Per il Dott. Traverso, incompleta e spiazzata
Gentile Dottore, alla fine di giugno l'aggiornavo sulla mia situazione su un conquistato equilibrio con lui, ero serena, vivevo alla giornata, da un pochino di tempo avevamo iniziato una piccola intimità (sporadica ma costante, circa una volta al mese ma senza arrivare al rapporto completo). Mi andava bene, ne ero felice. Parlo al passato perchè oggi mi ha ferito. Solito appuntamento al caffè, gli mando un messaggio che tarderò a causa del lavoro, una decina di minuti, mi richiama poco dopo spazientito che mi sta attendendo e non ha tempo da perdere. Pensavo scherzasse invece non era così.Nel bar si lamenta che non riesce a mantene la cadenza quotidiana dei nostri incontri (il più delle volte è lui a chiamarmi) che lui è presissimo dal lavoro, che non ho capito quanto ne sia assorbito. Gli ho detto che se questo è un pretesto per lasciarci, almeno sia onesto e lo dica. Ma no, figurati è la risposta. Gli dico che per me non c'è problema, basta sapere le cose come stanno. Glissa, Inizia a parlarmi di lavoro in generale, dopo oltre mezz'ora insieme si alza, paga il caffè e ci salutiamo. Mi dice Ti chiamerò lunedì, gli rispondo di scrivermi le mail (cosa che facciamo quotidianamente),non risponde. Dottore, ha rotto il mio equilibrio, sto male, mi sento ferita, non so come comportarmi, ho la sensazione che mi abbia lasciato senza ammetterlo davvero. E pensare che ero in pace con me stessa, che ero serena. Ovviamente non è mia intenzione richiamarlo nè scrivergli ma sono offesa per il modo in cui mi ha straccionato. Ho voglia di trattarlo male anch'io ma non vorrei aver frainteso il suo stato d'animo. Sono confusa!!!!!La risposta
Carissima. Inutile a questo punto pensare a vendette o rivendicazioni. Se lui si comporta così mi pare sia solo uno dei tanti modi che ha per condizionare un rapporto che (Le avevo detto) è comunque molto precario.Lei aveva detto che avrebbe vissuto alla giornata. Bene, lo faccia, mi sembra la condizione migliore. Mi tenga aggiornato, se vuole.
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