Salve.
Buongiorno. Ho 22 anni e praticamente soffro di ansia da quando ne ho 13/14. Ho iniziato ad avere i primi attacchi di panico. E in questi anni non ho mai affrontato nessun tipo di percorso di psicoterapia, forse anche un po' di immaturità ai tempi ha contribuito, rifiutavo lo psicologo. Ad oggi sono pronta per farlo perché mi rendo conto che il mio è diventato uno stato d'ansia cronico. Il problema è solo uno, non tanto brutti pensieri ecc ma ho paura che mi si stia rifacendo sul fisico. Da questa estate ho mille dolori intercostali, vicino al cuore, dolore al petto, fitte, fiato corto 24h su 24, ed è come se mi sentissi estrania al mondo, poi quando cammino ho giramenti di testa a volte ecc. Il culmine è stato a novembre, mi è salita la pressione a 160 e io solitamente porto 120/60. E a Natale mi è risuccesso che dal nulla mi si chiude la gola, cuore a mille, sensazione di svenimento con giramento di testa e cuore che esce dal petto. Con tutta questa ansia ho iniziato a soffrire di ipocondria..ovviamente ho fatto esami del sangue e tutto ok, elettrocardiogramma ok, rx torace ok, esame urine ok, ho solo paura di fare una tac neurologica perché ho paura di avere qualcosa di grave. Mi sveglio che ho dolori intercostali ecc tutti i giorni e sta diventando pesante vivere con tutta questa sintomatologia fisica e tachicardia costante 24h. Lei cosa ne pensa? Crede che io abbia qualcosa di fisico? In più nom ho mai preso benzoadiazepine ecc ma un mese fa' il mio medico me ne aveva prescritta una tipologia e per qualche giorno l'ho presa e mi sembrava di essere un po' più tranquilla. Io credo che se fosse stato qualcosa di fisico grave a quest'ora avrei avuto sintomi ben diversi.. boh. Comunque anche se bevo un po' di vino quando capita con amici o appena fumo la mancanza di fiato aumenta notevolmente. Che cavolo ho? Poi purtroppo anche se cerco di parlare di tutte queste cose che sento gli altri non possono capire è un incubo vivere così. Che devo fare? E ripeto: secondo lei è fisica la cosa?La risposta
Io escluderei una questione fisica. Anche perché accertamenti approfonditi hanno permesso di escludere questa possibilità. Forse lo sforzo maggiore lo devi fare accettando, anche alla tua giovane età, la prospettiva di un percorso psicoterapeutico. Comprendo bene che essendo così giovane l’idea di avere problemi psicologici non è facile da accettare, ma non stiamo parlando di malattia mentale e soprattutto questa condizione diventa invalidante togliendoti libertà di fare e vivere la tua vita come si dovrebbe. Mi pare che il quadro di ansia sia ben delineato: bisogna fare due passaggi, il primo legato alla capacità di gestire inizialmente i momenti più critici. In secondo luogo individuare quali sono le origini e le dinamiche mentali che portano invece ai sintomi peggiori. In psicoterapia si fa proprio questo. Semmai anche affiancando per un breve periodo un trattamento farmacologico che appoggi le fasi iniziali della psicoterapia.
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