Pemfigoide bollosa

Salve. Scrivo per mio padre che ha 75 anni ed è allettato poichè ha varie patologie: parkinson, alzaimer, psoriasi, diabete. Anni fa ha avuto operazioni cardiache, alle ghiandole salivari e di conseguenza prende svariati farmaci a fronte delle innumerevoli patologie. Negli ultimi giorni, gli sono uscite svariate bolle molli e sierose che si rompono provocandogli vesciche sulla pelle e fuoriuscita di sangue e o siero. Dopo consulto col dermatologo, il quale gli ha diagnosticato pemfigoide bollosa, lo stesso gli ha vietato per il momento tutti i farinacei e graminacei facendo una sorta di tentativo provando a vedere se sono questi a scatenare il tutto, altrimenti si reintroducono ed eventualmente si elimina un'altra famiglia alimentare e così via. Gli ha prescritto per via sistemica il cortisone per almeno 1 settimana, con l'avallo del diabetologo che gliel'ha dato però aumentandogli la dose di insulina e monitorando la glicemia almeno 3 volte al dì. Il diabetologo però non ha condiviso l'eliminazione totale di carboidrati in quanto mio padre essendo diabetico e dovendo fare ricorso al cortisone e a maggiore insulina, potrebbe andare in ketoacidosi. Al massimo potrebbe ridurre solo un pochino la quantità di carboidrati. Poi ancora il dermatologo gli ha dato delle creme e della soluzione fisiologica per detergere la pelle lesionata e provata da queste manifestazioni e poi medicare applicando prima una crema sulla cute. Mio padre ha anche le gambe gonfie e la mano sinistra soprattutto. Siamo in attesa di visita cardiologica domiciliare con relativo ecocardiogramma. Inoltre il medico di base gli ha prescritto vari tipi di esami del sangue. Oltre a queste prescrizioni, quali altre regole dovremmo osservare per evitare che questa patologia degeneri ? Quali altri esami potrebbe fare mio padre a integrazione di quelli già succitati ? Può questa malattia essere scatenata da una famiglia alimentare come ipotizzato dal dermatologo ? Oppure potrebbe più essere qualche farmaco visto che mio padre ne prende tanti ? O un problema di circolazione visto che ha vari gonfiori e pelle scura diciamo sulla parte dove resta più tempo girato nel letto ? Andrebbe potenziata la cura di cui sopra oppure per il momento va bene quanto prescrittogli ? Inutile sottolinearvi l'ansia, le paure e le preoccupazioni che ci stanno assalendo negli ultimi giorni. Grazie. Cordiali Saluti.

La risposta

avatar Dermatologia e Medicina estetica - Elisabetta Fulgione Dott.ssa Elisabetta Fulgione

Gentile lettore il pemfigoide bolloso è una  patologia su base autoimmune ,diversi sono i fattori scatenanti tra cui alcuni farmaci quali la furosemide che possono agire modificando la risposta immunitaria o alterando le proprietà antigeniche della membrana basale dell’epidermide .La diagnosi si basa sulle caratteristiche cliniche della patologia e viene confermata con biopsia cutanea e successivo esame istopatologico. Tra i casi più frequenti di induzione quelli documentati in letteratura sono legati ad altri agenti fisici (ad esempio, radioterapia, radiazioni ultraviolette, ustioni termiche o elettriche, procedure chirurgiche, trapianti) Un ruolo che contribuisce a indurre pemfigoide bollosa è stato suggerito per le infezioni, in particolare le infezioni da virus herpes (HHV) (citomegalovirus, virus Epstein-Barr e HHV-6), ma anche virus dell’epatite B e C, Helicobacter pylori e Toxoplasma gondii. A differenza del pemfigo, non vi sono molte evidenze nella correlazione tra pemfigoide e dieta tuttavia credo che, nel caso di suo padre, una volta confermata la diagnosi sia necessaria l’interazione tra il diabetologo e il dermatologo per riuscire a controllare le varie patologie di cui soffre suo padre essendo la terapia del PB sopratutto basata su utilizzo del cortisone Credo che l’interazione tra il diabetologo e il dermatologo sia fondamentale per poter seguire la patologia di suo padre essendo la terapia basata sopratutto sull’utilizzo di cortisonici. Cordialità 

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