Sintomi depressione post parto
Salve mi chiamo Jessica ho 27 anni e sono mamma di due bambini, Morena 5 anni e mezzo e Ryan quasi 2 anni, vorrei sapere se è possibile che io possa soffrire ancora di depressione post parto, prima di restare incinta pesavo 40 kg poi con la prima gravidanza ho messo 25 kg di cui ne ho persi 20, quindi pesavo 45 kg poi dopo quattro anni rimasi incinta del seco do figlio dove misi 20 kg , da 45 kg ora peso 55kg e non riesco a dimagrire e devo dire che non mi impegno , non mi guardo più allo specchio perché mi vedo deformata e l’anno scorso quando mio figlio aveva un anno non sono andata a mare perché mi vergogno di me stessa, non so cosa fare, non mi faccio guardare nemmeno da mio marito o accarezzarmi. A volte ho momenti molto giù . Grazie mille e scusi per il PoemaLa risposta
Buongiorno, Jessica. Se non vi è stato un errore di battitura, nonostante l’aumento di peso (fisiologico nel primo parto, leggermente più accentuato nel secondo) Lei stessa afferma che non si impegna: è corretto? Più che una depressione post partum, che sarebbe abbastanza tardiva, credo che le dinamiche siano più legate alla stanchezza e all’impegno di due bambini comunque piccoli e alla comprensibile difficoltà di fare la mamma e al tempo stesso sentirsi meno donna. In un certo senso, parrebbe che non potendo fare a meno di fare la mamma (che è un piacere ma anche un grande dovere) dovendo “tagliare” da qualche parte Lei ha scelto la femminilità e il piacersi, prima a se stessa e poi agli altri. Può trattarsi di una leggera depressione reattiva, rispetto alla stanchezza del ruolo. Conta anche questo periodo dell’anno in cui i primi caldi (che poi tali non sono, ma la stagionalità resta, anche se la primavera stenta a decollare) possono far sentire una certa stanchezza. Le consiglio una visita dietologica, ricominciando anche a provare piacere per come si veste, per quello che fa e anche dedicando pochi minuti al giorno al Suo fisico. Se dovesse servire, una consulenza psicologica potrebbe accompagnarla con un percorso motivazionale. Quindi, in sostanza, è tutto risolvibile.
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