VEDO COSE CHE PREFERIRE NON VEDERE
Buongiorno dott., sono un libero professionista e quotidianamente mi confronto con clienti, funzionari, aziende, ecc e credo che la comunicazione, quella buona, sia molto importante nella vita quotidiana. Ho notato che mentre io dialogo con qualcuno si possono verificare due cose differenti, in base all'andamento quotidiano ed agli avvenimenti della mia vita, ma attenzione, lo capisco solo quando accade. Quanto sono di buon umore, riesco tranquillamente a resistere a tutti gli avvenimenti negativi, anche se qualcuno mi dovesse rispondere in modo non piacevole, addirittura scherzandoci su, mentre quando non sono di buon umore per vari motivi, se dovessi interagire in modo poco piacevole con qualcuno, posso arrivare a rimettere in discussione le cose per cui prima non mi sono lamentato perché ero di buon umore. Sono una persona razionale e cerco di pesare sempre quello che dico quando parlo, perché purtroppo credo, come dice la canzone di Giorgia - Oronero, che "le parole sono armi e posson fare male, bisogna saperle usare" :), ma a volte mi sento extraterrestre. Detto questo. Mia moglie mi ritiene "permaloso" e lo dice espressamente quando discutiamo, mentre quando scherza e mi vuole dire la stessa cosa, lo fa facendo finta di non riuscire a dire la parola "suscettibile":), che è la sua alternativa al permaloso. Litigo con lei perché cerco la stessa rigorosità e serietà che io stesso ho con me, ma solo dopo mi rendo conto che la mia impulsività ha ingiustamente predominato. Detto anche questo, la domanda è la seguente: Ammesso che mia moglie abbia ragione, come posso spegnere il PERMALOSO che c'è in me? Saluti e grazie in anticipoLa risposta
Dando per scontato che Sua moglie abbia ragione, la questione principale è che Lei stesso ammette alcune rigidità di troppo. Peraltro, essendo forse addestrato alla comunicazione adeguata in ambito lavorativo, in quel settore riesce a gestire quello che invece nei rapporti sentimentali e magari anche sociali Le riesce più difficile. Credo che il primo passo sia quello di imparare a lasciar scorrere le cose in modo più spontaneo e senza avere la voglia di controllare tutto e tutti. Più facile a dirsi che a farsi. Nel suo comportamento pare esserci un sottofondo ansioso con qualche sintomo ossessivo. Anche se si tratta di questioni superficiali che certamente non richiedono una psicoterapia, Le consiglio si rivolgersi ad uno psicologo esperto chiarendo bene che ciò che vuole fare è soltanto un approfondimento dei meccanismi comunicativi e delle competenze sociali.
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