ALGESALONA 3CER 52,5MCG/H -Avvertenze e precauzioni
Buprenorfina deve essere usata con particolare cautela nei casi di intossicazione alcolica acuta, disturbi convulsivi, pazienti con lesioni alla testa, shock, riduzione del livello di coscienza di origine incerta, aumento della pressione intracranica senza possibilità di ventilazione. Rischio dall’uso concomitante di benzodiazepine o medicinali correlati: L’uso concomitante di Algesalona e sedativi come le benzodiazepine o medicinali correlati può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con questi medicinali sedativi deve essere riservata ai pazienti per i quali le opzioni di un trattamento alternativo non sono possibili. Se si decide di prescrivere Algesalona in concomitanza con i medicinali sedativi, deve essere usata la dose efficace più bassa possibile e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. I pazienti devono essere attentamente valutati per i segni e i sintomi di depressione respiratoria e sedazione. A tale riguardo, è fortemente raccomandato di informare i pazienti e le persone che se ne prendono cura di prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5) Buprenorfina presenta una più bassa tendenza a provocare dipendenza, rispetto agli agonisti oppioidi puri. In studi con buprenorfina, condotti su volontari sani e pazienti, non sono state osservate reazioni di astinenza. Tuttavia, dopo un uso prolungato di buprenorfina, non è possibile escludere del tutto sintomi da astinenza simili a quelli che si manifestano durante l'astinenza dagli oppiacei (vedere paragrafo 4.8). Tali sintomi comprendono: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e disturbi gastrointestinali. Nei pazienti che abusano di oppioidi, la sostituzione con buprenorfina può prevenire i sintomi di astinenza. Ciò ha portato a forme di abuso da buprenorfina e quindi si deve adottare cautela quando si prescrive a pazienti sospettati di avere problemi di abuso di farmaci. Compromissione epatica Buprenorfina viene metabolizzata nel fegato. In pazienti con disturbi della funzionalità epatica, l'intensità e la durata dell’effetto possono risultare modificate. Pertanto, tali pazienti devono essere monitorati attentamente durante il trattamento con la buprenorfina. Compromissione renale Dal momento che la farmacocinetica di buprenorfina non viene alterata in caso di compromissione renale, è possibile utilizzare la buprenorfina in pazienti con insufficienza renale, inclusi i pazienti dializzati. Gli atleti devono essere informati che questo medicinale può determinare una reazione positiva, in sede sportiva, ai test antidoping. Pazienti con febbre/sorgenti di calore esterne Febbre ed esposizione al calore possono aumentare la permeabilità della cute. In questi casi, teoricamente, durante il trattamento con la buprenorfina, si potrebbe verificare un aumento delle concentrazioni sieriche di buprenorfina. Pertanto, durante il trattamento con la buprenorfina, si deve fare attenzione al possibile aumento di reazioni oppioidi in pazienti febbricitanti o che presentino un aumento della temperatura cutanea di diversa origine. Il cerotto transdermico non deve essere esposto a calore eccessivo (ad es., sauna, radiazioni infrarosse).