Passaggio da venlafaxina a entact

Dopo mesi trascorsi ad assumere Anafranil per sindrome ansiosodepressiva e disturbo ossessivo compulsivo, a causa della stitichezza indotta, il mio MMG mi ha fatto passare alla venlafaxina ma dopo 2 settimane gli effetti collaterali quali ansia insonnia depressione aumentavano sempre più e sempre dietro consiglio del MMG sono ritornato a prendere entact da 10 mg che assumevo da 10 anni prima di passare ad Anafranil. A distanza di 15 giorni ansia insonnia e depressione non accennano a diminuire. È presto per trarre conclusioni e conviene ancora aspettare o sarebbe il caso di cambiare ulteriormente farmaco? Grazie per la risposta

La risposta

avatar Psichiatria - Federico Baranzini Dott. Federico Baranzini

Buongiornoil suo contributo mi permette di trattare un tema che mi capita di riscontrare spesso nella mia attività clinica, quello che potrei descrivere come della “girandola prescrittiva”. Giungono spesso presso il mio studio pazienti che hanno cambiato molti antidepressivi e conseguentemente anche molti psichiatri spesso nella convinzione che cambiare significhi aumentare le chances di stare meglio, non rendendosi contro che è esattamente il contrario. Nella raccolta anamnestica spesso emergono errori di gestione della cura e soprattutto di interpretazione degli effetti dei farmaci: molti pazienti forse perché mal informati o con aspettative irrealistiche e non congrue, o perché spinti dall’ansia, spesso scambiano la comparsa di effetti collaterali (normali nei primi giorni) per la dimostrazione del non funzionamento dell’antidepressivo. In realtà non centrano nulla. A fronte di questo primo errore decidono quindi di non aspettare (come sarebbe corretto fare) ma di cambiare farmaco e, in molti casi, siccome imbarazzati dal doverlo comunicare al medico, cambiano medico nell’idea di poter finalmente trovare una soluzione. In realtà aggiungendo un secondo errore al primo. E in molti casi il ciclo si ripete per numerose volte. Le consiglio di affidarsi ad uno specialista e a seguire da vicino le prescrizioni. Questi farmaci, gli antidepressivi, necessitano molti giorni per poter entrare in azione e spesso anche a dosaggi pieni. Cordiali salutiFederico Baranzini

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