Salve dopo 2 mesi di utilizzo di effexor a 75 per ansia insonnia depressione più mirtazapina 15: Efexor crea problemi di stomaco gastrite reflusso sarebbe corretto passare a Zoloft come proposto dallo specialista grazie infinite

Salve dopo 2 mesi di effexor 75 e mirtazapina 15 per ansia depressione insonnia:effexor problemi gastrici gastrite e reflusso mi è stato indicato da specialista passaggio a Zoloft ritenete sia corretto e che effetti collaterali può dare passare da un antidepressivo all’altro dato che le prime settimane sono state brutte,si verificherebbe la stessa condizione di 4 6 settimane per tornare benessere grazie mille

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Buongiornonon sono in grado di dirle se la scelta di ZOLOFT sia corretta perchè ovviamente non conosco nulla della sua situazione. Le posso dire che il passaggio deve essere ben condotto e senza fretta così da ridurre al minimo il rischio che si presentino effetti collaterali. Ovviamente è necessario attendere le note 4- 6 settimane una volta che si è giunti a regime terapeutico per poter osservare gli effetti terapeutici. In generale la scelta di un antidepressivo e la decisione di cambiarlo con un altro dipendono da molti fattori, tra cui la gravità e la tipologia dei sintomi, le possibili controindicazioni e interazioni farmacologiche, la risposta individuale del paziente e la presenza di eventuali condizioni mediche concomitanti.In generale, il medico prescriverà un antidepressivo sulla base del disturbo psichiatrico specifico che il paziente presenta. Ad esempio, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI) sono spesso utilizzati per il trattamento della depressione, mentre i farmaci come la mirtazapina o la trazodone possono essere utilizzati per il trattamento dell’insonnia associata alla depressione.Il medico terrà conto anche dei possibili effetti collaterali e delle controindicazioni del farmaco e delle possibili interazioni con altri farmaci che il paziente potrebbe assumere per altre condizioni mediche.Inoltre, il medico monitorerà la risposta del paziente al farmaco nel corso del tempo, valutando se i sintomi stanno migliorando, peggiorando o rimanendo invariati. Se i sintomi non migliorano o si verificano effetti collaterali indesiderati, il medico può decidere di modificare il dosaggio del farmaco o di prescrivere un altro farmaco.In generale, il medico terrà conto di tutti questi fattori per scegliere l’antidepressivo più appropriato per il paziente e per eventualmente modificarlo nel tempo, se necessario. Tuttavia, è importante notare che ogni caso è unico e che la scelta del farmaco dovrebbe essere sempre personalizzata in base alle esigenze individuali del paziente e alla valutazione del medico.Cordiali salutiFederico Baranzini http://www.psichiatra-a-milano.it

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