dell’appetito | Polidipsia, disidratazione, diminuzione di peso |
Disturbi psichiatrici | | | | Apatia |
Patologie del sistema nervoso | | Cefalea | | Debolezza muscolare, disturbi del sensorio |
Patologie gastrointestinali | | Dolore addominale, nausea | Vomito | Stipsi, dolore addominale superiore |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Eruzione cutanea | | Eritema, Prurito |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | | | Ritardo della crescita |
Patologie renali e urinarie | | Infezioni del tratto urinario | | Poliuria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | | | Calcinosi, piressia, sete |
Esami diagnostici | | | Aumento della creatininemia | |
Poiché il calcitriolo ha un’attività D–vitaminica, possono comparire effetti avversi che risultano analoghi a quelli dell’ipervitaminosi D, cioè una sindrome ipercalcemica oppure manifestazioni tossiche da calcio (a seconda della gravità e durata dell’ipercalcemia) (vedere paragrafi 4.2 Posologia e modo di somministrazione e 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso). Sintomi acuti occasionali includono diminuzione dell’appetito, cefalea, nausea, vomito, dolore addominale o dolore addominale superiore e stipsi. A causa della breve emivita biologica del calcitriolo, studi di farmacocinetica hanno mostrato normalizzazione degli elevati livelli di calcio plasmatico entro pochi giorni dalla fine del trattamento, cioè più velocemente rispetto al trattamento con le preparazioni contenenti vitamina D3. Gli effetti cronici possono includere debolezza muscolare, diminuzione di peso, disturbi del sensorio, piressia, sete, polidipsia, poliuria, disidratazione, apatia, ritardo della crescita e infezioni del tratto urinario. Nel caso di contestuali ipercalcemia e iperfosfatemia > 6 mg/100 ml o 1,9 mmol/l, si può verificare calcinosi; questo può essere visto tramite radiografia. Reazioni di ipersensibilità inclusi eruzione cutanea, eritema, prurito e orticaria possono verificarsi nei soggetti predisposti.
Anomalie di laboratorio Nei pazienti con normale funzione renale l’ipercalcemia cronica può essere associata all’aumento della creatinemia.
Postmarketing Il numero di reazioni avverse riportate in seguito all’uso clinico di calcitriolo per un periodo superiore a 15 anni in tutte le indicazioni è molto basso per ciascun effetto individuale, inclusa l’ipercalcemia, che si verifica con una frequenza dello 0,001% o meno.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.