Tunnel carpale, c'è un modo per smettere di soffrire?

Buona sera vorrei esporre il mio problema, che va avanti da Dicembre, sperando di leggere una soluzione che da mesi nessuno riesce a darmi. Ad Ottobre 2018 ho iniziato a lavorare in un'azienda di pulizie e per problemi di carenza di personale mi sono ritrovata a fare circa 60 ore di straordinario al mese. Dopo poco tempo ho iniziato ad avere un forte fastidio al braccio sinistro (sono mancina) che si estende dalla spalla all'avambraccio, in particolare faccio fatica a fare cose come tirarmi su i pantaloni. Il mio medico di base mi disse che molto probabilmente stavo solo iniziando a ri farmi i muscoli che avevo perso durante il periodo di disoccupazione. Dopo poco tempo ho iniziato a svegliarmi con la mano completamente addormentata e con molta difficoltà a farla ri funzionare, ho perso completamente il tatto della punta dell'anulare ed, a turno, delle altre dita della mano e se provavo a piegare il polso mi dava una scossa. Mi sono recata dal medico che, dopo alcuni test, mi ha indirizzata verso l'elettromiografia. La settimana seguente sono andata a fare l'elettromiografia, mi è stata fatta quella ad elettrodi ed i risultati parlano di sofferenza focale del nervo mediano sinistro al polso, compatibile con sindrome del tunnel carpale di grado moderato, inoltre la neurologa è venuta a parlarmi per spiegarmi che inizialmente era convinta che la situazione non fosse molto grave, ma vedendo il risultato dell'esame che mi hanno fatto anche alla mano destra, si è resa conto che sono una persona giovane e che il nervo mediano sinistro si è ridotto del 50% rispetto al destro. Dopo qualche giorno ho dovuto mettermi in malattia al lavoro perché la mano è gonfiata a dismisura e, ad ogni minimo movimento, diventava rossa e molto dolente. Sono quindi stata indirizzata da un ortopedico, che mi ha prescritto l'ecografia e mi ha detto che, avendo soltanto 29 anni, mi consiglia di farmi operare ma da un chirurgo della mano, onde evitare complicazioni. Il referto dell'ecografia parla di nervo mediano distale discretamente disomogeneo ed appiattito al di sotto del tunnel carpale su base probabilmente neuropatica in possibile sindrome del tunnel carpale, tendini flessori nei limiti per spessore ed ecostruttura in assenza di quota fluida peritendinea, mi ha anche detto, a voce, che anche il nervo mediano della mano destra non è perfetto. Ad oggi sono a casa dal lavoro da un mese, i formicolii non sono più fissi ma cominciano ogni volta che provo ad usare la mano sinistra ed il gonfiore è nettamente diminuito, il mio medico mi sta rinnovando la malattia ogni 15 giorni ed ogni volta, il giorno prima, provo ad usare un po' di più la mano, per capire se sono in grado di poter ri entrare al lavoro, ma finisco con l'avere dolori forti e formicolii per alcuni giorni. Da qualche giorno, inoltre, mi fa male il polso ed il dolore non passa nonostante prenda l'antinfiammatorio al bisogno (alterno la pastiglia da 500 con quella da 800, ma non ci sono miglioramenti.). Stamattina sono andata a fare la visita per la chirurgia della mano e questo ortopedico ha detto che con i referti che ho non posso essere operata, in quanto il caso non pare grave, mi ha quindi prescritto una nuova elettromiografia, questa volta con gli aghi, a seguire una nuova visita ortopedica per ri valutare la situazione. Mi anche prescritto nicetile intramuscolo per 10 giorni ed a seguire nicetile compresse per 2 mesi, spiegandomi che questo farmaco mi rafforzerà il nervo mediano. A questo punto io rimango con molti punti interrogativi, in quanto nessuno è riuscito a farmi capire in che modo, senza l'operazione chirurgica, io possa tornare a lavorare senza incappare nei dolori, che, come già scritto, ormai ho h24, ma soprattutto nel peggioramento del nervo mediano. Vorrei quindi chiedere a chiunque avrà voglia di rispondermi in che modo io possa avere dei progressi e riuscire a stare meglio, nel caso venisse deciso definitivamente di non operarmi, contando anche il fatto che non mi sembra una cosa giusta stare in mutua per tutto questo tempo, con il rischio che, dopo poco dal mio rientro al lavoro, potrei stare peggio e dover ri cominciare tutto questo iter da capo e che i miei datori di lavoro mi stanno già fissando la visita di idoneità al lavoro per valutare se sono ancora in grado di poter lavorare con loro o se debbano lasciarmi a casa, cosa molto probabile se non venissi operata prima del mio rientro, dal momento che mi rendo conto di non essere più in grado di fare molto. Grazie mille a chi avrà voglia e tempo di leggere e rispondermi. Alessandra

La risposta

avatar Ortopedia - Luca Bertini Dott. Luca Bertini

Se il suo medico è d’accordo potrebbe fare un ciclo di uno o due mesi di omega 3  di qualità ad alto dosaggio: una grammo per tre volte al giorno. Se l’omeopatia le piace aggiungerei gelsenium 30 ch 3 granuli tre volte al giorno per poi scalare al miglioramento. ( se questa terapia funzione si faccia seguire da un omeopata nella sia zona). Mi farei vedere anche da un osteopata.Un saluto

Domande correlate

Ernia discale?

avatar Ortopedia - Luca Bertini Dott. Luca Bertini

Che probabilmente ha un ernia a livello L4 L5 ( vanno viste le immagini, il referto non è sufficiente), ne parli con il suo medico o eventualmente con un ortopedico per capire se i suoi sintomi...

Vedi tutta la risposta

Gomito

avatar Ortopedia - Luca Bertini Dott. Luca Bertini

Si, potrebbe, va valutata la situazione nel suo complesso. Ne parli con il suo reumatologo che eventualmente potrebbe richiederle esami rx o ecografia e magari consulenza ortopedica.Un saluto

Vedi tutta la risposta

Gambe gonfie

avatar Ortopedia - Luca Bertini Dott. Luca Bertini

Farei una visita angiologica o vascolare ed eventualmente cardiologica con ecodoppler.Prima fare diagnosi poi ipotizziamo strategie giuste e coerenti.un saluto

Vedi tutta la risposta

Scrivi la tua domanda agli Esperti ? clicca per informazioni sul servizio