SUPERARE LA FINE DI UN RAPPORTO DI COPPIA
Buongiorno dottore, a gennaio del 2018, l'uomo con cui ho avuto una storia molto importante (la più importante per me, perché la più matura e consapevole), mi ha lasciata. E’ stata una bellissima favola durata quasi tre anni, era come se ci conoscessimo da sempre e ci fossimo incontrati dopo esserci aspettati una vita. Aveva mille riguardi per me, ero la sua priorità, sempre. Per la prima volta nella mia vita ero riuscita a lasciarmi andare completamente, a fidarmi e affidarmi ad un uomo. Mi sentivo protetta e al sicuro. Purtroppo, mi ha lasciata improvvisamente (con un messaggio) senza spiegazioni chiare e ad oggi (un anno dopo) non ho ancora capito cosa sia successo (lui dice crisi di mezza età, bisogno di non rendere conto a nessuno e di avere un carattere libero, non adatto a me). Mi è crollato il mondo addosso perché non me lo sarei mai aspettata. Ho passato mesi a piangere e disperarmi… A settembre l’ho chiamato perché speravo potessimo rivederci e chiarirci: lui era felice di risentirmi e mi ha detto che mi amava ancora, che sono una donna eccezionale e che sarebbe stato un onore per lui avermi ancora al suo fianco. Eravamo d’accordo di vederci per parlare, ma pochi giorni dopo, ancora senza darmi la possibilità di parlargli di persona, mi ha allontanata nuovamente dicendo che non voleva un rapporto di coppia, che era finita. Due mesi dopo il colpo di scena: pubblica sul suo profilo whatsapp una foto con una bellissima donna (a quanto pare, un’amica di infanzia rimasta vedova ad inizio anno scorso). Mi sono sentita ferita e presa in giro… anche se so che le cose che mi ha detto erano vere (lo conosco bene). Ma quando ha avuto la possibilità di scegliere, non ha scelto me. Oltre al dolore si è aggiunta una grande delusione… Il suo comportamento mi ha destabilizzata del tutto. Temo che il suo allontanamento sia stato causato dalla mia incapacità di dimostrargli, negli ultimi tempi della nostra relazione, quanto lo desiderassi: forse non sono stata abbastanza donna/femmina e si è sentito solo o trascurato. La quotidianità aveva preso il sopravvento sulla nostra intimità che comunque era presente!! Lui non mi ha mai detto di questa eventuale mia mancanza, però quando non sai la ragione di una rottura, pensi a qualsiasi cosa e ti metti in discussione su tutto. Forse gli davo troppi consigli, magari non richiesti, o mi preoccupavo troppo per lui... ma quando si ama, credo sia normale. Ho sbagliato e oramai non posso più rimediare: il forte senso di colpa mi rende difficile riprendermi, perché mi dò la colpa di tutto. Come posso fare per non sentirmi più così sbagliata? Penso a lui con quella donna e mi prende una forte gelosia, perché so quanto sia fortunata. Oltretutto, in soli quattro mesi, da quando ha iniziato questa nuova storia, sembra che ne sia follemente innamorato, tanto da aver cambiato tutte le sue priorità/abitudini. E questo mi fa pensare che lei sia riuscita dove io ho fallito… E’ possibile che un uomo possa buttare all’aria un rapporto fatto di complicità e amore per un attimo di stanchezza e senza prima confrontarsi con me? Sono così amareggiata… So che la cosa più importante è elaborare il dolore per poterne uscire. Certamente, non mi fa bene saperlo felice con un'altra e quando penso a loro due insieme sto molto male. Ho perso fiducia in me stessa e ancor di più negli uomini… Come posso fidarmi ancora? Può aiutarmi con qualche consiglio? Silvia 72La risposta
Credo che la prima cosa da fare sia smettere di attribuirsi colpe. Magari ce ne sono state, magari no, il fatto è che una storia è finita per motivi che ora sembrano chiari, quando forse se uno dei partner è insoddisfatto, semplicemente lo dice e chiede un cambiamento, non tronca per andare altrove.Se anche Lei avesse responsabilità, a quanto pare non ha mai causato insofferenza e non è responsabile della fine della storia. È normale avere perso fiducia e provare dolore, ma occorre elaborare la situazione e andare oltre. Più facile a dirsi che realizzarlo davvero, tanto che se la situazione non dovesse migliorare non escluda il ricorso ad uno psicologo per gestire l’abbandono e progettare nuovi orizzonti, non necessariamente sentimentali
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