Terrore
Gentile Dottore, La scrivo perché sto attraversando un periodo non facile. Sono una ragazza di 26 anni, e circa quattro mesi fa, è venuto a mancare mio nonno, a causa di un infarto fulminante. La vicenda è stata devastante in quanto quel giorno dovevamo pranzare tutti insieme per festeggiare il suo compleanno. Quando lo vidi, ricordo che rimasi calma e tranquilla, ma dopo i funerali iniziai ad avvertire strani sintomi, ovvero battiti accelerati, sudorazione e tremori. Da quel momento ho iniziato a sviluppare la fobia dell'infarto accompagnata a vere e proprie crisi di panico che inizialmente si verificavano durante il giorno, ma con il passare dei giorni iniziavano anche la sera per poi durare anche tutta la notte e riuscivo a dormire solo se c'era il mio ragazzo con me. Successivamente per tranquillizzarmi decisi di sottopormi ad una visita cardiologica, dove per fortuna è risultato tutto nella norma. Adesso però a causa di un pó di sangue che ho trovato sulla carta igienica sto accusando il terrore dei tumori, sono andata anche da uno psicoterapeuta dove mi ha detto che una forte ansia, ma io vorrei capire cosa sia successo in me quel giorno. Premetto che sono stata sempre una persona ansiosa, ma non ho mai sviluppato ansie del genere e crisi di panico che hanno condizionato la mia qualità di vita. Anche mia madre e mia zia hanno sviluppato ansie del genere in passato, e mi chiedo perché ogni cosa tendo ad associarla alla morte CordialmenteLa risposta
Carissima amica. Quelle che lei prova vengono definiti attacchi di panico, che spesso, come nel Suo caso, si associano ad un lutto particolarmente significativo. E’ come se, su una base di ansia sostanzialmente caratteriale, eventi di un certo impatto causino crisi direttamente correlate all’evento che le ha scatenate. Fermo restando che leggo nelle Sue parole un grande rammarico per quanto accaduto al nonno, e mi pare comprensibile, occorre dissociare quell’evento dalle crisi che sono venute dopo. Innanzitutto cerchi di gestire queste crisi respirando profondamente e tranquillamente, ma sappia che una psicoterapia breve sarà in grado di aiutarla non solo alla gestione, ma anche alla rimozione delle cause che hanno generato tutto ciò.
Domande correlate
Credo che i medici l’abbiano rassicurata sul fatto che si tratta di fenomeni momentanei, destinati a scomparire in un tempo ragionevole. Se però la situazione dovesse persistere, chieda...
Vedi tutta la risposta
I medici dicono sicuramente la verità. Però direi che due mesi senza che sia iniziata una gravidanza mi pare un lasso di tempo nel quale la maggior parte delle persone non riescono ad avviare il...
Vedi tutta la risposta
I legami con la propria famiglia di origine spesso stentano a modificarsi, nonostante una nuova vita familiare. Ma non si tratta di far capire a Suo marito la differenza tra chi i genitori li ha e...
Vedi tutta la rispostaScrivi la tua domanda agli Esperti ? clicca per informazioni sul servizio
Cerca in Medicina A-Z