Un invito a cena
Sono sposata ho 40 anni, sposata a 20 anni con un figlio di 15, mi sono realizzata nel lavoro. Ho accettato una vita matrimoniale con un uomo che non ha saputo darmi quell'affetto e quell'amore che sognavo. Non ho mai lasciato questo uomo per paura di perdere mio figlio e per la paura di rimanere sola e incompresa dalla mia famiglia di origine. Mi sento bloccata in un matrimonio dove non mi trovo bene e con molti problemi ma superati. Ho conosciuto un uomo di 38 anni single fidanzato, stesso lavoro. Da 3 anni siamo amici, ci frequentiamo solo per lavoro. Ho incominciato a confidarmi dei miei problemi e da anni lui sa che ho un debole per lui perchè l'ho fatto capire in vari modi. Improvvisamente lui mi ha chiesto di uscire con lui a cena soli a casa sua mi ha detto che avremmo cenato e lui avrebbe acceso il camino e saremmo stati a parlare davanti al camino che dietro non c'era alcuna proposta di sesso perchè è felicemente fidanzato. Stranamente pero' mi ha detto di non dirlo a mio marito e che anche la sua fidanzata non deve sapere. Alla mia titubanza ha insitito e poi ha ipotizzato una cena a ristorante come alternativa. Io non ho mai fatto sesso con altri uomini oltre mio marito, non ho mai tradito ma sono molto presa da questo uomo. Fantastico che lui possa essere l'amore della mia vita e che mi rapisca e porti via dal mio matrimonio. Ma so che lui è troppo bello e intelligente e ha una ragazza giovane mentre io ho un età e una famiglia alle spalle.. so di non essere all'altezza e che non potrebbe esserci mai nulla tra di noi. Una mia amica a cui ho confidato dell'invito dice che secondo lei non ci sta provando ma mi vuole solo invitare perchè mi ha visto giù, vede che ho dei problemi e vuole consigliarmi su come risolverli. Vorrei avere dei consigli su cosa fare. Devo andare alla cena? E se ci prova? Io non sono mai uscita sola con un uomo e mi metterebbe in imbarazzo.La risposta
Carissima amica. Non c’è motivo per dubitare della buona fede di quest’uomo. Io penso invece che sia Lei a dubitare di se stessa, perché una cena in casa apre le porte a molte possibilità, magari direttamente o indirettamente stimolate da Lei. Penso che una cena al ristorante, se lo ritiene, possa essere il massimo possibile. Ma credo anche di poterLe dire che se ciò avviene all’insaputa dei rispettivi partner assume una caratteristica clandestina che magari davvero non ha. In questo caso, anche per prevenire sensi di colpa futuri, meglio comunicarlo.Su quanto Lei dice in termini di futuro sentimentale, non sono nella condizione di poterLe rispondere. Immagino che Lei sia abbastanza vulnerabile da questo punto di vista, il che significa che in una età comunque ancora giovanile ha tutto il diritto di immaginare (o fantasticare) su storie d’amore più soddisfacenti di quella reale. Ma sa benissimo che il rischio, in questo momento, è altissimo: peraltro, Lei deve prendersi le Sue responsabilità, qualunque decisione venga presa. Ma almeno eviti una clandestinità che al momento davvero non ha senso.
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