Respiro corto e addome contratto
Salve, sono una ragazza di 26 anni con uno stile di vita sano (non bevo non fumo e vario con l’alimentaizone). Non faccio movimento a causa di un malessere su cui pongo la vostra attenzione. Da 5/6 anni ho dei sintomi che mi affliggono: ho costantemente l’addome in tensione e gonfio, immediatamente sotto le costole sento un senso di costrizione che mi porta ad avere una respirazione corta. Di conseguenza mi sforzo ad effettuare respirazioni profonde e il tutto peggiora provocandomi tachicardia e contratture muscolari al collo e alle spalle. Sono arrivata a soffrire di attacchi di panico. Ho fatto vari controlli per escludere cause organiche: eco addome, tac addome, visiste pneumologiche, visite gastroenteriche con colonscopia e gastroscopia, visite cardiologiche, controlli ormonali, eeg , risonanza magnetica encefano e altri esami di routine. Tutto nella norma, solo una live gastrite e reflusso gastroedofageo (prendo il pantoprazolo). Tutti i medici mi hai detto si trattasse di una forte somatizzazione. Sto facendo psicoterapia da 4 anni e questo mi aiuta a tollerare un po’ la situazione e (sotto controllo medico) assumo zoloft 75 e 9/10 gocce di EN la sera da circa due anni. Tuttavia i miei sintomi permangono, in alcuni periodi sono più lievi in altri più intensi. Premetto che la notte dormo , anche se faccio fatica a prendere sonno. Ma dalla mattina alla sera mi trovo in questa condizione che mi condiziona in maniera negativa la vita. Potreste aiutarmi a capire cosa mi succede o dirmi se c’è altro che io possa fare? Ve ne sarei infinitamente grataLa risposta
Gentile utente, mi spiace sentire che sta attraversando una situazione così difficile e limitante da diversi anni ormai. I sintomi che descrive di gonfiore addominale, costrizione toracica, respiro corto, tachicardia e contratture muscolari sono molto fastidiosi e comprendo quanto possano intaccare la sua qualità di vita quotidiana. Apprezzo che abbia già intrapreso un percorso importante di accertamenti medici per escludere cause organiche sottostanti. Il fatto che esami come ecografia, TAC, endoscopie, ecodoppler, RMN non abbiano evidenziato patologie specifiche è rassicurante, anche se non risolve completamente il suo caso. La diagnosi di “somatizzazione”, cioè la manifestazione fisica di uno stato di malessere psicologico, appare plausibile, soprattutto considerando che la psicoterapia sembra alleviare parzialmente i sintomi. Tuttavia, non si può escludere che vi sia un componente fisica che interagisce con quella psicologica. In queste situazioni complesse è fondamentale un approccio multidisciplinare che prenda in carico la persona a 360 gradi. Continui con impegno la psicoterapia, che sta dando i suoi frutti, ma non esiti a chiedere al suo medico di riferimento un approfondimento o un secondo parere. Potrebbe essere utile una valutazione da parte di uno specialista in medicina psicosomatica in grado di integrare le componenti fisiche e psicologiche. Talvolta piccoli aggiustamenti nella terapia farmacologica o approcci combinati possono fare la differenza.Alcune tipologie di psicoterapie o tecniche lavorano sul corpo/mente attraverso il corpo, tra queste cito: Psicoterapia corporea o somatica: si basa su una teoria del funzionamento mente-corpo di tipo “circolare”, in cui tutti i vari piani psicocorporei contribuiscono in modo paritario all’organizzazione dell’organismo. Utilizza tecniche come la consapevolezza focalizzata su respirazione e sensazioni corporee, sperimentazione di movimento e tensione corporea, fantasia, radicamento ed espressione di sèPsicologia funzionale: una forma di psicoterapia corporea che lavora in profondità su un piano corporeo e fisiologico, integrando aspetti tecnici/fisici con quelli psicologici/emotivi. Utilizza il tocco e il massaggio “integrato” per conoscere il corpo del paziente e promuovere il cambiamentoPsicoterapia sensomotoria: un approccio che include il corpo come centrale nel campo terapeutico. Fonde teoria e tecnica della terapia cognitiva e dinamica con interventi fisici diretti, insegnando ai pazienti a diventare consapevoli della relazione tra organizzazione del corpo, convinzioni ed emozioniTerapia Gestalt: Enfatizza la presenza nel momento e la consapevolezza di sé qui ed ora. Utilizza tecniche come il role-playing, gli esperimenti corporei e l’analisi dei sogni per aiutare le persone a diventare più consapevoli dei propri schemi comportamentali e a sperimentare nuove modalità di essere e agire.Feldenkrais: Un metodo di educazione somatica che mira a migliorare la coordinazione, la flessibilità e l’ampiezza dei movimenti attraverso esercizi delicati e consapevoli. Può essere utile per ridurre il dolore, migliorare la postura e la propriocezione, e promuovere un senso di benessere generale.Non si perda d’animo e perseveri nella ricerca di una soluzione.Cordiali salutiFederico BaranziniPsichiatra e Psicoterapeuta a Milano
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