ALPRAZOLAM ARI 20CPR 0,25MG -Effetti indesiderati
Gli eventuali effetti indesiderati dell’alprazolam vengono osservati generalmente all’inizio del trattamento e solitamente si risolvono con il proseguimento della terapia o riducendo le dosi. Nei pazienti in trattamento per ansia o ansia associata a depressione, gli effetti indesiderati più frequentemente riportati sono sonnolenza, vertigini/senso di testa vuota. Durante il trattamento con alprazolam sono stati osservati e riportati i seguenti effetti indesiderati con le frequenze stabilite secondo la seguente convenzione MedDRA: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1.000 a <1/100), raro (≥1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10. 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie endocrine | Non comune | Iperprolattinemia |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune | Appetito ridotto |
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Disturbi psichiatrici | Comune | Stato confusionale, depressione, disorientamento, diminuzione della libido, ipomania, mania (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso) |
Non comune | Ansia, insonnia, nervosismo, allucinazioni, collera, comportamento aggressivo, comportamento ostile, agitazione, disturbo della libido, pensiero anormale, iperattività psicomotoria |
Non nota | Squilibrio del sistema nervoso autonomo |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Sedazione, sonnolenza |
Comune | Atassia, compromissione dell’equilibrio, coordinazione alterata, compromissione della memoria, disartria, difficoltà di concentrazione dell’attenzione, ipersonnia, letargia, capogiro, cefalea, biascicamento, stordimento mentale, vertigini. |
Non comune | Amnesia, tremore, distonia |
Non nota | Disturbo non specificato del sistema nervoso autonomo |
Patologie dell’occhio | Comune | Offuscamento della vista |
Patologie gastrointestinali | Comune | Stipsi, secchezza delle fauci, nausea |
Non comune | Vomito, patologia gastrointestinale |
Patologie epatobiliari | Non comune | Ittero, alterazione della funzionalità epatica |
Non nota | Epatite |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Dermatiti |
Non nota | Angioedema |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Disfunzione sessuale, mestruazioni irregolari |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Comune | Astenia, affaticamento, irritabilità |
Non nota | Edema periferico |
Esami diagnostici | Non Comune | Cambiamento di peso, pressione intraoculare aumentata |
Patologie del Sistema Muscoloscheletrico e del Tessuto Connettivo | Non comune | Debolezza muscolo scheletrica |
Patologie renali e urinarie | Non Comune | Incontinenza, ritenzione urinaria |
A seguito dell’esperienza post-marketing, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati aggiuntivi:
Classsificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA | Frequenza | Effetti indesiderati |
Patologie endocrine | Non comune | Iperprolattinemia |
Disturbi psichiatrici | Comune | Ipomania, mania (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni per l’uso) |
Non comune | Allucinazioni, collera, aggressività, comportamenti ostili, agitazione, alterazione della libido, pensieri anomali, iperattività psicomotoria |
Patologie del sistema nervoso | Non comune | Distonia |
Non Nota | Squilibrio del sistema nervoso autonomo |
Patologie gastrointestinali | Non comune | Patologia gastrointestinale |
Patologie epatobiliari | Non comune | Epatite, alterazioni della funzionalità epatica |
Non Nota | Epatiti |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Non comune | Dermatiti |
Non Nota | Angioedema |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Incontinenza, ritenzione urinaria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | disfunzioni sessuali, irregolarità nel ciclo mestruale |
Patologie dell’occhio | Non comune | Aumento della pressione intraoculare |
L’uso (anche a dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può causare sindrome d’astinenza o effetto rebound. Può verificarsi dipendenza psichica. L’abuso di benzodiazepine è stata riportata (vedi par. 4.4 "Speciali avvertenze e opportune precauzioni d’impiego"). In molte delle segnalazioni spontanee per gli effetti avversi sul comportamento, i pazienti sono stati trattati in concomitanza con altri farmaci per il SNC e/o avevano mostrato problemi psichici preesistenti. I pazienti con problemi di personalità borderline, con una storia pregressa di comportamenti aggressivi o violenti, o che abusano di alcool o altre sostanze, possono essere a rischio di tali eventi. Reazioni di irritabilità, ostilità e pensieri invasivi sono stati riportati a seguito dell’interruzione del trattamento con Alprazolam Aristo in pazienti con disturbo post-traumatico da stress.
Amnesia Amnesia anterograda può verificarsi anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi più alti. Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere "Speciali avvertenze e opportune precauzioni d’impiego").
Depressione Uno stato depressivo preesistente può essere smascherato durante l’uso prolungato di benzodiazepine.
Reazioni psichiatriche paradosse Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino-simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, deliri, collera, incubi, allucinazioni, psicosi, comportamenti inappropriati. Tali reazioni possono essere abbastanza gravi: sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Dipendenza L’uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rebound o di astinenza (vedere "Speciali avvertenze e opportune precauzioni d’impiego"). È stato segnalato abuso di benzodiazepine.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.