Posso avere possibilità distare meglio in questo inferno che vivo da 12 anni?

Buonasera dottore , sono una donna di 69anni in cura farmacologica , analitica e psicoterapia cognitivo comportamentale , sono affetta da depressione cronica maggiore , con tutti i farmaci assunti , di tutti i tipi , ce ne sono stati alcuni che mi hanno fatto ingrassare di 25 kili in pochi mesi , questa cosa ha peggiorato la mia depressione . dopo essere riuscita a dimagrire di 15 kili ,, lcirca un mese fa mi sono rivolta ad un altro psichiatra che mi ha associato alla mia cura triennale ( bupropione 150mg , mezza rivotril da 2 mg atarax 25 mg e una xanax al bisogno da 1mg )a questi farmaci sono stati aggiunti 3 compresse di en da 1mg al giorno olanzeoina 25mg e depakin Crhono 500mg 2 volte al giorno . ho spiegato allo psichiatra che se io ingrasso la depressione peggiora ed infatti cos' è stato . da dieci giorni che assumo questi farmaci aggiunti io mi sveglio di notte einizio a mangiare cioccolato o latte e miele , senza contare che non riesco più a seguire la mia dieta , purtroppo in passato avevo assunto della lamotyrigina da 100mg e dopo 10 giorni si è verificata un eruzione cutanea tipo morbillo con febbre a 39,5 che è regredita dopo aver sospeso il farmaco o chissà forse perchè la mia curante mi aveva prescritto due scatole di antibiotici . lo psichiatra di allora ha escluso che potesse essere la lamotrigina però dopo tre mesi il primo giorno che ho iniziato a riprendere il farmaco ho avuto un leggero rialzo febbrile con diffuso prurito <, questa volta senza esantema la domanda che le pongo è quella se ci puo' essereuna terapia per me , dimenticavo di dirle che uno psichiatrami ha fatto una diagnosi di leggero bipolarismo di tipo 2 . grazie infinite dottore . cordialmente la saluto

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Buongiorno Signorala prognosi dipende dalla diagnosi e dalla aderenza alle cure. Se la diagnosi è certa, quindi disturbo bipolare tipo II, allora la cura dovrebbe prevedere uno stabilizzante dell’umore (Litio, Valproato o Lamotrigina) eventualmente associato, per certi periodi di basso umore, ad un farmaco antidepressivo secondo il giudizio del curante. Se la diagnosi è invece incerta andrebbe ripetuto un iter psicodiagnostico completo con valutazione clinica, testitica psicodiagnostica e minuziosa raccolta dell’anamnesi passata e patologica. Detto ciò, in quanto ai trattamenti per la depressione cronica, vi sono oggi giorno almeno 4 approcci non mutualmente esclusivi: psicoterapie (inclusa analisi personale individuale o di gruppo, ci ha mai pensato per esempio all’analisi di gruppo?), farmacoterapie (che conosce bene mi pare), terapia occupazionale o comportamentale (esercizio fisico regolare individuale e di gruppo, volontariato, ecc…) e infine le tecniche di stimolazione del sistema nervoso centrale (TMS in primis, ma anche la tDCS). Un cordiale saluto. Federico Baranzini Psichiatra a Milano 

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