Posso spremere i punti neri?
La risposta
I punti neri (comedoni aperti) generalmente localizzati nelle tipiche sedi colpite dall’acne (viso, decolleté e dorso) rappresentano spesso un problema per i pazienti affetti da acne. La loro localizzazione superficiale sulla cute e la facilità con cui possono essere “spremuti” hanno generato l’erronea credenza che la pelle vada tenuta pulita dai comedoni. Questo spinge molte persone a farsi un’auto-spremitura, magari con l’aiuto di familiari o amici. È consigliabile non spremere i punti neri, che si autoeliminano da soli nel giro di un mese. Un utile aiuto può venire dall’utilizzo di impacchi caldi con camomilla o con altre sostanze, in grado di ridurre lo stato infiammatorio della pelle e di favorire la rimozione del tappo, con la conseguente fuoriuscita spontanea del materiale contenuto nel comedone. Non si dimentichi infine che la spremitura dei punti neri, in particolare in situazione di “non-sterilità” (come accade quando si ricorre alle unghie, al massimo con l’interposizione di un fazzolettino pulito), può determinare un’infiammazione intorno al follicolo con successive escoriazione superficiale, infezione e conseguente cicatrice permanente.
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