ADVAGRAF 30CPS 5MG RP -Effetti indesiderati
Il profilo delle reazioni avverse associate con l’impiego di immunosoppressori è spesso difficile da definire a causa della patologia di base e dell’uso concomitante di molti altri farmaci. Le reazioni avverse più comunemente riferite (verificatesi in >10% dei pazienti) sono state tremore, insufficienza renale, stato di iperglicemia, diabete mellito, iperkaliemia, infezioni, ipertensione e insonnia. La frequenza delle reazioni avverse è definita come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Infezioni e infestazioni Come nel caso di altri potenti medicinali immunosoppressivi, la predisposizione ad infezioni (virali, batteriche, fungine, da protozoi) è maggiore in pazienti in trattamento con tacrolimus. Il decorso di malattie infettive preesistenti può risultare aggravato. Le infezioni possono verificarsi sia in forma generalizzata, sia in forma localizzata. Casi di nefropatia associata al virus BK, come casi di PML associata al virus JC sono stati riportati in pazienti trattati con immunosoppressori, Advagraf compreso. Tumori benigni, maligni e non specificati I pazienti trattati con terapie immunosoppressive sono a maggior rischio di comparsa di neoplasie maligne. In associazione al trattamento con tacrolimus, sono stati segnalati tumori benigni e maligni, compresi disordini linfoproliferativi associati a infezioni da EBV e tumori cutanei. Patologie del sistema emolinfopoietico comune: anemia, trombocitopenia, leucopenia, anomalie nell’ematocrito, leucocitosi non comune: coagulopatie, pancitopenia, neutropenia, anomalie nelle prove di coagulazione e sanguinamento raro: porpora trombotica trombocitopenica, ipoprotrombinemia, microangiopatia trombotica non nota: aplasia pura delle cellule della serie rossa, agranulocitosi, anemia emolitica Disturbi del sistema immunitario In pazienti in terapia con tacrolimus sono state osservate reazioni allergiche ed anafilattoidi (vedere paragrafo 4.4). Patologie endocrine Raro: irsutismo Disturbi del metabolismo e della nutrizione molto comune: diabete mellito, iperglicemia, iperkaliemia comune: acidosi metabolica, altre alterazioni degli elettroliti, iponatriemia, sovraccarico di liquidi, iperuricemia, ipomagnesemia, ipokaliemia, ipocalcemia, diminuzione dell’appetito, ipercolesterolemia, iperlipidemia, ipertrigliceridemia, ipofosfatemia non comune: disidratazione, ipoglicemia, ipoproteinemia, iperfosfatemia Disturbi psichiatrici molto comune: insonnia comune: stato confusionale e disorientamento, depressione, ansia, allucinazioni, disturbi mentali, umore depresso, alterazioni e turbe dell’umore, incubi non comune: disturbi psicotici Patologie del sistema nervoso molto comune: cefalea, tremore comune: disturbi del sistema nervoso, convulsioni, alterazioni della coscienza, neuropatie periferiche, capogiro, parestesia e disestesia, incapacità di scrivere non comune: encefalopatia, emorragie nel sistema nervoso centrale e accidenti cerebrovascolari, coma, alterazioni del linguaggio e dell’espressione, paralisi e paresi, amnesie raro: ipertonia molto raro: miastenia Patologie dell’occhio comune: disturbi all’occhio, visione sfocata, fotofobia non comune: cataratta raro: cecità non nota: neuropatia ottica Patologie dell’orecchio e del labirinto comune: tinnito non comune: ipoacusia raro: sordità neurosensoriale molto raro: compromissione dell’udito Patologie cardiache comune: ischemia dell’arteria coronaria, tachicardia non comune: insufficienza cardiaca, aritmie ventricolari e arresto cardiaco, sopraventricolari, aritmie, cardiomiopatie, ipertrofia ventricolare, palpitazioni raro: versamento pericardico molto raro: Torsioni di Punta Patologie vascolari molto comune: ipertensione comune: eventi tromboembolici e ischemici, disturbi ipotensivi vascolari, emorragia, disturbi vascolari periferici non comune: trombosi venosa profonda dell’arto, shock, infarto Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche comune: disturbi del parenchima polmonare, dispnea, versamento pleurico, tosse, faringite, congestione nasale e infiammazione non comune: insufficienza respiratoria, disturbi dell’apparato respiratorio, asma raro: sindrome da dispnea acuta Patologie gastrointestinali molto comune: diarrea, nausea comune: segni e sintomi gastrointestinali, vomito, dolori gastrointestinali e addominali, condizioni di infiammazione del tratto gastrointestinale, emorragie gastrointestinali, ulcerazione e perforazione del tratto gastrointestinale, ascite, stomatite e ulcera, stipsi, segni e sintomi di dispepsia, flatulenza, distensione e gonfiore, feci molli non comune: pancreatite acuta e cronica, ileo paralitico, reflusso gastroesofageo, compromissione dello svuotamento gastrico raro: pseudocisti pancreatica, ileo subocclusivo Patologie epatobiliari comune: disordini del condotto biliare, danno epatocellulare ed epatite, colestasi e ittero raro: malattia veno-occlusiva epatica, trombosi dell’arteria epatica molto raro: insufficienza epatica Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo comune: rash, prurito, alopecia, acne, aumentata sudorazione non comune: dermatite, fotosensibilità raro: necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell) molto raro: sindrome di Stevens-Johnson Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo comune: artralgia, dolore alla schiena, spasmi muscolari, dolore alle estremità non comune: artropatie raro: diminuzione della mobilità Patologie renali e urinarie molto comune: alterazione della funzionalità renale comune: insufficienza renale, insufficienza renale acuta, nefropatia tossica, necrosi tubulorenale, alterazioni urinarie, oliguria, sintomi uretrali e vescicali non comune: sindrome emolitica uremica, anuria molto raro: nefropatia, cistite emorragica Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella non comune: dismenorrea e sanguinamento uterino Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione comune: disturbi febbrili, dolore e sensazione di disagio, stati di astenia, edema, alterazione della percezione della temperatura corporea, non comune: malattia simil influenzale, sensazione di irrequietezza, sensazione di anormalità, insufficienza multi-organo, sensazione di oppressione toracica, intolleranza alla temperatura raro: lipotimia, ulcera, costrizione toracica, sete molto raro: aumento del tessuto adiposo non nota: neutropenia febbrile Esami di laboratorio molto comune: alterazioni della funzione epatica comune: aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento di peso non comune: aumento dell’amilasi nel sangue, esami ECG alterati, esami del ritmo e frequenza cardiaca alterati, perdita di peso, aumento della lattato deidrogenasi ematica molto raro: ecocardiogramma alterato, QT prolungato nell’elettrocardiogramma Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura comune: disfunzione da trapianto primario Sono stati segnalati errori di terapia, compreso lo scambio involontario o non intenzionale o senza supervisione delle formulazioni a rilascio immediato o a rilascio prolungato di tacrolimus. Sono stati riportati un certo numero di casi di rigetto dell’organo ad essi associati (la frequenza non può essere stimata in base ai dati disponibili). Descrizione delle reazioni avverse selezionate Il dolore alle estremità è stato descritto in una serie di casi clinici pubblicati come parte della sindrome dolorosa indotta da inibitori della calcineurina (CIPS). Tipicamente, questa si presenta negli arti inferiori, come un dolore bilaterale e simmetrico, forte, ascendente e può essere associata a livelli sovra-terapeutici di tacrolimus. La sindrome può rispondere alla riduzione della dose di tacrolimus. In alcuni casi, è stato necessario passare a un’immunosoppressione alternativa. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.