ACIDO IBANDR AUR 1CPR RIV150MG -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più gravi che sono state riportate sono reazione anafilattica/shock, fratture atipiche del femore, osteonecrosi della mandibola/mascella, irritazione gastrointestinale e infiammazione oculare (vedere paragrafo "Descrizione di alcune reazioni avverse" e paragrafo 4.4).Le reazioni avverse più frequentemente segnalate sono state artralgia e sintomi simil–influenzali. Questi sintomi sono tipicamente associati alla prima dose, sono generalmente di breve durata e intensità lieve o moderata, di solito si risolvono con il proseguimento della terapia senza necessità di richiedere misure correttive (vedere sezione "Malattia simil–influenzale"). Elenco tabulare delle reazioni avverse La tabella 1 presenta una panoramica delle reazioni avverse. La sicurezza del trattamento per via orale con 2,5 mg al giorno di acido ibandronico è stata valutata su 1251 pazienti trattate nel corso di 4 studi clinici controllati verso placebo, nei quali la maggior parte delle pazienti proveniva dallo studio principale sulle fratture della durata di tre anni (MF 4411). In uno studio della durata di due anni su donne in post–menopausa affette da osteoporosi (BM 16549), la sicurezza complessiva di 150 mg di acido ibandronico una volta al mese è risultata simile a quella di 2,5 mg di acido ibandronico al giorno. La percentuale complessiva delle pazienti che hanno riportato una reazione avversa è stata del 22,7% e 25,0% con la somministrazione di acido ibandronico 150 mg una volta al mese, rispettivamente dopo uno e due anni. La maggioranza dei casi non ha comportato l’interruzione del trattamento. Le reazioni avverse sono elencate in accordo alla classificazione sistemica organica MedDRA e alla categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite usando le seguenti convenzioni: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a < 1/10), non comune (≥ 1/1.000 a < 1/100), raro (≥ 1/10.000 a < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità. Tabella 1: Reazioni avverse in donne in post–menopausa trattate con acido ibandronico 150 mg una volta al mese o acido ibandronico 2,5 mg al giorno negli studi di fase 3 BM16549 e MF4411 e nell’esperienza post–marketing.
Classificazione per sistemi e organi | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | |
Disturbi del sistema immunitario | Esacerbazione dell’asma | Reazioni di ipersensibilità | Reazione anafilattica/shock*† | ||
Patologie del sistema nervoso | Cefalea | Capogiri | |||
Patologie dell’occhio | Infiammazione oculare*† | ||||
Patologie gastrointestinali | Esofagite, gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo, dispepsia, diarrea, dolore addominale, nausea | Esofagite incluse ulcerazioni esofagee o stenosi e disfagia, vomito, flatulenza | Duodenite | ||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea | Angioedema, Edema del volto, Orticaria | Sindrome di Stevens–Johnson†, Eritema Multiforme†. Dermatite bollosa † | ||
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo | Artralgia, mialgia, dolore muscoloscheletrico, crampi muscolari, rigidità muscoloscheletrica | Lombalgia | Fratture femorali atipiche subtrocanteriche e diafisarie † | Osteonecrosi della mandibola/mascella*†, Osteonecrosi del canale uditivo esterno(reazione avversa per la classe dei bisfosfonati) † | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Malattia simil influenzale* | Affaticamento |