La risposta

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I livelli di assunzione della fibra alimentare nella popolazione italiana sono in media di 21 g/ die (di cui circa 1/3 solubile) con variazioni che vanno dai 18 g/die delle regioni settentrionali ai 22 g/ die delle regioni centro-meridionali. Il livello di assunzione ideale di fibra alimentare non è stato definito, ma è ormai accettato che la fibra deve essere parte di una dieta sana. L’American Dietetic Association raccomanda un apporto di fibra nella dieta compreso tra i 20 e i 35 g/die (o circa 12,9/1000 kcal). Il valore minimo di 20 g /die definisce il limite minimo per l’esplicarsi degli effetti benefici della FA sulla funzione intestinale, il massimo (35 g/die) rappresenta un limite di sicurezza per evitare i potenziali effetti negativi della FA sul bilancio minerale. Come riportato nei LARN, tale range non va applicato ai gruppi di popolazione di età estrema (bambini, anziani) né a persone in dieta speciale. È bene che l’aumento del consumo di FA sia graduale nel tempo e che derivi da un più elevato consumo di alimenti ricchi di fibra (cereali, legumi, verdure e frutta), piuttosto che da aggiunte con supplementi o concentrati di fibra. La raccomandazione di “mangiare alimenti con quantità adeguate di amido e fibra” data nelle Linee Guida per una sana alimentazione italiana sembra ragionevole e può essere messa in atto scegliendo alimenti quanto più possibile variati.