Xanax ad intermittenza
Gentile Dottore, vorrei dirle che il mio curante mi ha prescritto Xanax 0,50 mg senza indicarmi una posologia specifica e dicendomi che posso prendere al massimo 3 compresse al giorno. Quindi, per evitare assuefazione, ho deciso di utilizzare questo farmaco ad intermittenza, ovvero alternando 10 giorni di assunzione (incluso un breve scalaggio) a 10 giorni senza prendere nulla. Devo dire che questa posologia mi sta dando un piccolo aiuto, quindi le chiedo se posso continuare cosi oppure tutto ciò può comportare dei rischi. La ringrazio.La risposta
Buongiornolo xanax contiene una molecola benzodiazepinica (alprazola) che come tale se assunta in modo non adeguato può portare a problemi o disagi. Le indicazioni riportate nei foglietti illustrativi dei farmaci che contengono queste molecole parlano chiaro rispetto alla necessità di limitarne l’uso. Cosa questo significhi poi nella pratica dio tutti i giorni dipende dal alcuni fattori: il disturbo presentato dal paziente, dal paziente stesso il suo atteggiamento verso il suo disturbo e la sua farmacofilia, dalle prospettive di cura e la eventuale presenza di altri farmaci o trattamenti in corso. Una indicazione data ad un paziente per il suo specifico caso non è affatto detto vada bene e sia calzante per un altro paziente. Per questo è complicato darle una vera risposta precisa e puntuale. In alcune situazioni che ho seguito nella mia pratica clinica ho potuto constatare che l’assunzione quotidiana per un periodo congruo di terapia fosse l’indicazione migliore e più efficace per ottenere rapidamente un certo risultato, aiutando poi il paziente a scalare progressivamente il farmaco dopo un certo periodo concordato assieme. In altri casi ho fornito indicazioni differenti, come assumere il farmaco benzodiazepinico dal lunedì al venerdì perchè era in quella parte della settimana che si concentravano certi stimoli stressogeni per il paziente lasciando quindi il week edn per disassuefarsi dalla molecola. In altri casi l’indicazione migliore risulta l’assunzione “al bisogno” che però presuppone che si conosca bene il paziente la sua farmacofilia ovvero la sua appetenza nei confronti delle sostanze psicotrope e si forniscano indicazioni chiare e precise su come e quando assumere il farmaco. Come sempre ogni persona è fatta a modo suo e ha esigenze molto personali e spesso le cure devono essere personalizzate. In ogni caso per evitare spiacevoli sorprese o anche veri problemi il consiglio è sempre quello di non fare da sè ma di confrontarsi con il proprio medico o curante. Ogni giorno vengo contattato da persone che hanno perso il controllo delle loro terapie con questi farmaci e spessissimo si scopre che sarebbe bastato il consiglio giusto al momento giusto per evitare di danneggiarsi. Un cordiale salutoFederico Baranzini
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