Per il Dott. Traverso ancora incompleta
gentile Dott. Traverso, spero si ricordi di me. Volevo aggiornarla sulla mia situazione. Da un mese vado dallo psicologo che è giunto alla conclusione che sono confusa intimamente a livello di relazioni amorose. Mi trovo bene con lui, capisco che ha ragione quando dice che devo acquisire fiducia in me stessa ma in giornate come ieri crollo a pezzi. Eh si, proprio ieri il mio lui mi ha pugnalato per bene. Mi aveva invitato per oggi giusto una settimana fa, ci siamo sentiti ogni giorno quasi ripassando il programma di una giornata perfetta, finalmente culmine di questa storia. Mi ha detto che era consapevole di volerlo davvero. Ieri la doccia fredda "sai per domani, non ci ho dormito questa notte, ho tanti sensi di colpa, farei male a mia moglie (separato in casa) e soprattutto farei male a te. Ho frenato le lacrime, mi ha detto di sentirsi mortificato. Ci siamo scambiati mail mi ha implorato di perdonarlo, non mi vuole perdere, dice che sono estremamente importante per lui, la donna della sua vita. Mi chiede di continuare come prima, qualche volta amoreggiare come ragazzini e nulla più almeno per il momento,.dopo un mese di colloqui con lo psicologo stavo meglio mi sentivo più forte, da ieri sono uno straccio. Vorrei lasciarlo ma non riesco. andrò mercoledì di nuovo dal dottore, in attesa però sono distrutta. come faccio?La risposta
Carissima amica. Il percorso psicologico non deve mai essere considerato un punto di arrivo, ma proprio come un percorso in cui si fa strada in avanti e poi improvvisamente sembra di tornare indietro. Lei però comprende benissimo come non sia accaduto nulla di diverso rispetto al passato. Lei ha investito troppe attese su un incontro che se anche ci fosse stato sarebbe stato un momento bellissimo, poi immediatamente da archiviare. In sostanza, se anche il vostro incontro sia stato disatteso, comprende che non è proprio cambiato nulla, se non la criticabile osservazione di aver rinunciato per non ferire la moglie! !!!! Come se nelle altre circostanze questa ferita non ci fosse. Non vorrei che lei, al di là di quanto evidenziato dal mio collega, si facesse carico di un uomo non solo problematico, ma anche parecchio incoerente. Non si stupisca della regressione e non pensi che il lavoro fatto sia stato inutile. Accetti le Sue sensazioni ma almeno metta in dubbio di avere a che fare con un uomo responsabile delle proprie azioni, non crede?
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