Vorrei sapere di più su ansia da stress post intervento chirurgico
Buongiorno gentile Dottore.Nel 2012 ho avuto un intervento chirurgico e nello specifico hanno eseguito lo svuotamento del cavo ascellare.La causa è stata un melanoma maligno.Tuttora sono sottoposto a controlli continui e programmati, sia a livello oncologico che dermatologico.Dal punto di vista clinico al momento nn ci sono peggioramenti,ma dal punto di vista psicologico non sono del tutto tranquillo.Dopo l'intervento ho avuto un periodo di crisi ,nn riuscivo a riprendermi e avevo la senzazione che tutto mi stava sfuggendo dalle mani.Col tempo sono riuscito a riprendermi,ma sento che qualcosa è cambiata .Cerco continuamente di stare tranquillo evitando il più possibile di stressarmi,la mia emotività è aumentata ,ad ogni controllo o visita medica di qualunque tipo è davverro un'impresa.Ovviamente trattandosi di un tumore ,nn le nacondo che il timore che si possa ripresentare con tutte le sue conseguenze ,spesso mi tormenta.Sto cercando di avere una vita normale,pensando alla famiglia e al lavoro.Da piccolo ho perso i miei genitori e anche in queso caso nn ho avuto una vita facile.Vengo al punto,tutto questo è normale?HO c'è qualcosa che nn va in me?Vorrei capire di più,dato che ho 47 anni e una vita d'affronatare.Grazie e spero in una sua rispostaLa risposta
Carissimo amico. Di sicuro la reazioni che Lei ha sono del tutto normali: sarebbe anzi strano il contrario. Penso però che, proprio come dice Lei, se da un lato bisogna accettare il legittimo timore (anche se in parte ingiustificato, se vengono effettuati i controlli di routine) dall’altro è necessario staccarsi dall’idea di malattia per una quotidianità che non sia permeata dal dubbio su eventuali ricadute. Molti ospedali oncologici prevedono specifici protocolli di intervento di sostegno psicologico: a Lei non è stato proposto? Potrebbe magari accertare se ci sono e per qualche motivo Lei non è stato indirizzato lì? Sa, a volte vedere una persona che reagisce bene, nell’immediato, fa pensare sia utile destinare le risorse psicologiche ad altri. Quindi, si rivolga al Suo reparto, in prima istanza. Peraltro, avendo stabilito che non sta accadendo nulla di anomalo, potrebbe anche bastare questa nostra rassicurazione.
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