Una scoperta

gentili dottori, è dura amare un uomo sposato, sono veramente in crisi e non trovo la forza di lasciarlo. lui ha 55 anni, una moglie da 30 ed una figlia grande e fuori casa. da sempre ha tradito la moglie con lunghe relazioni scoperte spesso dalla moglie che dopo le sfuriate iniziali lascia inalterato il rapporto coniugale. adesso, da tre anni a questa parte ci sono io...cinquantenne separata con un figlio. Dopo un matrimonio finito mi ero ripromessa di non avere storie o comunque di evitare complicazioni. Lui, collega dell'ufficio vicino, si è insinuato piano piano nella mia vita e dopo un lungo corteggiamento (fatto appena finita la sua storia con l'altra), mi ha conquistata. Con lui sto bene quando me lo permette, quando ha voglia di me diventa assiduo e pressante. alternato a momenti di disinteresse in cui sono una semplice collega dove quasi ha paura a starmi vicino e fugge se siamo soli. Mi ha detto che in passato ha sofferto di Doc ma ora è guarito. Premetto la mia ignoranza in merito, però ieri casualmente ho scoperto Trittico nella sua scrivania ed ho cercato notizie online senza capirci molto. E' correlato al suo disturbo? Oramai sono innamorata ed ho deciso di continuare questa storia vivendola alla giornata senza ipoteche per il futuro però vorrei sapere come comportarmi con lui, è dura quando mi allontana, bellissimo quando mi permette di essergli vicino. Come aiutarlo ad avere una storia più equilibrata?

La risposta

avatar Sessuologia - Gabriele Traverso Dott. Gabriele Traverso

Non penso proprio che il problema principale sia aiutare lui!!! Anzi, credo che la cosa più importante, al momento, è stabilire, DOC o no, se questa è una storia con quale prospettive oppure no. Dal pregresso, direi che non deve contarci molto, perché nulla toglie che pur non discutendo i sentimenti di quest’uomo, al di là del DOC vi sia qualche atteggiamento ossessivo nei confronti del sesso femminile. Pertanto, sarebbe bene che Lei vivesse questa storia non tanto con prospettive future, ma giorno per giorno, accettando le limitazioni e i cambi di comportamento senza soffrirne troppo. In altre parole, già la Sua presenza è una costante e magari ha già una funzione equilibratrice. Ma temo che se Lei insistesse troppo o volesse una storia più coerente, la relazione potrebbe anche finire bruscamente.

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