Spondilodiscite
Salve Dottore, Mia madre 68 anni da 4 mesi circa a questa parte ha avuto un brutto episodio di spondilodiscite , da infezione urinaria da klebsiella, adesso debellata grazie ad antibiotici ad ampio spettro, ma purtroppo è rimasta allettata, perché l' infezione si ci era propragata al midollo, adesso riesce a smuovere solo i piedi e leggermente le gambe anche perché i muscoli sono atrofizzati, dunque si trova in stato di paraplegia alle gambe anche se la sensibilità non l' ha persa! Da poco ha rifatto una RSM con mdc , che qui' inserisco, ( deformazione come da crollo con marcata alterazione dei segnali dei somi D9 e D10 ,e modesta enchancement post contrastografico con associata dislocazione posteriore del carico intero posteriore di D9 e conseguente stenosi canalare,con alterazione di segnali di sofferenza della corda midollare con estensione cranio caudale di 20 mm circa sul piano saggittale, tali reperti appaiono compatibili in prima ipotesi con spondilodiscite, necessaria consulenza specialistica e valutazione funzionale, canale rachideo di calibro regolare ai restanti livelli, non significative alterazioni della porzione caudale da forami di coniugazione , regolare morfologia ed intensità di segnali dei dischi intersomatici, non significative alterazioni di segnale a carico delle strutture midollari e dei restanti somi vertebrali da l3 a s1 protrusione discale posteriore in appoggio sul sacco durale con parziale obliterazione della porzione caudale da forami di coniugazione, regolare morfologia ed intensità di segnali dei dischi intersomatici ai restanti livelli! dottore lei pensa che mia madre deve affrontare un intervento chirurgico? Oppure avrà solo bisogno di riabilitazione! Riuscirà a camminare ??? Sono molto preoccupato! Grazie in anticipo per le vostre chiarificatrici risposte!La risposta
Problema serio e di incerto futuro, sono molti i parametri da prendere in considerazione. Solo da un punto di vista generico se c’è sensibilità ci sono speranze, ma come giustamente detto ci vuole una visita e una lunga terapia…Lanciarmi in proposte terapeutiche sarebbe azzardato e poco professionale. Sono sicuro che i neurochirurghi, gli ortopedici e gli infettivologi faranno il massimo, ma sono loro che potranno rispondere alle sue giuste domande, visto che possono vedere e avere a disposizione tutti gli esami necessari.Mi spiace non dissipare i suoi dubbi.
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